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Il fumetto italiano più raro di sempre!

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carpi87
view post Posted on 6/2/2019, 16:16 by: carpi87
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IL PRIMO TOPOLINO IN ITALIA

Questa è la storia di un libro che non dovrebbe esistere.
Che ha lasciato poche tracce, è stato datato in modo errato nei pochi documenti che ne parlano, e che è quindi scomparso quasi del tutto. Se ne conoscono due sole copie, una alla biblioteca del Museo del Cinema di Torino e una al centro Apice di Milano.
Noi oggi ne esaminiamo una terza, in possesso di un collezionista torinese che l'ha confrontata con quella presso la Mediateca del Museo, e l'ha messa a nostra disposizione.

La storia inizia a Napoli nel 1929.
La Libreria del '900 è stata una piccola casa editrice fondata nel '27 da Ugo Arcuno, giornalista di lunga militanza comunista e collaboratore di "Ordine Nuovo" di Antonio Gramsci. La casa vide la nascita dell'UDA, Unione Distruttivisti Attivisti, lega tra intellettuali nemici del recente regime fascista. Più volte soggetta a ispezioni e chiusure, editò solo 10 libri prima della soppressione definitiva nel 1933.
Costantino Capasso era un illustratore di satira e testi per l'infanzia, collaboratore del grande maestro del fumetto liberty Antonio Rubino, tra i padri storici del Corriere dei Piccoli e all'epoca della Gazzetta del Popolo di Torino.
Nel '29, il nome di Walt Disney era ignoto in Italia e Mickey Mouse, il successo dell'anno nelle sale cinematografiche in America coi suoi brevi cartoon proiettati prima dei film, era pressochè sconosciuto, e le poche copie distribuite nel Paese dei primi, storici cartoon prodotti da fine '28 in California dovevano transitare per la Dogana di Napoli.
Non esisteva nessun'altra fonte grafica per la falsa fiaba che Capasso e Roberto Minervini, autore dei testi, chiamarono TOPOLONE, e la cui acre metafora - sicuramente politica -descrive un topino che diventa il più grosso topo del mondo, si vendica di un gatto del tutto simile al già popolare Felix uccidendolo e e se lo mangia tranquillamente. Fine della storia.
O meglio, inizio della storia, perchè le immagini chiariscono in modo inequivocabile come l'autore avesse avuto accesso ad almeno uno dei circa dieci cortometraggi di Topolino sin lì prodotti. E la dedica che leggiamo sul frontespizio - della quale in seguito posterò un'immagine migliore (questa è dovuta a un problema di formati che mi ha costretto a una foto dal monitor del PC)- ma comunque ben leggibile, attesta che il libro era già stato edito nel Dicembre del 1929.
Non solo, ma la dedica ad "ANTONIO R." è sicuramente da attribuire a Rubino, con cui Capasso lavorava e da cui aveva commissioni artistiche. E Rubino era in quel preciso periodo l'artefice quasi unico della parte grafica delle pagine del supplemento domenicale della Gazzetta del Popolo di Torino, cioè l'ILLUSTRAZIONE DEL POPOLO.
La quale Illustrazione, a partire dal numero 13 del 30 Marzo 1930, avrebbe pubblicato in prima assoluta europea la prima strip su carta (datata in America 13 Gennaio 1930, uno stacco minimo completamente anomalo per lo stato delle comunicazioni di quei tempi) di quello che qualcuno - sino a oggi ignoto - alla redazione decise di battezzare "Topolino".
Supporre che uno dei padri del Fumetto italiano avesse intuito le potenzialità del nuovo personaggio e lo avesse proposto con tanto di nome alla direzione di un quotidiano di spicco, è tutto meno che improbabile.
E questo chiuderebbe il cerchio di una storia sino a oggi mai completa, rendendo giustizia a un piccolo testo seminale che qualche critico dilettante aveva datato agli anni '50 come un apocrifo illegale Disney: mentre siamo in possesso di un resoconto di polizia del Settembre 1931 che documenta, nel corso di un'ispezione all'apertura della Fiera del Libro di Napoli, l'omaggio di una copia di TOPOLONE all'Alto Commissario da parte del comproprietario della Libreria del '900, Salvatore Mastellone.
E questa, che avete letto oggi, è la storia della prima vera comparsa di Topolino in Italia, e di come con ogni probabilità è arrivato al suo nome e alla notorietà successiva.
Un ultimo dato. Il primo libro italiano di Topolino - in cui il nome riferito è correttamente "Micchi Topolino", tradotto da Cesare Pavese - fu poi edito sempre a Torino nel 1933 dalla giovane Frassinelli , che spezzò in due tomi il volume americano THE MICKEY MOUSE MOVIE STORIES del '31 che ne raccoglieva i cartoon accompagnati da testi in rima. Il formato e il colore del libretto sono identici al Topolone della intanto soppressa Libreria del '900.












credits: Dario Janese by Comicart
 
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