Uhm... dire che in questa discussione non ci si capisce niente è un eufemismo.
Cancellare le stelle con l'ipoclorito di sodio è impossibile, con una gomma da matita sì, come ci erudisce l'enciclopedico Francesco Bosco, tuttavia, con una buona lente qualche traccia del misfatto resta per forza visibile.
Ora non ci interessa disquisire di falsi, bensì di capire quali numeri di tre stelle senza stelle da 200 lire siano stati effettivamente stampati con l'edicola nella lente.
Riassumiamo gli elementi comuni fin qui raccolti:
C'è una corrente che asserisce che sono stati stampati fino al n.42 (io stesso mi sono accodato, in quanto il 42 è oggettivamente l'ultimo che ho).
C'è una corrente che asserisce che nella sequenza non sono mai stati stampati il 34,36 e 38 (adducendo motivazioni poco sostenibili)
C'è una corrente che asserisce che nella sequenza non sono mai stati stampati il 34,36 e 37 (sempre adducendo motivazioni poco sostenibili)
C'è una corrente che asserisce che sono stati stampati tutti fino al n.50 (attendiamo prove per chiudere in un sol colpo tutta la discussione)
C'è infine Mort Cinder, presente in tipografia durante tutte le ristampe che conosce anche le tirature di ciascun numero.
A questo punto mi metto silenziosamente in disparte e attendo ulteriori evoluzioni dell'ennesimo piacevole mistero bonelliano.
Mi limito solo a evidenziare che se si guarda nella seconda pagina dello splash dei numeri intorno al n.50, l'elenco degli arretrati parte in alcuni casi dal n.30 e in altri dal n.15, quando dei tre stelle ne erano usciti circa una decina, segno che si era in piena zona esauriti affamati di ristampe.