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| già far digerire che i giornali disneyani d'anteguerra contenessero per 3/4 fumetto avventuroso e realistico non è facile.
Tracciare una storia più ampia delle pubblicazioni (si sarebbe necessariamente dovuto parlare di Corriere dei Piccoli e Jumbo come minimo antipasto e allargare il discorso) può diventare pesante per il tipo di pubblico di quel canale.
Basterebbe invitare tutti alla lettura di Eccetto Topolino per colmare i buchi di conoscenza... ecco questo ho dimenticato di farlo. Ma va detto che non preparo mai questo tipo di incontri, tendo a seguire gli input offerti dall'intervistatore, che ovviamente non sempre può risultare puntuale o pertinente nelle domande. Sfido chiunque a parlare per 2 ore e 30 a ruota libera cercando di essere esaustivo ed efficace nella comunicazione. Dal video non è stato tagliato praticamente nulla.
Ci sono ancora diversi collezionisti (non solo tra i più giovani) che mi dicono non essere interessati a pubblicazioni tipo il Paperino giornale perché pieno di fumetto non Disneyano, quando sappiamo bene che è una delle caratteristiche che lo rende storicamente pregiato. Per non parlare del pregiudizio legato al formato "scomodo", "povero", oppure quello legato all'esiguità del numero di pagine (un corposo albo di 100-150 pagine viene comunemente percepito più meritevole di essere collezionato rispetto a un foglio ripiegato a formare sole 8 pagine). Per rompere certi schemi bisogna fare un passetto per volta...
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