Posts written by Domenico Da Milano

Bella domanda, io penso che me li godrò finché mi sarà consentito e lascerò poi a mio figlio la decisione su cosa farne. Ovviamente cercherò di trasmettergli la passione ma soprattutto le informazioni che gli saranno utili qualora dovesse decidere di vendere tutto.
Tuttavia non escludo del tutto di vendere in prima persona anche se sarebbe doloroso, oltre che impegnativo.

Buon compleanno a un grande del fumetto italiano e un grande precursore.

Se ti riferisci al mio messaggio, forse non sono stato molto chiaro. Quando dico impilati verticalmente, l'avverbio è riferito ai fumetti. Quindi non uno sull'altro ma verticali uno di fianco all'altro in una libreria, ad esempio.

Grazie per le belle foto e complimenti per la splendida collezione ma vorrei fare un po' la voce fuori dal coro rispetto agli altri appassionati che ti hanno risposto. Dal mio punto di vista, i cartoncini (acid free o meno), non servono se i fumetti sono conservati nel modo corretto, ossia impilati verticalmente. In questo modo ogni fumetto è adeguatamente sostenuto da quello che lo precede e da quello che lo segue.
Più che ad un collezionista quindi, trovo utili se non necessari i cartoncini ad un venditore che ha la necessità di trasportare gli albi frequentemente e proteggere, almeno i più preziosi, con un rinforzo sarebbe cosa saggia.
Adottare i cartoncini ex post, tra l'altro, come giustamente hai scritto, significherebbe riacquistare buste più grandi. La vista del cartoncino potrà sembrare gradevole ma a me piace anche molto osservare il fumetto dentro la sua busta su misura, senza il cartoncino che peraltro ne oscurerebbe necessariamente un lato.

Quando decisi di comprare il primo volume circa un anno fa, mi informai per capire quale fosse l'edizione migliore. Alla fine la mia scelta ricadde sull'edizione della 001 ed in particolare su quella del 2011, dato che non è la sola. Questa edizione, acquistata su ebay, ha il vantaggio di essere uscita dopo il ritrovamento delle tavole originali, sulle quali sono state effettuate nuovamente le scansioni. Inoltre presenta il formato adeguato che, per quanto un po' ingombrante, non ha comportato tagli ed adattamenti delle tavole originali.

Alzheimer precoce?

Sì, penso anch'io si tratti di "25 resti". Per curiosità, questo numero presenta la classica tintura dei numeri di resa?

Dal mio punto di vista, ogni modifica all'albo che sia una scritta di qualunque natura, un adesivo o un timbro è una menomazione che ne riduce, di conseguenza, il valore collezionistico.
Sono d'accordo con Billy Bis, è un gesto inutile ma capisco che non si possa pretendere che un bambino si comporti da collezionista incallito, tranne in rari casi. Sembrerà un'esagerazione ma preferirei anch'io un fumetto non autografato, piuttosto mi faccio firmare un pezzo di carta che conservo in mezzo al fumetto.
Concludo, accennando ad un'altra annosa questione sempre in tema di manomissione, per me è meglio un fumetto di resa che uno rifilato. In quest'ultimo caso, oltre al danno c'è anche il dolo!

Tutto giusto quello che è stato detto dai competenti amici appassionati. Aggiungo che le bustine create espressamente per gli albi Corno erano di color oro e furono incollate (brutalmente ma a quei tempi non ci si faceva problemi a rovinare o far ritagliare bollini dalle copertine) nel 44 dell'Uomo Ragno e di Devil, nel 20 de I Fantastici Quattro e nel 19 di Thor.

Ciao a tutti! Per quanto il calo delle vendite negli ultimi mesi possa essere stato influenzato dalla pandemia, i dati sono piuttosto allarmanti. La mancanza di cura dello zoccolo duro dei collezionisti, il costo eccessivo dei fumetti e la perdita di interesse in generale verso la carta stanno portando inevitabilmente al declino del fumetto, come lo conosciamo ed amiamo noi.
Oggi è più redditizio sfruttare i personaggi dei Comics per le produzioni cinematografiche, tanto se i personaggi vengono stravolti o a volte anche ridicolizzati non se ne accorge quasi nessuno. Usciti dal cinema, i ragazzini sono attratti piuttosto dai videogiochi, dai giocattoli o da merchandising vario, non certo da qualcosa da leggere.
Il mondo cambia ma per fortuna esiste il materiale d'antiquariato per chi avesse voglia di scoprire da dove è nato tutto.

Vista, grazie. Ad una prima ricerca online, non avevo trovato nulla e quindi ho aperto la discussione. La prova del fumetto di resa (e quindi al 99% non rifilato) che risulta essere corto sembra inconfutabile ma anche osservando tutte le immagini recuperate in rete di n. 82 dichiarati integri, non se ne trova uno che presenti una copertina più ampia sia sopra che sotto. Quindi la Corno usò carta ridotta in quel periodo!

E' la conclusione alla quale ero giunto ma la tua conferma è stata gradita, grazie.

Mi rivolgo soprattutto ai collezionisti del tessiragnatele ma non solo, vi risulta che L'Uomo Ragno Corno 1a serie n. 82 sia vistosamente più corto degli altri numeri, tanto da sembrare rifilato? Oppure è nato così, dato che confrontandola con le immagini in rete, la mia copia sembra integra?