Batman Vintage mese per mese - Elledi Collection

Grazie, continuiamo il viaggio nel tempo, allora.

APRILE 1966

I bat-fan hanno scoperto che il loro beniamino è diventato famoso, ma per ora ciò non scuote la loro tranquilla routine editoriale.
Batman appare in soli due numeri su quattro degli Albi del Falco (#521 e #522) e sui due Batman Nembo Kid del mese (#82 e #83). Abbiamo poi un'apparizione sugli Albi del Falco #523, addirittura in copertina: ma è semplicemente una ospitata in un'avventura di Jimmy Olsen. Non posso non mostrarla, ma non la considero una uscita "di" Batman nel conteggio: se mi metto a censire tutte le intrusioni in tutte le testate DC sto fresco...
Uscite originali recentissime, da Detective Comics #349 e da Batman #179, con un recupero poco anteriore da Detective Comics #293.





Ma questo mese, in edicola, ci rendiamo conto che l'articolo su "Bella" di marzo non era una meteora: ad aprile le citazioni aumentano di numero e si alzano di tono.
Bisogna trovarli, perché il nostro non appare nelle copertine, ma che ropalofilo sarei se non avessi un sonar che mi guida nell'individuazione?



Sul settimanale Gente (n. 17), se fate caso, la percezione del fenomeno cambia drasticamente: non stiamo parlando più della fortunata svolta di un singolo attore (Adam West), ma della nascita di un vero e proprio fenomeno di costume. L'autrice lo sancisce ufficialmente: "Se il 1965 è stato l'anno dell'esplosione della Beatlemania, il 1966 è l'anno di Batman". Il nome ufficiale del fenomeno è batmanite (e non bat-mania, che utilizzeremo solo a posteriori); come se si trattasse di una malattia!
Scopriamo che le espressioni utilizzate nel telefilm sono diventate dei tormentoni nel modo di parlare della gente, e parte anche lo sfruttamento multimediale a tappeto: nei locali notturni impazza addirittura una "Batman dance", anni e anni prima del nostro Ballo del qua qua (il che ridimensiona decisamente l'importanza culturale dei nostri AlBano e Romina)
Tenete d'occhio anche l'immagine sulla destra, con la parodia di Superman interpretato dal Presidente USA Lyndon Johnson: ne sentiremo parlare presto.



Il punto di non ritorno è l'interessamento al fenomeno da parte della Cultura con la C maiuscola. Sull'Europeo #16 c'è uno scritto del noto musicista e intellettuale Roberto Leydi...



...e il risultato eccolo qua!
Per introdurre Batman al grande pubblico, è un lancio pubblicitario coi fiocchi, non c'è che dire!



L'articolo ci dà ulteriori dettagli sulla "batmanite" (cit.). Batman spopola con uscite a fumetti, in musica, negli spettacoli (le immagini mostrano degli show nei locali notturni di San Francisco, perfino una spogliarellista), gadget, giochi, capi di vestiario; perfino romanzi (sta uscendo un libro di tale Winston Lyon, fatevi un altro appunto); e la cosa è oggetto di studi sociologici e psicologici. Difatti il termine "supercretino" (per esteso "supercretino spaziale") non è uno snobismo nostrano, ma la citazione dello psicologo Stanley Kaufman sul New York Times.
Bè, come si dice: parlatene bene, parlatene male, purché se ne parli... non mi risulta che un personaggio dei comic book abbia mai suscitato l'interesse che Batman sta attirando (escludiamo i Disney, che sono nati come impero mediatico a sè stante).



Già che si parlava di Wonder Woman, una chicca per Gil. Tra i figuranti in foto, oltre a Superman, Robin e altri non meglio identificati, appare - presentata col suo nome originale - Wonder Woman. Non vorrei sbagliare, ma potrebbe essere la PRIMA citazione vera e propria del personaggio in Italia, dopo il cameo anonimo del mese precedente. Da tenere in conto!

Edited by Elledi - 13/4/2024, 12:07

Bellissimo post, non c’è che dire

Grazie, ragazzi.
Avevo omesso di dire che l'articolo di R. Leydi riporta per primo il celeberrimo aneddoto della missione spaziale Gemini 8. Ossia di quando l'emittente ABC sostituì la puntata di Batman con le immagini degli astronauti USA (allora impegnati nella corsa allo spazio) e venne immediatamente subissata di proteste degli spettatori che chiedevano di rimettere in onda il loro beniamino.
Questo episodio sancì l'importanza del personaggio come pilastro dell'immaginario collettivo; ma anche gli effetti miracolosi della "propaganda" (in senso lato) sulla psiche della gente, che quando è condizionata non vuole essere distratta dal proprio mondo per essere riportata a cose più reali o importanti. Fu un utilissimo esperimento sociale, per chi sapeva cosa farsene.

Ma torniamo a noi.

MAGGIO 1966

Ormai noi Bat-fan possiamo dirlo con orgoglio: il nostro beniamino, dopo una pluridecennale gavetta, ha svoltato: è ora il NUMERO UNO dell'intrattenimento a fumetti, tiè!! Alla faccia del pupazzone azzurro che da sempre ha avuto i crediti maggiori, solo per sua primogenitura (come del resto fa Topolino con Paperino).
Vuoi vedere che è la volta che anche nell'editoria a fumetti il buon Bats avrà l'importanza che merita? Speriamo, ora o mai più.
Le uscite in edicola sono cadenzate come al solito: Albi del Falco con Batman nei numeri 525 e 527, e Batman Nembo Kid con i numeri 84 e 85. Storie originali da Detective Comics #350, World's Finest #156-157, e sul Superalbo #85 una storia di produzione italiana: Circe spietata, di Dalmasso e Cimpellin.
Ma nemmeno una copertina con Batman. Questa lungimiranza editoriale mi mette un brutto presentimento...





Aprendo gli albi, le novità in effetti arrivano: sul n. 85 del Superalbo, e sul n. 528 degli AdF (che non contiene Batman, ma ve lo mostro per l'importanza del pezzo) l'editore si rivolge al pubblico.



Ed ecco il grande avviso: il Superalbo confluisce nella nuova versione degli AdF, che aumentano le pagine e modificano la testata in Superman Nembo Kid.
Vale a dire?
Che il n. 85 è l'ultimo della serie "Batman Nembo Kid". Nel momento del suo massimo successo, il nome di Batman SPARISCE quindi dalle edicole di tutta Italia.
Il n. 528 è l'ultimo degli Albi del Falco versione classica (finisce un'epoca iniziata ben dodici anni prima e oltre 500 numeri). E CHI è l'eroe che viene infine presentato per la prima volta col suo vero nome? Superman.
Ma li mort@cci....
Grazie e complimenti alla Mondadori!





Nel frattempo la batmanite impazza, qui su Sorrisi e Canzoni TV #21. E il pubblico italiano fa conoscenza anche con la batmobile (segnatevi anche questa).



Mi spiace che l'articolo sia coperto in parte dalle figurine dei cantanti in omaggio; ma mi spiaceva toglierle, e comunque la sostanza si capisce.
NB: per la prima volta Batman e Robin sono fotografati a colori. E ora lo dice anche la TV: lo vogliamo capire che il costume di Batman è grigio????



Bene (anzi male), aspettiamo giugno e le sue sfolgoranti novità.

GIUGNO 1966

Nuova era per Batman e compagni.
Esordisce il settimanale Superman Nembo Kid, diretta prosecuzione degli Albi del Falco: infatti il primo numero della nuova veste reca il #529.
Si tratta di albi dello stesso formato precedente, ma molto più "cicciotti", avendo ben 100 pagine. Raccolgono un numero maggiore di storie, ma anche rubriche, articoli, giochi... il concept ricorda quello del Topolino settimanale, volendo. Anche la testata cambia drasticamente, come vedete.
Batman appare su tutti e quattro i numeri del mese, da 529 a 532. Una sola copertina, ma bellissima, di Gil Kane. Episodi da Detective Comics #351-352, da Batman #181, e per la prima volta da The Brave and the Bold (qui n. 64), altra testata che ospita avventure in tandem di vari supereroi, principalmente ma non solo Batman e Superman.





Per quanto riguarda le storie, due chicche: sul #532 la prima apparizione di una famosissima "cattiva fatale", Poison Ivy, tratta dal suo esordio assoluto USA (Batman #181):



La seconda chicca non riguarda Batman, ma va segnalata assolutamente.
Due storie di Superman sul #529 e sul #530, realizzate ovviamente in Italia, rivelano il tratto assolutamente inconfondibile di un grande disegnatore: Sergio Tarquinio, qui precedente ai suoi lavori per la Storia del West. Bravissimo e unico, eccolo qui:



Come riportato nelle copertine, dopo qualche anno tornano i gadget sul nostro settimanale.
Sono al via i Campionati del Mondo di calcio, e l'iniziativa prevede di regalare con il n. 529 un enorme poster, la "Superguida ai mondiali". Contiene il tabellone della gara, su cui vanno inserite le divise delle nazionali che via via passano i turni, ritagliati dalla parte inferiore del poster stesso.
Come vedete, anche piegato il poster, inserito nell'albo, ha dimensioni decisamente maggiori dell'albo stesso. Una volta aperto, non parliamone! Nella foto sotto vedete le proporzioni.



Il fatto che l'omaggio fosse un corpo estraneo all'albo, le sue dimensioni ingombranti, il fatto che dovesse essere "distrutto" per utilizzarlo come log dei mondiali spiega il fatto che non sia comune da trovare conservato, e sia alquanto quotato tra i gadget supereroistici.
Nelle parti laterali del posterone si potevano incollare le figurine dei calciatori italiani, inserite nei numeri successivi. Qui vedete quelle dei nn. 530, 531, 532, inserite tra le pagine. Nell'aletta laterale (l'ho messa solo per il n. 530) si legge l'elenco delle figurine inserite e le istruzioni per l'uso.
Con la parata di campioni che si vede nelle immagini, pronosticherei che a questi modiali faremo faville!





Passando ai redazionali, prendiamo atto che perfino la Mondadori - bontà sua - si è accorta che è scoppiata la "batmanite". Ecco quindi un articoletto di due pagine... sempre con Batman DOPO Superman (che in USA è detto più famoso di Sophia Loren)
L'articolo si conclude con "chissà se anche in Italia Batman e Superman conquisteranno anche il mondo degli adulti?". Mah... vedete anche voi che potete fare!



Batman continua la sua carrellata sulla stampa generalista e non. Qui vedete il settimanale musicale Ciao Amici #17.



L'articolo riprende l'ascesa dei supereroi nell'immaginario popolare, per la prima volta documentando la loro presenza nei fumetti e nella stampa d'oltreoceano. Scopriamo anche la nuovissima bat-pettinatura, sfoggiata dalla bellissima e compianta Vanna Brosio, personaggio televisivo che la mia generazione ricorda bene.
A parte le pubblicità tenerissime dei viaggi di 12 giorni in URSS per 95.000 £ , vediamo anche la prima apparizione multimediale di Batman in Italia: un 45 giri strumentale con i temi di Batman e Superman.



Ecco il disco. Che - nota bene - NON è la sigla celeberrima e allegramente idiota del telefilm, ma un pezzo meditativo e gradevole (su Youtube lo trovate).
Il retro della busta contiene una minisequenza con un Batman dalle orecchie insolitamente aerodinamiche (assomiglia più a Flash che a un pipistrello).



Tanta roba, ma la Bat-estate è appena iniziata...

Edited by Elledi - 13/4/2024, 19:21

Grazie a te per le tue considerazioni, molto interessanti.
In effetti (non l'avevo ancora scritto, ma mi dai l'aggancio) da noi è arrivata solo l'eco della Bat-Mania: i rotocalchi ci riportavano i semplici resoconti di una singolare mania collettiva d'oltreoceano, ma il collegamento con il personaggio nostrano era molto labile. La Mondadori continuava a vivacchiare con il suo settimanale, e l'unica vera - minimale, a questo punto - novità la vedremo solo tra qualche mese.
Se penso a quello che sforna oggi Panini a ogni filmetto estemporaneo di super-eroi che esce negli States... non c'è paragone.
Unico guadagno, dall'oggi al domani il vecchio Batman ha guadagnato lo status di "personaggio mitico" entrando nel novero dei classici del fumetto.
Sui se e sui ma, non saprei cosa dire, ma un Autore che ha dato il suo modesto contributo alla sopravvivenza del personaggio c'è stato, in quegli anni; (fine 60 inizio 70) anche senza il telefilm.
Hai già capito benissimo chi è, ma lo diciamo tra qualche post, per non fare spoiler.

A proposito di aneddoti e dei "segni dei tempi", mi hanno colpito le quarte di copertina degli albi che vi ho appena mostrato, da gennaio a giugno 1966.
Tutte come di consueto occupate da pubblicità. Nelle quali noto una certa ricorrenza... (Albi del Falco sopra, Superalbi sotto)





Armi, armi, armi. Viste tutte insieme fanno impressione.
Questi erano i prodotti più pubblicizzati (e doveri ipotizzare più acquistati) dai bambini maschi dell'epoca, il target di riferimento di queste promo.
Immagini oggi inconcepibili. Oggi, che di guerre ce ne sono molte più di allora, ma non si devono vedere.
Almeno finché non ci torneranno in salotto (e non so quanto ci manca).

Albi bellissimi, la pubblicità delle armi giocattolo era il segno dei tempi.... quando si pensava che da noi almeno la guerra potesse essere soltanto un ricordo.

Infatti, un ricordo da esorcizzare giocandoci.
Ma torniamo in quegli anni Sessanta e alla loro beata allegria, prima che alla fine del decennio la Storia ricominciasse a presentarci il conto.

LUGLIO 1966

Siamo nel pieno dell'estate e dei Mondiali di calcio.
Prosegue la nuova edizione pocket-magazine degli Albi del Falco, ora Superman Nembo Kid, con ben cinque numeri dal #533 al #537.
Storie da Detective Comics #312 e #353, Batman #180 e #181, World's Finest #158. E per la prima volta, da Justice League of America #43.
E' l'esordio della Lega in Italia (qui chiamati "Amici della Legge"), con onore della copertina; prima storia di Batman nel gruppo; prima apparizione con credenziali per Wonder Woman (qui chiamata Stella) e prima copertina italiana per lei. Gli appassionati di numeri chiave hanno appunti da prendere...





Segnalo anche la bella bat-copertina di Gil Kane sul n. 534. E l'apparizione del nome di Batman in copertina, con tanto di nuovo logo, a partire dal #535!
Le menti pensanti della Mondadori, dopo averlo cancellato dalla testata assieme al Superalbo, avranno avuto sentore che in piena batmanite forse si poteva sfruttare un po' di più il nome del personaggio? Come si dice, piuttosto che niente...
Continuano (e finiscono) le figurine da incollare sulla Superguida regalata il mese scorso, eccole:



Per la serie "Altri Tempi...", è da segnalare, all'interno del n. 535, questa svista tipografica:



Nella pagina a sinistra, per un errore nell'impianto dei colori, il costume di Superman appare giallo. La cosa rimarchevole è la risposta dell'editore: fa stampare un talloncino di scuse che inserisce nell'albo: questa è classe, oggi ne capitano di peggio ed è già dura farsi sostituire il pezzo.



Bravi, bravissimi, ma... PORCO CANE!!!
A noi Bat-fan sono dieci anni che ci propinate Batman vestito di rosso senza neanche uno sputo in faccia... e per UNA pagina sbagliata di Superman vi mettete in ginocchio sui ceci? Maledetti....

Va bene, calma e autocontrollo... Passo alla rassegna stampa nelle pagine redazionali.
E anche qui, con Batman che spopola ovunque, ecco che l'editore ci fa presente che sì, però anche Superman vuoi mettere? Ed ecco i due articoli, per par condicio:



Quello su Batman non è altro che un bignami dell'articolo uscito poco prima su TV Sorrisi e Canzoni (l'avete visto sopra). Si sono sprecati...
Unica cosa degna di nota: è qui che per la prima volta - pare - il termine bat-mania viene usato in sostituzione del preliminare "batmanite". E dato che l'etichetta viene dal Licenziatario Ufficiale, d'ora in poi Batmania sia.

Chiudo il mese con due chicche.
A luglio Batman compare anche sulla copertina di un tascabile di fantascienza edito da Ponzoni: la collana I Romanzi del Cosmo, n. 193 intitolato "Ombre nel sole", di Chad Oliver. Vi mostro solo la copertina perché all'interno non c'è NULLA, né nelle figure, né nella trama, che sia minimamente collegato a Batman. Che ovviamente non viene nominato neanche per la copertina.
Che sarà successo? Furbata dell'editore per sfruttare il successo di immagine del personaggio appena esploso agli onori della cronaca? Possibile, dato che l'edizione originale è del 1954 e su nessuna delle copertina Batman appare. Del resto la DC non è la Mondadori, se ci provavano in patria li mangiavano vivi...



La seconda chicca è la rivista Vie Nuove, sedicente "periodico di sinistra", che sul n. 30 ospita una parodia del Presidente USA Lyndon Johnson e di tutto il gotha politico: l'albo Great Society (ispirato all'originale Justice Society). La storia ha l'onore della copertina, come vedete, e l'albo è fisicamente inserito all'interno del settimanale (privo della copertina originale, però).
Batman e Robin sono qui rivisitati dai due rampolli Kennedy ancora in vita: Bobman e Teddy.
Bene, per gli amanti delle statistiche, questa è la prima vera e propria parodia del personaggio apparsa in Italia! (Il Fatman/Bomboloman apparso sugli Albi del Falco anni prima era in fondo una rivisitazione tutta interna alla DC, nel carosello di personaggi improbabili che popolavano le storie dell'epoca).
Le immagini:







Sempre da "Vie Nuove" chiudo il mese con una tragicomica nota di colore (così chiudiamo anche il discorso delle figurine): la fine ingloriosa della Nazionale italiana ai Mondiali, buttata fuori dalla Corea del Sud. Una sconfitta talmente improbabile che fece epoca, e la perifrasi "una Corea" divenne per un certo tempo (irriverente) sinonimo di "una Caporetto".
Ecco, e la Mondadori aveva speso fior di soldi per regalare posterone e figurine ai lettori... altro colpo di marketing formidabile.
Tra l'altro sospetto che il tracollo sportivo abbia contribuito a rendere ancora più rara la Superguida tra i gadget collezionistici: chissà quanti nell'impeto della sconfitta avranno stracciato o dato alle fiamme l'impietoso reperto, piuttosto che incollare l'omino della Corea anziché quello dell'Italia nel turno successivo!