Oltretomba n.1 i morti viventi.

A questo punto già a vederne due piu corti è plausibile che, accanto a copie di numero 1 tagliate "normalmente" si siano affiancate copie tagliate proprio dall'origine un pochino piu corte. Infatti vista assenza di anilina già era/sarebbe strana una sua rifilatura artigianale, ma una ci sta, mentre due inizia ad essere improbabile.
Io ne ho tre al momento e sono tutti tagliati diciamo "regolari", e due che ho venduto da non moltissimo tempo erano anch'essi "regolari", quello di Giulio è "regolare" quindi presumo che quella sia la misura della maggior parte di numeri 1 usciti all'epoca, affiancati da una parte di tiratura tagliata più alla "ndò cojo cojo", ma dalla tipografia di origine Comunque roba di un paio di millimetri.
Resta fermo e assodato che altri numeri, specialmente tra i primi, sono nati con misure "regolari" più alte.

Scusate, non so se avete già parlato di questo gadget... è una locandina del n. 1 di oltretomba, formato piccolo, trovata su messalina n. 115. Si presenta come da scansione. Non è spessa come la copertina di messalina, ma neanche fine, colori brillanti.

Attached Image: retro

fronte

si nota il basamento della croce in tutto il suo splendore

Attached Image: fronte

Io volevo solo postare la foto della mini locandina del n. 1 di Oltretomba allegata nel 113 di Messalina, ma ciò non dovrebbe essere preso a base di confronti delle copertine dei vari fumetti di Oltretomba n. 1 che possedete, in quanto si tratta di un'altro pezzo, che include sicuramente una prospettiva più ampia del disegno, rispetto al n. 1. In base alla mia esperienza, le rifilature si vedono lontano un kilometro. Io me ne accorcgo semplicemente accostando il fumetto sospetto agli altri. Non si tratta di 1 o due millimetri, in quanto la rifilatura comporta un accorciamento, come minimo, di almeno 0,5 Cm, rispetto al fumetto originale. Ricordo circa venti anni fa un laboratorio a Genova, in via Sampierdarena, dove dei ragazzi ancora più giovani di me erano intenti a tagliare i fumetti, dopo di chè li passavano alla levigatrice, per togliere il colore rosso o blu della resa. I locali al piano terra, a Genova, sono sprovvisti di finestre, cosìcchè, soprattutto nella stagione estiva e per il gran caldo, lasciavano aperta la porta... per trent'anni ho lavorato li vicino, tornavo a casa a piedi ed arrivato in qual punto, sentendo la fresatrice all'opera, mi piazzavo davanti alla porta modello serial killer... che sacrilegio... dopodichè lavorarono a porte chiuse.

Esatto. La copertina dell’albo è più piccola dell’immagine sul volantino tutto qua. Il volantino riporta una immagine estesa che nell’albo non venne riproposta per intero e quindi sopra e sotto si vede meno immagine. Quindi anche la base della croce nell’albo non c’è o quasi. Nessuna rifilatura. Quindi più o meno il numero 1 di Emanuele che è l’ultimo postato è l’esempio di un albo 1 integro👍

ha spiegato benissimo frugoli... ovvio che la resa con questi albi si faceva col taglio all'angolo, io riferivo sulla resa in genere (colorazione) e su quanto abbiano dato fastidio i metodi utilizzati nel corso del tempo per porvi rimedio. concordo inoltre che secondo me sono tutti originali.