Io sono della zona, e i primi 3 anni dalla fondazione era un piccolo gioiello. La chiamavano la fiera degli autori, perchè tutte le case, Bonelli, RWLion (allora per la DC), Panini, Starcomics, ecc, venivano giù con l'arsenale da battaglia. Era come Lucca, con la differenza che gli autori erano accessibili al pubblico grazie alle dimensioni ridotte. Un rapporto quantità autori/quantità pubblico da fantascienza. Andavi alle conferenze, e in sala seduto accanto a te avevi Sergio Bonelli, Simeoni, Recchioni, Ade Capone, Memola, Ortolani, ecc. Sembrava di stare dentro un comitato di redazione. C'era perfino la sala video che faceva vedere le uscite della Dynit in anteprima. Vintage a non finire, firmacopie accessibili, Sketch facili da ottenere, 4 stampe Bonelli al giorno. Ripeto...non aveva eguali in Italia, perchè era una Lucca su misura: come avere in regalo un biglietto dello stadio che ti permette di accedere nello spogliatoio dei giocatori.
Dopo 3 anni il cambio di proprietà. Subentrano quelli che gestiscono quella catena di fiere tutte uguali, fatte con lo stampino. Sparisce quasi interamente il vintage e si riempie di stand tutti uguali: quelli che vendono gadget giapponesi. Prima scappano tutte case editrici minori, poi se la danno a gambe anche Bonelli e soci. Ricordo che resisteva solo la Star, perchè era in linea con quella tendenza. Sparisce la sala video, si moltiplicano gli youtuber che monopolizzano le conferenze. Una volta entravo e me ne tornavo a casa alle 18.00. Oggi entri, e alle 11 non sai più che fare. Fiera che è stata cannibalizzata da cosplayer, youtuber e intrusi vari. Il fumetto li è morto. Ovviamente non ci vado da 5 anni, covid permettendo.
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