Vintage Comics

Quali furono le cause del Crollo dell'editoriale corno?, una casa editrice mitica

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view post Posted on 27/1/2024, 23:52
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Tu sei un grandissimo appassionato Marvel e forse certe sfumature non le noti. Non è questione di genere (più sentimentale o più supereroistico) ma proprio di qualità delle storie. Quelle di mtu e mto sono ,tranne qualche raro caso, qualitativamente inferiori sia per soggetti che per disegni. Punto. È stato così per il lettore medio (e non un "amatore affezionato" come te.) Ed è stato proprio il lettore medio ad abbandonare le testate corno supereroistiche in quel determinato periodo storico.(senza considerare le altre concause come l'avvento dei cartoni animati giapponesi).

Edited by gil69 - 28/1/2024, 02:48
 
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view post Posted on 28/1/2024, 09:06
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CITAZIONE (rrider @ 27/1/2024, 20:17) 
... io sfido chiunque ad individuare una sola lettera, un solo articolo, un solo accenno in cui -prima che MML se ne uscisse con le sue teorie su quali sono le serie "migliori" e quali le serie "peggiori", teorie che comunque talvolta venivano ribaltate a seconda delle sue esigenze commerciali del momento- ci si scagliasse contro le storie caratterizzate da incontri/scontri fra vari supereroi ...

Non capisco cosa c'entri MML nel crollo dell'Editoriale Corno.

CITAZIONE (rrider @ 27/1/2024, 20:17) 
... la mia impressione è che chi legge i fumetti dei supereroi non lo faccia per deliziarsi con storie di gelosie, affinità sentimentali, crisi amorose e così via ...

Qui metti in discussione l'essenza stessa della Marvel: supereroi ma persone vere coi loro sentimenti, i loro amici e i loro problemi.
 
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view post Posted on 28/1/2024, 09:37
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I fumetti Marvel, in particolare quelli della siver age (Corno), ma non solo, hanno sempre avuto la capacità di alternare combattimenti a momenti di vita quotidiana. Tra i numerosi esempi ricordo le vignette ambientate nel Coffee Bean che ho sempre amato; era un piacere vedere in quelle poche scene Peter dialogare con Flash, Mary Jane, Gwen, Harry e che da una parte ti rendevano Peter più umano e con il quale riuscivi ad identificarti e dall'altra servivano da base per portare avanti sottotrame (come accade nella vita reale) che si sarebbero dipanate per molti numeri. Erano quei momenti di incontri tra amici, di intimità, il collante per tenere assieme e rendere più affascinanti i momenti drammatici e gli scontri tipici dei fumetti di supereoi.
 
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view post Posted on 28/1/2024, 10:13

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Sì, ma "super-eroi con super-problemi" non significa "super-eroi che ci vengono a raccontare se Mary Jane ieri al fast-food era di cattivo umore o no" (quelli NON sono super-problemi), perché se è per quello anche Clark Kent soffriva le sue pene d'amore con Lois Lane (e quindi da quel punto di vista anche la DC Comics era in ballo, non è che le fesserie sentimentali fossero un'esclusiva della Marvel, tantomeno erano tagliate fuori dai fumetti della DC), "super-eroi con super-problemi" significa (per dirla in parole semplici) che Donald Blake è zoppo, che Matt Murdock è cieco, che Peter Parker è un secchione che vive con l'anziana zia e che ha pochi amici e così via

Edited by rrider - 28/1/2024, 10:38
 
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view post Posted on 28/1/2024, 10:51
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Posso però dirti che, quelli che tu chiami “non problemi”, ma fesserie sentimentali, sono le differenze narrative che hanno fatto pendere l’ago della bilancia a favore della Marvel. I problemi sentimentali e la vita privata dei personaggi DC erano solamente accennati. Questa era la differenza che trovammo noi in quegli anni, e questa cosa ne decretò il successo per gli anni a venire. I super problemi di cui tu accenni, sono andati bene fino ad un certo punto, poi ne sono subentrati altri direttamente collegati alla vita privata e sentimentale.
 
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view post Posted on 28/1/2024, 11:10

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CITAZIONE (Topo63 @ 28/1/2024, 10:51) 
I super problemi di cui tu accenni, sono andati bene fino ad un certo punto, poi ne sono subentrati altri direttamente collegati alla vita privata e sentimentale.

Beh se quelle storie, pubblicate negli anni '60, continuano ad essere lette ancora adesso, dopo 60 anni (si veda ad esempio il successo clamoroso di SUPER EROI CLASSIC, collana lanciata pochi anni or sono e che doveva concludersi nel giro di poche decine di numeri, ed invece -un allungo dopo l'altro- si va verso il numero 400, e non credo proprio che i lettori appartengano tutti alla medesima generazione che aveva già letto quelle storie mezzo secolo fa sugli albi della Corno), magari significa che ancora adesso quei SUPER-problemi non passano di moda (anche perché, nella vita reale, c'erano 60 anni fa così come ci sono ancora adesso, la natura umana resta sempre la stessa attraverso i secoli ed i millenni)
 
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view post Posted on 28/1/2024, 11:56
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Quei super problemi non sono passati di moda proprio perché affiancati a storie di vita quotidiana. La narrativa Marvel, parlo di quello che ho letto io, di attuale non conosco nulla, andava letta in toto, quello ha funzionato. A me appassionava la vita di Peter senza costume e senza problemi, più accennata quella di Thor che era un medico zoppo, molto meglio quella di Devil con Karen prima e altre donne dopo. Però è proprio l’uomo ragno ad aver avuto più successo, quello con la vita privata più scandagliata da ogni autore, nel bene e nel male, era un personaggio a tutto tondo e non solo il nipote della zia May e dello zio morto ammazzato da un ladro.
 
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view post Posted on 28/1/2024, 12:20
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CITAZIONE (Topo63 @ 28/1/2024, 11:56) 
Quei super problemi non sono passati di moda proprio perché affiancati a storie di vita quotidiana. La narrativa Marvel, parlo di quello che ho letto io, di attuale non conosco nulla, andava letta in toto, quello ha funzionato. A me appassionava la vita di Peter senza costume e senza problemi, più accennata quella di Thor che era un medico zoppo, molto meglio quella di Devil con Karen prima e altre donne dopo. Però è proprio l’uomo ragno ad aver avuto più successo, quello con la vita privata più scandagliata da ogni autore, nel bene e nel male, era un personaggio a tutto tondo e non solo il nipote della zia May e dello zio morto ammazzato da un ladro.

Puro vangelo! (cit.)
 
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view post Posted on 28/1/2024, 12:35

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Ma quello che piaceva (e che piace ancora adesso) dell'UR non erano le sue problematiche "adulte" (diciamo così), quello che piace a TUTTI (anche ai bambini che guardavano -e che guardano ancora adesso- i cartoni animati dell'UR -si noti infatti che anche fra le versioni a cartoni animati dei supereroi è sempre stato l'UR ad avere la meglio sugli altri eroi Marvel, allora come adesso, proprio come nei fumetti-, dove ovviamente le suddette problematiche sono assenti o edulcorate/minimizzate), è il lato SUPEREROICO del personaggio, i suoi superpoteri, il suo costume, i suoi nemici ecc., il personaggio dell'UR ha successo in qualunque contesto lo si collochi per QUESTI motivi, per il suo "senso di ragno", per la sua ragnatela, per come si arrampica sui muri, per come volteggia fra i palazzi ecc., non certo perché in qualche vignetta lo si vede pranzare alla tavola calda del college insieme ai suoi compagni di corso...

Faccio un altro esempio per mostrare quanto il lato "supereroico" prevalga nell'interesse di molti lettori sul minimalismo da telefilm di cui in realtà molti lettori (magari poco loquaci nei forum ma disponibili ad aprire il portafogli quando vanno in edicola) farebbero tranquillamente a meno: qual era la serie più amata dai lettori fra tutte quelle che la Corno presentò a rotazione negli ASE? I Difensori, lo sanno tutti, nessuno può negarlo. Molte delle altre serie presentate dagli ASE furono presto o tardi abbandonate dalla Corno, ad un certo punto perfino Conan, ma i Difensori continuarono ad essere proposti in mille diverse salse fino alla chiusura del SUR, segno che erano amatissimi (e non solo ai tempi della Corno, si rammenti infatti che a partire dal 1990 furono insieme a Ghost uno dei due pilastri su cui si reggevano le collane Marvel presentate dalla Comic Art), e non si può certo dire che fossero personaggi in cui il lato privato prevaleva su quello supereroico!
 
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view post Posted on 28/1/2024, 12:49
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Evidentemente non mi sono spiegato quando ho detto “in toto”. Io non ho il sapere in tasca del successo dell’uomo ragno, ti dico che a noi all’epoca piaceva molto vedere il personaggio nella sua completezza narrativa. In effetti a ben pensarci è stato quello con la narrazione più varia. Ridurre il suo successo editoriale alle vittorie con i nemici o al suo costume mi sembra azzardato, anche perché questo dovrebbe valere per tutti i super eroi con bei costumi colorati e sempre vincenti.
 
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view post Posted on 28/1/2024, 13:17
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Successo della maggior parte degli eroi Marvel:
protagonisti con difetti (non necessariamente fisici), insicuri, con problemi ad affrontare la vita quotidiana (Peter Parker sconfigge Goblin ma non sa se riuscirà a pagare l’affitto), con problematiche sociali molto forti (Harry e il problema con la droga, Tony Stark e l’alcolismo, l’ossessione del Punitore), crisi di coscienza (Silver Surfer), ghettizzati dall’opinione pubblica (X-Men) e altro ancora.
Affinché tutto ciò funzioni (e ha funzionato) c’è bisogno di spazi all’interno della storia dove tutte queste problematiche vengono affrontate e spiegate al lettore, intervalli che possono essere di natura sentimentale, oppure psicologica oppure drammatica. A me le storie della Marvel piacciono non per i combattimenti fini a se stessi, ma perché mi è stato spiegato il vero motivo che ha causato quei combattimenti. Solo così quei personaggi diventano tridimensionali, reali e ci si identifica molto facilmente con loro.
 
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view post Posted on 28/1/2024, 13:50

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Va beh, buona domenica a tutti

P.S.: se all'epoca vi facevano così schifo le storie in cui -invece di vedere Peter Parker che litigava con Marcy Kane- vedevate Hulk che si azzuffava con Capitan Marvel o l'Uomo Ragno che collaborava con Moon Knight, c'è da chiedersi perché non lo abbiate mai fatto sapere ai redattori della Corno ai tempi della Corno (ripeto, anche nei periodi in cui le lettere non venivano pubblicate da gran parte delle testate la comunicazione con la redazione non era affatto impossibile, e -incredibile ma vero- si teneva conto delle preferenze dei lettori). Io non ricordo di aver MAI saputo di qualcuno che all'epoca si sia lamentato per il fatto che la Cosa si azzuffava con Hulk invece di meditare sul pensiero gramsciano.

Edited by rrider - 28/1/2024, 14:25
 
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view post Posted on 28/1/2024, 14:26
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E chi ha mai detto che non ci piacevano gli scontri Hulk-Cosa, Uomo Ragno-Goblin, F.Q.-Galactus, Devil-Kingpin e mille altri. Ho detto solamente che oltre ai combattimenti ci deve essere qulcos'altro, qualcosa cge ti rende quei personaggi più accattivanti, più umani e più fragili, nononostante i loro poteri, e in cui ci si possa immedesimare. Non me ne vogliano i fans della DC, ma questo è ciò che alle storie della distinta concorrenza è mancato per un lungo periodo.

Ritornando alla domanda che ha aperto questo thread la Corno è crollata a causa di una gestione scellerata del parco testate e di un calo qualitativo (sia in termini di disegni, ma soprattutto di storie) a partire dalla fine degli anni '70. L'interesse per i supereroi non era finito (altrimenti non sarebbero nate la Star Comics, la Play Press...), ma non piacevano più quei supereroi di fine anni '70, non ci si identificava più con loro(e qui mi ricollego agli ultimi interventi), erano troppo simili a quelli del vecchio periodo della DC e guarda caso la rinascita avviene con opere come Born Again di Miller, con gli F.Q. di Byrne e gli X-Men di Claremont dove eventi drammatici quotidiani, problematiche sociali e perché no storie sentimentali fanno da collante ai combattimenti e agli scontri creando un quadro d'insieme di alta qualità.
 
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view post Posted on 28/1/2024, 14:53

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Se i teen-ager italiani all'epoca fossero stati tutti dei piccoli filosofi, forse la ragione del calo delle vendite sarebbe stata quella. Ma in realtà il motivo per cui le vendite crollarono bruscamente da un giorno all'altro (si rammentino le 5 testate chiuse contemporaneamente dalla Corno nel 1980, compresa THOR E I VENDICATORI, che all'epoca stava presentando storie di altissima qualità tratte da THE AVENGERS) non è da ricercarsi nel fatto che tutti i lettori si resero conto improvvisamente che stavano leggendo storie di bassa qualità, bensì semplicemente nel fatto che fino al giorno prima toccava aspettare 15 giorni per poter leggere la seconda parte di una storia che durava poche pagine, e per poter leggere quelle poche pagine occorreva ogni volta fare dei pellegrinaggi in edicola, e quelle storie bisognava pure pagarle (e neanche pochissimo), mentre invece d'un tratto c'era la nuova possibilità di vedere ogni giorno, GRATIS, sul televisore A COLORI di casa, innumerevoli storie di ogni tipo (si poteva già scegliere fra decine di canali diversi, e quasi tutti trasmettevano cartoni animati) non solo dei supereroi Marvel ma anche di Goldrake, Jeeg Robot d'acciaio e di un'infinità di altre serie (20 anni di produzione nipponica furono riversati sui nostri teleschermi nel giro di 4-5 anni)

Edited by rrider - 28/1/2024, 16:43
 
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view post Posted on 28/1/2024, 15:51
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CITAZIONE (rrider @ 28/1/2024, 14:53) 
Se i teen-ager italiani all'epoca fossero stati tutti dei piccoli filosofi, forse la ragione del calo delle vendite sarebbe stata quella.

Molti lettori erano già maggiorenni o quasi quando hanno abbandonato gli albi, quindi in grado di capire che lo spirito iniziale era stato snaturato, quelli con un'età minore non erano in grado di accorgesene, ma insufficienti per tenere su le vendite

CITAZIONE (rrider @ 28/1/2024, 14:53) 
ensì semplicemente nel fatto che fino al giorno prima toccava aspettare 15 giorni per poter leggere la seconda parte di una storia che durava poche pagine, e per poter leggere quelle poche decine di pagine occorreva ogni volta fare dei pellegrinaggi in edicola,

Infatti, quella che nell'intervento sopra ho chiamato gestione scellerata, mettiamoci poi anche il vertiginoso aumento dei prezzi.

Così come l'avvento delle televisioni private ha tolto spettatori ai cinema, l'enorme offerta di cartoni animati ha distolto i ragazzini dalla lettura, ma la disaffezione del pubblico più adulto (e penso che la percentuale di questi lettori a fine anni '70, inizio anni '80 fosse ancora alta) non è causata dai cartoni giapponesi.
 
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