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| Un collezionista in vita può donare le sue raccolte a chi vuole.
Una volta morto, anche gli eredi possono farlo, ma se decidessero invece di capitalizzare ne avrebbero tutto il diritto.
Personalmente ritengo le mie collezioni, pur nel loro ristretto ambito, degne di collocazione presso un museo o un importante archivio. Ad oggi è sostanzialmente impossibile per chiunque replicare una raccolta come la mia. Sarei felicissimo se finisse sotto la tutela di un ente culturale serio. Nonostante questo, avendo un figlio e non essendo di famiglia benestante, non intendo donare nulla e desidero che tutti i proventi di una eventuale cessione vadano a mio figlio.
Stato o istituzioni dovrebbero acquistare a prezzo di mercato certe raccolte per preservarle come beni culturali. Se tutto invece sta solo nella buona volontà dei donatori, be' che li cerchino tra chi può permettersi di donare decine di migliaia di euro di materiali senza penalizzare i propri eredi.
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