Tex 637 "El Supremo"Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli 8,5 Un buon inizio che promette uno sviluppo nei prossimi tre albi veramente molto interessante.
Una prima parte lineare, scorrevole, avvincente e ben articolata in un turbinio di scontri, sparatorie, e apparizioni eccellenti (Montales). In questo primo albo, non viene ancorta presentato formalmente El supremo, anche se un suo biglietto da visita viene comunque dato al lettore che si appresta a leggere gli albi successivi.
DisegniMaurizio Dotti 8 Battesimo di fuoco per un disegnatore fin ora visto all'opera su Dampyr. Belli i disegni, con inquadrature ricercate. I paesaggi sono stupendi e nella prevalenza delle azioni è in grado di dare forte dinamicità ai personaggi, elemento questo che trova il suo culmine nella scena del salto dalla rupe. Il suo stile ricorda anche a me molto Monti e per questo apprezzo tantissimo i suoi disegni. A mio avviso sconta ancora qualche imprecisione, frutto dell’inesperienza nel rapporto con il personaggio (alcuni volti non perfetti, alcune pose un po’ ingessate, alcuni chiaroscuri non perfettamente riusciti). Tutto ovviamente migliorabile con il tempo, se prenderà in mano qualche altra storia di Tex
Tex 638 "Tiratori scelti"Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli 8.5 La lettura è scorrevole e intrigante, con i pard che si dividono seguendo piste diverse. Sempre più forti i rimandi con il passato e con situazioni che hanno caratterizzato il personaggio con GLB (dall’abilità dell’eroe bonelliano nell’utilizzo delle pistole; all’utilizzo del fiammifero come strumento per far “cantare” il cowboy o il politico corrotto di turno, fino all’arrivo provvidenziale della ”cavalleria” /”rinforzi” nel momento clou della battaglia). Ritmo veloce e incalzante nello scontro con “i tiratori scelti”; presentazione e caratterizzazione di El supremo perfetta. Qualche dubbio su Nick Castle, un uomo che a mio avviso sarà più che una spalla dell’antogonista.
DisegniMaurizio Dotti 8, Qualche scena disegnata in maniera un po’ meccanica, ma quanta qualità da questo disegnatore. Ciuffi scomposti dopo una azione del personaggio, sfondi mai banali e pulizia delle forme con un utilizzo del chiaroscuro per dare forma allo spazio e alla consistenza dei personaggi, decretano un crescendo del modo di disegnare di Dotti, segno di una maggiore affinità con il personaggio che sembra essere cresciuta rispetto al precedente albo.
Per la prima considerazione non alzo il voto, che potrebbe invece ottenere nel prossimo albo se continua così.
Tex 639 "Nei bassifondi di San Francisco"Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli 9 Terzo albo della serie in splendida ascesa, con un ritmo sempre più incalzante in un susseguirsi di vicende concatenate che hanno come sfondo San Francisco e i “suoi” personaggi storici” (da Tom Devlin a Mike Tracy, da Angelo a Lefty, fino a giungere ai famosi forzuti della palestra Hercules). Questa storia , sin dall’inizio, dimostra una forte attenzione dello sceneggiatore nel ritagliare un ruolo da protagonista a ciascun pard : nessuno di loro è relagato a comprimario. Anche gli altri personaggi sono maestralmente caratterizzati El supremo, Nick Castle e soprattutto Donen (un traditore della patria che da la sensazione di poter tradire in ogni istante kit).
DisegniMaurizio Dotti 8 Per il momento conferma il giudizio precedente. Promosso
Tex 640 "L'isola della nebbia"Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli 7.5 Una bella storia, con una trama avvincente e ben congegnata, che sconta purtroppo un finale che sarebbe potuto essere meglio sviluppato, se non altro valorizzato. Purtroppo il quarto albo rappresenta il momento conclusivo in cui si tirano le somme della storia. Ebbene, personalmente, a parte il finale “sbrigativo”, ho notato altri elementi che sinceramente mi hanno un po’ deluso. Innanzitutto l’inconsistenza di El Supremo, un condottiero che dimostra tutta la sua debolezza e che mai è in grado di prendere le redini della partita contro Tex. Paradossalmente il vero nemico della storia sembra Nick Castle, che risulta molto meglio caratterizzato da Boselli. Segue come secondo elemento la caratterizzazione di Kit Willer. In troppi casi il suo comportamento “spavaldo” denota un livello di “maturità” e tranquillità che più si avvicina ai cardini di Tex. Infine segnalo da lettura alcuni passaggi della trama che sono funzionali alla narrazione, ma che risultano molto inverosimili e poco credibili (dal mancato riconoscimento di Kit da parte dei marinai, al piano di Kit per far fuggire la figlia del senatore fino all’accesso di Tex nella sala di El Supremo). Per tutte queste ragioni il voto complessivo e di episodio raggiunge il punteggio sopra indicato.
DisegniMaurizio Dotti 7 Un calo finale nella qualità dei disegni da parte del disegnatore, che fino a qui ha avuto un crescendo continuo con bellissime inquadrature ed effetti perfettamente riusciti con la tecnica del chiaroscuro. Qualcosa da migliorare c’è (si veda alcuni primi piani), ma la voglia di vederlo tornare all’opera c’è.
Il prigioniero di YumaSoggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli 7 La storia si apre mostrando sin da subito il primo vero nemico della storia, Durango, conosciuto nel Tex 574 intitolato Tornado, con due scene sia da subito dinamiche e veloci: l’uccisione di tre bounty hunters (che lo avevano riconosciuto) e di nove guardie carcerarie, uccise per liberare il fratello, Kid Rodelo, conosciuto in un’altra passata avventura di Tex. Interessante la riscoperta del legame tra due ex nemici di Tex. Personalmente ho riapprezzato il carattere un po’ ribelle e spericolato di Kit, che mostra quella punta di ammirazione verso quei ragazzi che sono suoi coetanei. Non capisco invece la comprensione che ha Tex su questi due personaggi: non è nella sua caratterizzazione. Per il resto una buona storia che ha tutte le premesse per diventare molto interessante.
DisegniAlfonso Font 6 Pur convinto della abilità di questo artista nella rappresentazione dei paesaggi western (ancora meglio se cupi), non posso fare a meno di constatare l’elevato stile caricaturale che Font da ai personaggi. Molti dicono che Font o si ama o si odia. Personalmente rientro più nella seconda, se non altro perché, ammirando da sempre lo stile semplice del Tex di Galeppini e Lettieri, faccio fatica a digerire certi disegni.
Tex 642 "giovani assassini"Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli 8 La storia si sviluppa in due tronconi, all’interno dei quali non solo si sviluppa una trama legata alla semplice narrazione che deve portare Tex sulle tracce dei “giovani assassini”, ma anche in cui vengono presentati vari personaggi, più o meno principali, fortemente caratterizzati per quello che sono (i mormoni come comunità chiusa e “quadrata”, i Bounty Killer come delle “iene” in cerca di una preda da mangiare, Gradson, un banchiere viscido e grasso con la sua opulenza ostentata, Mike come l’innamorato onesto (?!) giocatore di carte che fa di tutto per ritrovare l’amore della sua vita; Kid Rodelo descritto come un ragazzino che ha perso quello smalto da duro dopo aver già incontrato Kit Carson in precedenza; Dallas,una ballerina prestata come killer pur non avendone il carattere e infine Durango, un ragazzo carismatico che ha imparato ad essere un duro dopo una infanzia difficile).
Ciò che emerge è una storia in cui non c'è solo il bianco (i buoni) e il nero (i cattivi), ma ci sono uomini e donne, ciascuno spinto dai propri sentimenti e dai propri interessi. Speriamo in un gran finale.
DisegniAlfonso Font 6 Inutile rimarcare quanto sostengo da sempre…Tex è Tex, è in edicola da oltre 60 anni e ha una certa caratterizzazione e canoni impostati da Galeppini. Sui personaggi buoni o cattivi che appaiono nelle singole storie Font è in molti casi eccezionale, ma il tratto di Tex e dei pards non può che incontrare molte perplessità dai vecchi lettori appassionati che leggono il fumetto da decenni.
Tex 643 "Appuntamento con la vendetta"Mauro Boselli 7 La storia a mio giudizio, pur non essendo un capolavoro, è molto fluida con un ritmo serrato in crescendo, con un buon numero di espedienti narrativi utilizzati nel corso della storia sia per consentire l’evoluzione della trama, sia per mantenere aperta una porta sullo sviluppo futuro di una nuova avventura (su tutte : le intuizioni di Tex sui piani dei fratelli Rainey e il gran finale nella villa di Gradson). Buona la caratterizzazione dei personaggi. Argomento un po’ controverso è la decisione sulla sorte del Kid. Personalmente c’è un errore di fondo dello sceneggiatore nel finale che è quello di considerare Tex come un personaggio “democratico”. Tex è un personaggio granitico che ha nella fermezza e durezza delle decisioni un punto di forza e che difficilmente si lascia trascinare dagli altri. Qui Tex viene convinto a prendere una decisione diversa che non lo convince pienamente.
Alfonso Font 6 Belle le ambientazioni ma ribadisco un concetto : se sui nuovi personaggi o personaggi diversi dai protagonisti i disegni di Font possono essere considerati in molti casi dei colpi di genio (le caricature offerte dal disegnatore facilitano il ricordo nel tempo dei personaggi) dall’altro i pard, che sono racchiusi in canoni standard, sembrano in alcune vignette colpi in un occhio.
Edited by same - 19/10/2014, 18:23