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| Marcello Toninelli parla di Lucca Comics 2023: www.giornalepop.it/lucca-comics-torna-con-i-piedi-per-terra/CITAZIONE C’è stanchezza tra gli abituali frequentatori della manifestazione? File interminabili (a volte raddoppiate insensatamente, tipo per la consegna dei braccialetti non effettuata contestualmente a quella del biglietto), prezzi di ristorazione e pernottamento ormai fuori controllo nell’illusione di un aumento inarrestabile dei visitatori e della loro capacità di spesa, in realtà già falcidiata da una pesante inflazione… CITAZIONE A questo proposito, trovo interessante il suggerimento sentito da più parti di spezzare l’evento in due, un’edizione in primavera e una in autunno come già successo in passato, separando Fumetti e Giochi (magari mantenendo il “carnevale” del cosplay per entrambe). Non sono esperto di organizzazione di manifestazioni, ma così a naso direi che non dovrebbero esserci controindicazioni economiche (forse il contrario) e sicuramente la festa sarebbe molto più gestibile e godibile per tutti. D'accordo sul fatto che l'organizzazione debba continuare a migliorare, che quando c'è il sole si riempono le strade e quando c'è la pioggia si riempono i padiglioni, ma parlare di italiani senza soldi e poi proporre di fargli fare due viaggi è un controsenso. Il Toninel non considera quel trascurabile dettaglio che oggi non c'è divisione tra appassionati di fumetti, cinema, videogiochi, ecc.. Esiste già un evento separato e si chiama Lucca Collezionando. La domanda che non viene posta è: perché le case editrici non ci vanno? Lo spazio mica manca. Un bel padiglione in piazza Napoleone per gli editori a primavera e...il deserto. Tutti in perdita perché è l'insieme che fa la folla (e quindi le vendite) la quale bene o male cerca di vedere il più possibile.
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