CITAZIONE (il sassaroli @ 25/7/2023, 19:57)
Ho preso il 650... Non c'è una vera storia ma una presentazione dei personaggi e di alcuni momenti topici della serie (quasi tutti dei primi 50 albi) con le vignette di Magnus ridisegnate da Perucca (...).
Questa volta non sembravano esserci molti agganci per celebrare una uscita terminante per 50, nessuna sottotrama da risolvere ... è arrivata comunque una idea per celebrare il traguardo (invidiabile) dei 650 numeri: un teatro vuoto nel quale il Numero Uno con in mano un megafono annuncia non di avere sconfitto la povertà (quella di Grunf e Bob no di sicuro
) ma che da questo momento si ripercorrerà la storia della serie.
Non tutta per la verità: l'albo è incentrato sui 75 numeri di Magnus, quelli continuamente ristampati (con relativi ricavi da royalties).
La lettura, anche se dà l'impressione di annusare una pietanza che venga portata via subito, con una infinità di situazioni di cui non si vede la prosecuzione, può comunque risultare piacevole, oltre per il ricordo delle passate letture, per la validità dei vecchi tempi che si manifesta anche quando sono ridotti in pillole
.
Solo ... ci sono due sorprendenti errori di continuità
, in una fonte ufficiale (l'albo).
Si inizia con Linda; già anni fa la si confondeva con Brenda negli angoli della posta: "Che fine ha fatto Brenda?" "Morta. Eh si!"; "Che fine ha fatto Linda?" "Morta. Eh si!".
Linda in realtà è grassa e piena di figli, e si è vista l'ultima volta in una storia di Magnus, nel secolo scorso
.
Invece stavolta a tav.24/pag.26 appare nella "Casa di Redenzione" dell'aguzzina, ma non c'è mai stata!
Si prende pure una pedata nel didietro, nelle storie di Magnus c'erano delle sequenze molto più fini, in particolare quella nella quale Brenda si allontanava progressivamente ...
Successivamente viene accennato, giustamente, alla permanenza di Linda a Toronto, ma non al suo matrimonio, e nelle grinfie dell'aguzzina appare Brenda
(destinata poi a fare una brutta fine sacrificata ad un brutto colpo di scena in un brutto momento della serie
).
L'altro errore riguarda il Cirano, che secondo il n.650 dopo il n.24 "Boyscout" , "non si mosse più dal regno di Tromb"
. Errore: il Cirano se ne andò durante la prima saga di Alan Ford, cacciato dal finto Numero Uno assieme a Grunf, Squitty, Geremia e Cariatide, per poi riapparire nel n.189 "Trombisti di tutto il mondo unitevi!" ospite di Tromb, e rifiutando anche successivamente di tornare nel T.N.T.
.
E difatti viene citata l'apparizione del Cirano in "Bluefarm" (n.34), quindi il n.650 si contraddice al suo interno
.
Dopo aver fatto vedere Alan bidonato da Brenda si salta di colpo al matrimonio Alan-Minuette-Domitilla (solo i primi due veramente, la terza si prende solo la sua parte di matrimonio di tanto in tanto
), saltando il periodo-Piffarerio ed i successivi
, poi si passa alla presentazione di nemici, amici e protagonisti, poi l'albo cede all'improvviso, con l'irruzione di Nala Drof e Bonnie: di colpo diventa tutto sconclusionato come nelle storie recenti, c'è pure un'altra pedata, il Generale War contro Bert, quanto erano più fini le vecchie storie, "Che c'è Bert, le è morto il tabaccaio?", sembra che non li sappiano più scrivere i personaggi
. Per fortuna siamo quasi alla fine: quadro unico finale con dei festeggiamenti un pò malinconici, una specie di foto di gruppo di anziani reduci di tempi immemorabili che si mettono in posa
, e poi fine
.
Si prosegue la tradizione del n.382 "TNT la nascita", dove si riscriveva la storia del gruppo sminuendo varia gente e dando per morta gente che invece appariva anche in storie successive.
Avevo già in passato espresso i miei personali dubbi sulla storia della testata, sospettando più apporti ai testi, e questa storia mi conferma nelle mie ricostruzioni
.
La prossima volta però chiamiamo Kurt Busiek ed Alex Ross
.