Posts written by wolp

Sì, dev'essere una produzione molto limitata, visto che veniva distribuito non in edicola

Eppute c' è indicato un prezzo...

Interessanti, mai visti prima.

Hanno un qualcosa che ricorda gli anni Trenta, pur essendo di due decenni successivi

Sei ormai a chiusura del percorso stabilito, immagino la soddisfazione. Siccome so come ci si sente, mi chiedo: davvero non fai un pensiero alle prime due serie? Credo che con una striscia alla volta invece di tre o quattro probabilmente la spesa sarebbe simile.

Ricordo che 7 anni fa ebbi una seconda serie completa (col n.1 da cambiare) e la diedi via in pvt a poco più di 2k euro, che, se diluiti, sono cifra affrontabile. Non erano da edicola, ma nemmeno troppo sotto ottimo.

Ah... io le ho sempre viste via FB

i prezzi di fatto non li fa il venditore, ma il collezionista che mette sul piatto la cifra che fa sbloccare determinati pezzi. Il venditore fa proposte che possono essere accolte o meno.

Per i pezzi comuni che passano più spesso sul mercato si possono fare considerazioni sulla base statistica fornita da numerose compravendite. Basso e alto sono concetti relativi, validi solo se in un confronto con una misura standard presa a modello. Dal prezzo medio, ad esempio, si può capire se una cifra richiesta sia alta o bassa, ma appunto si può fare un confronto con la media aritmetica delle tante transazioni conosciute.

Per i pezzi rari gli schemi saltano.


Una considerazione che farei rispetto ai 18k per un singolo 1/29 è di chiedersi quanti e quali altri fumetti si possono comprare con la stessa cifra, che possano dare altrettanta soddisfazione.

Dovrebbe essere una live specifica sul Disney anteguerra.

Proporrò al Tao una seconda live sull'anteguerra che spazi sull'ambito non disneyano, con protagonista Fabio.

No, nonostante l'annuncio, Fabio non ci sarà in questa diretta. Altrimenti lo avrei citato, poiché è un grande amico e grande collezionista al pari di Leonardo.
Problemi personali lo tengono momentaneamente occupato, ma tornerà.


la diretta è su Facebook alle 21.00, ma Salvatore di norma mette poi i video completi su youtube.

Nel senso che metti in casa oggetti straordinariamente belli che vale la pena ammirare, collezionare, conservare. Senza contare che sono avvincenti il percorso e la ricerca per completare determinate serie. In questo senso sono davvero ben spesi.

La certezza di riprenderci poi gli stessi soldi (o più) quando ci si stanca e si vuol vendere è invece - a mio parere - cosa niente affatto scontata. Troppe variabili in gioco, alcune delle quali insondabili e imprevedibili.



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A proposito del Tao, il sottoscritto sarà ospite nella diretta del "Covo del Tao" l' 11 gennaio (insieme al mio grande amico e grande collezionista Leonardo Gori) proprio per parlare di collezionismo anteguerra.

infatti verrebbe una mezza porcheria, rovinando tra l'altro questa bella copertina che ha anche un suo interesse storico-editoriale.
Spero che chi l'ha acquisita la lasci intatta e la conservi così com'è in collezione.


Anch'io li chiamo così

I limiti economici sono appunto soggettivi, in base alla capacità di ciascuno di produrre più o meno denaro. Se uno fatica a risparmiare 150 euro al mese, difficilmente andrà a spendere 5000 su una copertina 1/29. Se uno ha un surplus di 15.000 ogni mese già - se vuole - può ragionare diversamente. Ci sono poi quelli che hanno reddito basso, ma per loro fortuna si ritrovano ad ereditare grossi capitali - magari dopo aver tirato la cinghia per decenni - e decidono di usarli in parte per togliersi sfizi senza per forza guardare all'investimento accorto.


Ma limiti morali ? I fumetti da collezione sono per loro natura beni superflui e di puro lusso personale.

Voi parlate di investimento.
Chi ha comprato quella copertina secondo me non aveva in mente un investimento, ma più probabilmente un acquisto d'impeto. Uno di quegli acquisti che si fanno senza stare troppo a ragionare, specie quando i soldi sono l'ultimo dei problemi. Tra l'altro essendo un'asta erano almeno in due su quel livello di cifre.

Fatemi anche dire che nel fumetto d'epoca o artistico non esiste l'investimento perfetto. C'è gente che ci ha provato negli ultimi anni con le tavole originali USA pensando di cavalcare una bolla infinita e ora alcuni piangono perdite nelle ultime sessioni in cui hanno tentato vendite.

Spesso si ragiona in base alla proprie disponibilità economiche.
Nel collezionismo però non conta detenere denaro, ma possedere gli oggetti che si desiderano. Il denaro è solo un mezzo, probabilmente il più efficace, per procurarsi gli oggetti.
Ognuno tara la propria fuoriuscita di denaro in base a proprie possibilità senza badare troppo a trattenerselo in tasca, specialmente di fronte a oggetti particolari se non unici o quasi.

Ritengo i prezzi dei fumetti da collezione italiani decisamente accessibili. In aste USA una copertina sfusa di Action Comics n.1 in stato eccellente sarebbe inavvicinabile da persone con redditi anche ben al di sopra di quelli dei normali lavoratori.


concordo, va tenuta come oggetto con la sua peculiare storia e non come pezzo di ricambio per restauri di lusso.

esistono da anni soggetti che comprano in stock fumetti usati, quindi anche letti e con possibili scarabocchi, per poi imbustarli e rivenderli alle edicole che li distribuiscono nella modalità che hai testimoniato.

Ricordo che poco dopo gli inizi della mia passione collezionistica, credo fosse il 1987, comprai parecchi Topolino dei primi anni Settanta in edicola ad Andora durante la vacanza al mare Erano ceduti incellofanati a coppie e costavano più o meno la metà di quello che usciva regolarmente (1500 lire la coppia). Ricordo che tra i TL che comprai qualcuno era danneggiato, erano chiaramente di seconda mano.

... ingenuamente, ignoranza, principiante... puoi darla a bere agli ingenui, quelli veri però.

tu avevi parlato di un valore realistico di 10/15, ha chiuso a 3 volte tanto.

Il venditore a sua volta chiede 3 volte tanto la chiusura asta eBay.

e tu hai pagato 3 volte meno della stima iniziale che facevi.


Questo per ribadire che sul mercato degli oggetti non comuni non esistono "cifre giuste" ma solo la capacità di attesa che è data dall'esperienza del compratore. Se provate a collezionare le vere rarità assolute Disney scoprirete che non esistono prezzi di riferimento e anche quando qualcosa sembra carissimo poi arriva uno che ve lo porta via sotto il naso.