Posts written by Donald

Grazie! :-)

Ne approfitto per dirvi che "Eccetto Topolino", secondo le ultime... indiscrezioni ;-) sarà distribuito in libreria a settembre.
Saluti a tutti!

Leonardo

Ma grazie a voi, che sostenete questa, come altre iniziative!

Ciao a tutti
mi faccio vivo dopo così tanto tempo... Anche se ho continuato a seguire, per quel che potevo, le vostre discussioni.
Ho avuto varie vicissitudini, e ho dovuto mettere per un po' in un canto i miei amatissimi (ora e sempre) fumetti: ma ho mantenuto contatti con alcuni di voi, Claudio e Fabio lo sanno.
Non posso purtroppo tornare in pianta stabile, per le vicissitudini di cui sopra, ma visto che mi avete chiamato in causa, scrivo questo post per aggiornarvi su:

ECCETTO TOPOLINO

Dunque: ci è francamente sembrato che il "destino" si accanisse contro questa nostra opera. Abbiamo deciso, ormai cinque anni fa, di allestire una seconda edizione, utilizzando del materiale inedito di enorme interesse storico, reperito nel frattempo.
Nessuno di noi sospettava chi e cosa si nascondesse dietro al ritorno dei Grandi Eroi americani, nel '44, su "L'avventura" di Capriotti, e al clamoroso ritardo con cui tornò nelle edicole "Topolino", dopo la Liberazione.
Ebbene, i documenti assolutamente inediti che abbiamo rintracciato, non solo chiariscono tutto, ma mettono in relazione gli avvenimenti di cui sopra, che coinvolgono protagonisti come Guglielmo Emanuel stesso - ovvero l'eroe del nostro racconto - Arnoldo Mondadori e altri, in un intreccio degno di un romanzo di spionaggio...

Abbiamo dunque rifuso e riscritto l'ultimo capitolo della vecchia versione, aggiungendone uno nuovo, il 10, che contiene tutte le clamorose rivelazioni di cui sopra. E' stato un gran lavoro, ma ne è valsa la pena. Tenete anche conto che si tratta di un saggio che ha la pretesa (non sta certo a me dire se ci siamo riusciti) di essere un testo scientifico, utilizzabile dagli studiosi accademici, e quindi il lavoro di revisione di note, appendici, bibliografie, documenti, ecc., è stato direi spaventoso, e ha assorbito almeno la metà del tempo. Un GRAZIE grande come una casa a Giovanna Lambroni, bibliotecaria della Marucelliana di Firenze, che ha fatto il lavoro di revisione scientifica del testo, e alla sua collaboratrice, che ha compilato, finalmente (se ne sentiva proprio la nacessità) un INDICE ANALITICO.
Purtroppo, alle mie vicissitudini (mi viene a mente Paolo Conte e il Mocambo...) si sono aggiunte quelle di Fabio e di Sergio... Se credessi al "destino", direi che ci ha preso davvero di mira.
Ma, finalmente, ci siamo.

LA NUOVA EDIZIONE DI "ECCETTO TOPOLINO" ANDRA' IN STAMPA ENTRO MARZO, CON USCITA PREVISTA IN PRIMAVERA.

La copertina sarà simile a quella che circola in rete: un po' migliorata, con lo strepitoso, incredibilmente raro manifesto di Nerbini del 1932 (grazie infinite, Claudio!)

Un abbraccio a tutti!

Leonardo

E questo, ce l'avete?

Hai una collezione incredibile. Mai vista. Ti rinnovo i miei complimenti!

E infatti Gianfranco Goria mi ha già risposto!
Questo topic sarà segnalato su AfNews lunedì prossimo.

www.afnews.info/wordpress/redazione/prossimi-articoli/

L'Anteguerra non esaurisce mai i suoi misteri... Questa del NRT 96 mi era sfuggita. Ma, per esempio, si torna a parlare di un albo Nerbini "Topolino Poliziotto" senza copertina e con la prima pag. a colori, come Piedidolci e il Castello Incantato I ediz... Cosa già sentita tanti anni fa, e ora tornata d'attualità per una testimonianza pare "attendibile"... Ma qui siamo OT, scusate.

Questa è la seconda, ma la prima resta sempre nel mio cuore...




Beh, almeno tu i capelli ce li hai

Tanto di cappello, Aumaldo! Sono ammirato. Alcune cose non le ho mai viste.
Questo thread, per merito tuo, sta diventando il vero catalogo della critica sul Fumetto in Italia. Grazie infinite per la condivisione! Segnalo a Luca Boschi per il suo blog e a Goria per AfNews, perché merita davvero. Spero che la discussione sia visibile anche ai non iscritti...

Guarda, in questi giorni sono messo un po' male e non ho il tempo per trovare la fonte dell'informazione, ma pare che il n. 331 sia raro per ragioni oggettive: Bonelli, dopo la chiusura della gestione IDEA, si prese la testata e mise su il primo numero alla disperata, con una stampa della copertina (mi pare di ricordare) di fortuna. QUalcuno ha voglia di chiedere a Gianni Bono, anche lui fermo col suo blog? Così magari gli viene voglia di entarre a far parte dei "nostri". Scusate la fretta, ciao

Wolp, hai postato la ristampa anastatica. Facci vedere l'albo originale, dai!

Credo che quella volta lì ci fossero solo albi, vero Luca? Stavo cercando il tuo pieghevole-annuncio di allora, ma non lo trovo...
Se ti va, racconta di quella volta di Prato, quando mettesti le mani in modo davvero abile, sbaragliando la concorrenza, su quel materiale dell'ufficiale di Genova... Io ti presi un Supplemento Topolino, col quale completai, e soprattutto uno strepitoso Topolino 1934.
Bei tempi...

1. Sergio FORSE ha completato recentemente, con il terribile 331: confermi, Sergio?
2. Escludo che la FFF possieda un'Audace completa: il suo materiale è quello del compianto Franco, e so per certo che lui non l'aveva. Non aveva quasi nulla di antiquariato classico, peraltro.
3. La Marucelliana NON ha un'Audace, né completa né scompleta. Aveva, per diritto legale, una copia di tutto quanto si stampava in provincia di Firenze (forse in Toscana?) e dunque il grosso era Nerbini, ma fu tutto per metà distrutto per incuria e per metà saccheggiato nei decenni, finché l'attuale meritoria direzione ha rivalutato il fondo ancora esistente (cfr. il famoso catalogo "I fumetti Nerbini della Marucelliana) e ha addirittura fatto qualche acquisto in antiquariato, credo qualche annata di "Topolino" Mondadori, per proseguire quello Nerbini.
4. Audace completo, intendendo sempre 1/476? Non conosco nessun altro, oltre a te e a Sergio, che la possieda, ma io sono fuori dal giro ormai da molto tempo. Sono certo che un Franchini, per dire ce l'abbia (si vede anche nelle foto). I collezionisti "storici" avevano soprattutto la sequenza classica, 60/330, e anche quella non era certo comune: a Firenze, attualmente, ce l'hanno credo due collezionisti. Bisognerebbe che Raffaele Chiesi entrasse a far parte dei nostri, sarebbe una fonte unica di notizie di questo tipo.
A proposito: ho chiesto a Brunoro per Ferraro. Siamo fra amici, mi sento autorizzato a girarvi la poco incoraggiante risposta: "Effettivamente, NON si serve di Internet e a dire il vero non ho mai ben capito se usi nemmeno il computer (fermo restando però che un tempo, a macchina pure scriveva, mi pare).
Quanto a stendere una storia del collezionismo e dei collezionisti italiani, certamente credo che lui sarebbe molto indicato, ma non saprei dirti sulla possibilità. [Semmai, detto fra noi, bisognerebbe sapere quali dimensioni, in quanto tempo, eccetera].
Resta il fatto però che in questi ultimi tempi [ci sentiamo solo al telefono, ma di rado: supponi, un paio di volte al mese], l'ho sentito fisicamente un po' affaticato..."




Ma sì: in effetti la rarità di una collezione la fa il numero chiave, e in questo caso è senz'altro il 331, che - per dire - nemmeno Chiesi (che mi vendette tutto il Bonelli, ovvero 332/fine) aveva, e mi disse che era un'autentica chimera. Non racconto, per vergogna, come feci a procurarmelo...

Beh, sì, sbagli: "pro-zine" (Professional Magazine) individua quelle riviste, spesso lussuose, che - come dice Aumaldo - a volte erano dirette agli addetti ai lavori (vedi appunto i tre numeri di "If" del duo Bono-Fossati). Non sempre, però: anche "Fumetto" la si può definire, secondo me, una prozine, in quanto realizzata più professionalmente di una fanzine (letteralmente rivista degli appassionati). Comunque è solo questione di termini, basta intendersi.
Ciao

Leo

Questa collezione è unica, almeno in questo stato.
In passato ho cercato ingenuamente di fare dei "censimenti" delle serie più rare dell'anteguerra, ma ovviamente è impossibile. Però, basandomi sulla mia esperienza personale di collezionista attivo - comunque quasi trentennale! - e sui racconti di amici "anziani" infinitamente più esperti di me (Conti, Di Gangi, Di Miceli, ecc. ecc.), ad essere riuscite a collezionare tutto "L'Audace", intendo 1/467, non sono state più di quattro o cinque persone. Non vanno ovviamente contati i molti che ne avevano o ne hanno accumulazioni anche cospicue: io intendo collezioni veramente complete. Vogliamo raddoppiare la cifra, contando i "silenti" (che ci sono sempre stati)? Sono sempre molto pochi. Ma, in condizioni come questa (io ne conosco la provenienza!), ripeto, imho di Audace c'è solo la tua. Come c'è solo la collezione de "I tre Porcellini" nelle condizioni in cui ce l'ha Wolp!
Per quanto riguarda i contenuti, il mio vecchio cuore si consola a vedere come le nuove leve riconoscano l'altissimo livello di alcune, se non della maggior parte, delle serie "americane" 1935/38. Il Mandrake domenicale, specie del '38, è strepitoso, sia per il disegno di Phil Davis, che raggiunge una sofisticazione vicina a quella di Alex Raymond, sia per i testi direi decisamente psichedelici. E dato che non c'è ancora - e forse non ci sarà mai, a meno che il progetto Titan vada in porto - un'edizione degna di queste tavole, tu sei (come lo sono io, intendiamoci, il mio Audace è uno scalino sotto il tuo, ma si difende) un vero privilegiato. Per quanto riguarda Brick Bradford, io ho sempre preferito le giornaliere alle domenicali, perché sorrette da robustissimi testi, ma la suggestione grafica di queste Sundays è irresistibile. Tieni presente che Vecchi usava i colori originali, a differenza di Nerbini, e rispettava sostanzialmente il formato e l'integrità delle tavole. Nessuno, in America, si sogna un'edizione così: anche con l'inevitabile ingiallimento della carta, questi giornali sembrano stampati oggi, mentre vai un po' a vedere sulla baia che cartacce circolano... E non parlo di Tarzan e delle tante seriette minori.
Non a caso, Aumaldo credo confermerà, negli anni Settanta "L'Audace" era spaventosamente raro: una collezione completa avrebbe raggiunto vette di quotazione impensabili, e io all'epoca ho visto sempre girare pochi numeri.