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| Grazie Fra' ...troppo buono e poi non sono esperto di nulla. Appassionato e collezionista si, ma niente di più. Innanzitutto partiamo dall'origine: i primi Tex e fino indicativamente al n 27/28 venivano tagliati a mano. Questo ha generato diverse misure tra un albo e l'altro. Con ciò non vuol dire che se un albo misura 20.8 debba essere necessariamente rifilato, anzi tutt'altro. Però , mentre un albo alto 22 cm è praticamente impossibile che possa esserlo, un albo basso potrebbe essere stato toccato dalla taglierina. Come fare a riconoscere la rifilatura ? Semplice, basta osservare il taglio pagina in alto, in basso ed in lunghezza. Tutti gli spillati debbono avere le onduline sul taglio pagina ( 5 onduline fino al n 26 e poi 4 fino al 43 / 44/45/46, questi ultimi tre numeri sono eccezioni e molto rari) . Se non ci fossero e somigliassero ai brossurati avresti davanti un albo rifilato. Ovviamente un albo rifilato perde tanto valore, proprio perché manipolato. Anche qui si può sconfinare nel personale. Se un collezionista è contento o meglio, s'accontenta d'avere un rifilato ben venga, l'importante è essere consapevole di cosa si ha per le mani. Ne ho avuto più d'uno in passato di albi rifilati ma appena ho potuto li ho cambiati proprio perché ritengo la rifilatura una trasformazione dell'albo , una manipolazione che ne cambia completamente i connotati originari.
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