Di singoli pezzi costosi ne ho pochi, perché oltre una certa cifra, a prescindere da quanto potessi tenere all’albo (o al libro, nel caso) non me la sono mai sentita di andare. Per un motivo anche pratico: nel caso per qualche ragione dovessi cederlo, e magari in tempi non lunghi, un pezzo molto costoso è più difficile da vendere, procurando anche che trovi la migliore destinazione (a me sta sempre a cuore la conservazione del materiale storico, indipendentemente da chi lo conserva, e quindi poi l’amore per la cosa in sé e per quanto rappresenta e ha rappresentato).
Se devo dire quelli per cui ho speso di più non sono molti: direi che si riassumono nel n.2 dei Classici, acquistato da un amico commerciante tramite cambio merce, e alcuni comic books. Quello per cui ho speso di più è probabilmente Marvel Mystery Comics #16 (unico numero che ho della serie per la sua importanza storica, volevo averne almeno uno e questo è risultato perfetto perché contiene anche una bellissima storia di Sub-Mariner di Bill Everett, dove Subby viene in Europa e si infiltra in una operazione di guerra nazista). Questo risponde anche in parte ai "perché" sollevati, dato che è materiale in buona parte inedito (o se pubblicato, pubblicato di recente e bisogna vedere in che modo). Il che è anche un po' paradossale, considerato che alcuni numeri dei Fantastici Quattro della Silver Age (e altri, come Avengers #4) ora valgono di più di albi più rari della Golden Age. Riguardo all’anteguerra: probabilmente singoli numeri, come il n.25 de Il Vittorioso del 1943, e l’annata 1944 (di cui però mi manca il n.4, se qualche anima pia l’avesse). Ah, e per fare un "tris", aggiungo anche l’albo francese "Vica defie l'Oncle Sam", non super-raro, ma molto cercato, dei tre album di propaganda filo-tedesca realizzati dall’autore di origine russa Vica durante l’occupazione della Francia.
Le due immagini sono solo per mostrarvi le copertine, non si tratta delle mie copie, che non ho a portata di mano scansionate.
Edited by piccic - 27/11/2021, 22:54