La questione potrebbe essere interessante, se solo la domanda posta fosse chiara.
Dall'
incipit, parrebbe alludersi ad una forma "patologica" di collezionismo, nella quale il protagonista crea una "regola" (per sé stesso) e poi la disattende ripetutamente, ponendo in essere quindi comportamenti impropri (...se non addirittura "malati"), in antitesi con quello che egli stesso, a priori, aveva ritenuto "giusto" ed "accettabile".
Altre chiavi di lettura non ne vedo; se, viceversa, il concetto di collezionismo venisse interpretato come simbolo ripetuto e compulsivo dell'acquisto di beni voluttuari, in qualche modo ritenuto "non etico", si aprirebbe tutto un altro scenario (c'è, infatti, un collezionismo
minimal che non ha alcun impatto finanziario né sull'individuo né - di riflesso, ed in senso lato - sulla collettività, e uno "deluxe" che, però, può addirittura costituire una fonte di guadagno/investimento), ma la domanda sarebbe ancor di più incompleta e mal posta.
CITAZIONE (il sassaroli @ 20/12/2022, 12:24)
Certo che il collezionismo di fumetti vintage è etico.
Non c'è alcun riferimento ai fumetti vintage. So bene che questo é un forum di fumetti, ma magari la persona che ha posto la domanda vuole indagare (per motivi scientifici/sociologici/comportamentali, o comunque per sua curiosità) sul fenomeno in generale.