Non c'è bisogno di applaudire, non mi sono "inventato" niente di mio
Ovviamente, l'autore di webcomic et similia se ne frega e se ne fregherà di avere gli originali in forma fisica; ma il fumettista che si dedichi al fumetto classico, da libreria (o edicola, in quei paesi in cui l'edicola ha ancora una vitalità - non è il caso della Francia, stavolta), ha tutto l'interesse, se già non lo fa, a pensare seriamente al cartaceo. Negli ultimi anni, le vendite di originali a fumetti sono diventate un vero e proprio business.
Questo naturalmente non impedisce che parti del lavoro possano essere fatte in digitale, come - su tutte - la colorazione. Ma non è molto diverso dalle tavole dei fumetti d'antan che venivano colorate sui "blu": sempre un supporto diverso dalla tavola vera e propria, che in molti casi si è perso o comunque non è presente nel circuito collezionistico, dove si possono trovare solo le tavole 'nude' in b/n.
Tavole come quelle di Giraud (solo per fare un esempio) sono apprezzate e ricercate a prescindere dalla presenza del colore. La stessa cosa vale per un fumettista contemporaneo come Christophe Blain, le colorazioni delle cui opere sono eseguite, per l'appunto, in digitale.
Edited by bgh - 5/7/2023, 21:42