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Maximilian Capa , Nino Armando Ceretti

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fanzinoteca
view post Posted on 14/3/2024, 19:00 by: fanzinoteca
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Giannizzero Nero

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Spartiacque nella controcultura fumettata italiana, precursore della controinformazione sequenziale, innovatore delle nuvolette non convenzionali nazionali.
Maximilian Capa, Nino Armando Ceretti, è morto in un ospedale a Parigi all’età di 79 anni, mancato lo scorso 20 novembre 2023, solo di recente ne sono venuto a conoscenza.

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Max Capa in una foto di alcuni anni fa

Nato nel febbraio del 1944 a S. Michele al Tagliamento (VE), è stato un prolifico autore/editore di proprie testate, oltre che collaboratore con moltissime altre pubblicazioni, non solo impegnate nella lotta sociale ma anche quelle più disimpegnate ed esterne dal suo campo d'azione, quali "Il Monello", "Humour", "Scarpantibus", "Super Vip", per citarne alcune.

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Una delle collaborazioni di Max Capa con il settimanale Il Monello del 1971

Ho conosciuto Max nel 1993, quando realizzai la mia ultima testata fanzinara auto-edita, Phumettoteca Fumetti & Media, che nell'occasione di varare il primo numero, desideroso di pubblicare qualcosa su Max Capa un autore che seguivo da anni, contattai Graziano Origa per domandare come poterlo rintracciare, visto che l'autore era da poco tempo tornato in Italia ma, purtroppo, subito ripartito per la Francia. Gentile come sempre, Origa mi inviò la documentazione che aveva utilizzato per presentare Capa sulla sua stupenda testata "Fumetti d'Italia" e un recapito per poterlo contattare. Poi è storia, ben oltre 30 anni di conoscenza, collaborazione e progettazione, a partire dalla pubblicazione dei suoi nuovi lavori e interviste su varie testate auto-edite fanzinare o online del periodo, per poi proseguire col progetto del sito Puzz.it, spazio virtuale che per 20 anni ha proposto in rete l'autore e le sue opere.

Per chi può interessare una mia vecchia intervista a Max Capa.

Qui una mia recensione sul lavoro di Max Capa.


Negli ultimi mesi dell'anno passato Max mi precisò che non aveva più alcun interesse a portare avanti il discorso tecnico, a partire dal sito fino all'uso della mail, che fin dall'inizio era stata il nostro punto vitale di contatto, ed infatti chiuse tutte le mail e poco dopo anche il sito. Quindi era ritornato, come una volta, complicato poterlo contattare, per tale motivo sono venuto a conoscenza della sua morte mesi dopo.
Con Max mi piaceva discutere, sia sull'impostazione del sito che su i vari progetti realizzati, come ad esempio i numeri di Puzz dopo il 2002, una pubblicazione pensata in modo che cercasse di seguire le orme della testata anticonformista di 50 anni prima, con uno sguardo all'attualità nel tentativo di riuscire ad adattarsi ai suoi tempi.

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Copertina Puzz Magazine n. 1 2005

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Copertina di Puzz Puzzzine n. 0 2006


Ho avuto il piacere di incontralo di persona, varie volte in Italia, e anche in Francia, ma il momento più vigoroso dei nostri ritrovi è stato grazie al Festival Afa del 2017, realizzato dall'amico Hurricane, Ivan Manuppelli, a Milano presso il Centro Sociale Leoncavallo, mi ha permesso di trascorrere 3 giorni interi in compagnia di Max, tanto tempo disponibile per parlare e confrontarci su molte delle cose che nei precedenti 30 anni avevamo considerato e discusso, o avevamo sorvolato, oppure mai considerato. Senza dubbio è stato un momento interessante, ho avuto modo di conosce o approfondire alcuni aspetti del periodo iniziale della sua carriera, della vita ardua per le sue testate controculturali, a partire da Puzz, e anche alcuni aspetti della stessa vita di Max, con tanti desideri e sogni sempre più che attivi.

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Una delle foto fatte con Max per l'occasione, me la inviò lui da Parigi con il sottotitolo: Il vecchio e Umiliacchi


Grande protagonista del fermento controculturale, nel panorama dello sballofumetto italiano, è stata una voce dirompente di quel fumetto underground nazionale dagli anni ’70 in poi; un valido "Padre" dell'arte sequenziale narrativa italiana. Le sue storie, colme di folaghe surreali, cariche di personaggi irreali dagli uomini alberi agli uomini uova, solo per citarne due, allineate al nonsense narrativo le storie vengono sdoganate come feroci critiche dirette alla politica, alla società e all'umanità del periodo. Un creare e ricreare che porta ad aprire percorsi alternativi nella sperimentazione del panorama fumettistico italiano, quando ancora il fermento culturale e sociale era più che mai vivo.

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Alcune tavole dell'autore la prima degli anni '70, la seconda più recente

Negli anni '80 si trasferisce a Parigi e si dedica principalmente alla pittura, senza mai abbandonare il fumetto, i suoi stessi lavori di pittura si rifanno a questo espediente comunicativo di grande presa, sempre forte della sua professionalità di fumettista, illustratore, scrittore, grafico, editore e pittore.
Maximilian Capa rimane un concreto punto di riferimento per tutti coloro che cercano, nella Nona Arte e nel fumetto underground di controcultura, quel percorso di conoscenza e apprendimento, la sua ultima pubblicazione ne è un chiarimento, fin dal titolo: Puzz & Co. - Monografia illustrata d'una disfatta-riuscita.

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La copertina del libro citato.

Al momento la Fumettoteca Nazionale Alessandro Callegati 'Calle' sta lavorando per programmare una serie di eventi dedicati all'autore scomparso, mostre e altre iniziative che saranno proposte nell'arco dell'anno in corso.
Contemporaneamente, io stesso e la Fumettoteca collaboreremo con Hurricane, Ivan Manuppelli, per la realizzazione di altre manifestazioni da proporre a Milano.
 
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