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Fantastici Quattro: i FQ di Englehart, il peggior ciclo del quartetto di tutti i tempi

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view post Posted on 2/12/2017, 18:22
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ff304

Edited by il sassaroli - 11/10/2022, 18:28

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view post Posted on 2/12/2017, 18:52
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I Richards non rinunciano alla divisa anche fuori dal gruppo...

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view post Posted on 2/12/2017, 18:53
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Botte da orbi al femminile!

P.S.
La verdolina è sempre stata la mia preferita.

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view post Posted on 2/12/2017, 18:54
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Re del Delitto

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Ma questi chi quackio sono?

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view post Posted on 2/12/2017, 18:59
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Confesso che le prime storie non mi dispiacevano, graziate anche da ottimi disegni molto classici (il merito va soprattutto alle chine di Joe Sinnott). Poi un rapido declino, anche graficamente i disegni peggiorano (Sinnott viene sostituito da Tanghal se non ricordo male...)... e le ultime storie molto confusionarie scritte sotto lo pseudonimo di John Harkness per via di dissidi con la Marvel... però fino al 319 circa non mi dispiacevano... una versione un pò "alternativa" degli FQ con disegni molto Marvel Style. Un pò retrò ma belli.
 
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view post Posted on 2/12/2017, 19:05
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Ma si, inizialmente non erano malaccio. Colpi di scena ad ogni numero, formazione insolita, personaggi potenzialmente interessanti...
Poi tutto è andato a donnacce. :sick:
 
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view post Posted on 2/12/2017, 20:04
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Uomo Senza Paura

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Beh, che dire? L'hai già detto bene tu nel sottotitolo del tuo topic: "il peggior ciclo del quartetto di tutti i tempi" ed io, che questo ciclo pubblicato sui Fantastici Quattro Star Comic nei primi anni '90 lo compravo e lo leggevo, non posso che confermartelo :sisi: : erano fumetti davvero di bassa lega :sick:
E te lo dice uno che è da sempre stato ed è tuttora un appassionato Marvel :cool:
Meglio quindi non parlarne più e stendere il classico velo pietoso ;)
 
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view post Posted on 4/12/2017, 13:54
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Re del Delitto

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Prima del velo pietoso, però le copertine:

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view post Posted on 4/12/2017, 13:56
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Che strano, la Star Comics non perdeva occasione per mettere la cover di Daredevil, anziché quella di Fantastic Four. Chissà come mai :P

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view post Posted on 4/12/2017, 13:57
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Re del Delitto

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E con questa ho finito ;)

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view post Posted on 4/12/2017, 16:08
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CITAZIONE (helligen @ 2/12/2017, 18:59) 
Confesso che le prime storie non mi dispiacevano, graziate anche da ottimi disegni molto classici (il merito va soprattutto alle chine di Joe Sinnott). Poi un rapido declino, anche graficamente i disegni peggiorano (Sinnott viene sostituito da Tanghal se non ricordo male...)... e le ultime storie molto confusionarie scritte sotto lo pseudonimo di John Harkness per via di dissidi con la Marvel... però fino al 319 circa non mi dispiacevano... una versione un pò "alternativa" degli FQ con disegni molto Marvel Style. Un pò retrò ma belli.

Concordo: la serie non parte poi male, ed anche i disegni, di John Buscema prima e di Keith Pollard poi, sono assolutamente buoni, e non brutti quelli di Buckler; ho apprezzato in particolare il tratto molto espressivo di Pollard :) , non inferiore ma anzi superiore a quello di Jeff Purves, disegnatore non scadente (specie se passato bene a china) ma che lasciava leggermente sconcertati :huh: . E le ottime chine di Sinnot erano superiori a quelle successive di Tanghal.
Il ciclo di Englehart è una specie di gestione anni 70 che si permette un pò di più. In quel momento, dopo la gestione di Byrne (in calo nell'ultimo periodo, per la verità), ed un breve intermezzo di Roger Stern, la serie è un pò in stallo, e con l'albo americano n.296 (FQ Star 96), contenente una bella storia celebrativa a più mani sul luogo della prima avventura, il regno dell'Uomo Talpa, le vicende dei FQ avrebbero potuto concludersi.
Englehart inizialmente non si distacca troppo dalle storie di Stern, ma poi rimescola le carte un pò a sorpresa modificando la composizione del quartetto e portando una nuova socia dal mondo dei Vendicatori, quella Miss Marvel che saprà gestire meglio degli scrittori successivi. E dopo l'interessante innovazione delle due Cose di cui una puntuta, avrà anche la buona idea di normalizzare subito la povera Sharon, sottraendola ad un ruolo di disadattata e consegnandogliene uno di titolare a pieno titolo (lo dice il ragionamento stesso ;) ).
Il problema è che una volta creata la macchina lo scrittore non sembra sapere dove guidarla, ed abbandona presto quell'inizio promettente con FF313/FQ80, nel quale il 313 diventa l'auto di Paperino che sbanda qui e là. In possesso di tutti gli espedienti per trasferirsi in un lampo da un capo all'altro dell'Universo, il Quartetto incontra di tutto. La serie diventa quasi una succursale dei Vendicatori, atta a ricucire la continuità di quel settore, stabilendo, per esempio, che gli Uomini Gatto sono in realtà dei demoni cattivi ... cattiva idea poi la sorte riservata a Molecola ... sembra quasi che Englehart voglia scrivere da solo degli incroci narrativi tra più testate, di certo va ad influenzare la continuità in parecchi punti, creando forse qualche contraddizione con i progetti di altri scrittori ... con un poco più di pazienza, con gli stessi spunti si sarebbero potute costruire molte più storie, e più dilazionate nel tempo.
Finita la Traversata si ritorna alla gestione precedente, ma la dirigenza Marvel, anzichè intervenire sulle vicende arcane ha preferito conservare lo status quo dei personaggi, per poter continuare a riproporre la stessa salsa per decenni, perciò, via Cristal da Johhny, via Mantis da Silver Surfer, via la Cosa piramidale, e lo scrittore, in procinto di abbandonare la barca, si firma sotto pseudonimo, e la serie finisce con l'essere un pò "tirata via", specie all'ultimo, ma tutto sommato l'idea cloni malvagi/sogni per far vedere come sarebbe evoluta la serie non è malaccio. Finisce Englehart ed arriva la purtroppo non lunga gestione di Walt Simonson :clap: , poi tocca a Tom Defalco, che, con una gestione interminabile e scadentuccia :sick: (dove tanto per gradire viene demolita Sharon Ventura/Miss Marvel :angry: ), finisce con il fare rimpiangere Englehart, che con meno interferenze nel suo lavoro (o quantomeno una maggior guida nel filone spaziale/infernale e minore sui personaggi della serie) penso avrebbe fatto qualcosa di meglio :?: .
Non su "Big Town", storia indigeribile e bruttamente disegnata <_< .
Interessante disamina comunque :) .
 
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view post Posted on 4/12/2017, 16:22
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Spirito con la Scure

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Peccato che oggi non ho voglia di leggere perché mi sembra molto interessante l'articolo! :cool: :cool: :cool:
 
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view post Posted on 4/12/2017, 18:24
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CITAZIONE (G.Moeri @ 4/12/2017, 16:08) 
CITAZIONE (helligen @ 2/12/2017, 18:59) 
Confesso che le prime storie non mi dispiacevano, graziate anche da ottimi disegni molto classici (il merito va soprattutto alle chine di Joe Sinnott). Poi un rapido declino, anche graficamente i disegni peggiorano (Sinnott viene sostituito da Tanghal se non ricordo male...)... e le ultime storie molto confusionarie scritte sotto lo pseudonimo di John Harkness per via di dissidi con la Marvel... però fino al 319 circa non mi dispiacevano... una versione un pò "alternativa" degli FQ con disegni molto Marvel Style. Un pò retrò ma belli.

Concordo: la serie non parte poi male, ed anche i disegni, di John Buscema prima e di Keith Pollard poi, sono assolutamente buoni, e non brutti quelli di Buckler; ho apprezzato in particolare il tratto molto espressivo di Pollard :) , non inferiore ma anzi superiore a quello di Jeff Purves, disegnatore non scadente (specie se passato bene a china) ma che lasciava leggermente sconcertati :huh: . E le ottime chine di Sinnot erano superiori a quelle successive di Tanghal.
Il ciclo di Englehart è una specie di gestione anni 70 che si permette un pò di più. In quel momento, dopo la gestione di Byrne (in calo nell'ultimo periodo, per la verità), ed un breve intermezzo di Roger Stern, la serie è un pò in stallo, e con l'albo americano n.296 (FQ Star 96), contenente una bella storia celebrativa a più mani sul luogo della prima avventura, il regno dell'Uomo Talpa, le vicende dei FQ avrebbero potuto concludersi.
Englehart inizialmente non si distacca troppo dalle storie di Stern, ma poi rimescola le carte un pò a sorpresa modificando la composizione del quartetto e portando una nuova socia dal mondo dei Vendicatori, quella Miss Marvel che saprà gestire meglio degli scrittori successivi. E dopo l'interessante innovazione delle due Cose di cui una puntuta, avrà anche la buona idea di normalizzare subito la povera Sharon, sottraendola ad un ruolo di disadattata e consegnandogliene uno di titolare a pieno titolo (lo dice il ragionamento stesso ;) ).
Il problema è che una volta creata la macchina lo scrittore non sembra sapere dove guidarla, ed abbandona presto quell'inizio promettente con FF313/FQ80, nel quale il 313 diventa l'auto di Paperino che sbanda qui e là. In possesso di tutti gli espedienti per trasferirsi in un lampo da un capo all'altro dell'Universo, il Quartetto incontra di tutto. La serie diventa quasi una succursale dei Vendicatori, atta a ricucire la continuità di quel settore, stabilendo, per esempio, che gli Uomini Gatto sono in realtà dei demoni cattivi ... cattiva idea poi la sorte riservata a Molecola ... sembra quasi che Englehart voglia scrivere da solo degli incroci narrativi tra più testate, di certo va ad influenzare la continuità in parecchi punti, creando forse qualche contraddizione con i progetti di altri scrittori ... con un poco più di pazienza, con gli stessi spunti si sarebbero potute costruire molte più storie, e più dilazionate nel tempo.
Finita la Traversata si ritorna alla gestione precedente, ma la dirigenza Marvel, anzichè intervenire sulle vicende arcane ha preferito conservare lo status quo dei personaggi, per poter continuare a riproporre la stessa salsa per decenni, perciò, via Cristal da Johhny, via Mantis da Silver Surfer, via la Cosa piramidale, e lo scrittore, in procinto di abbandonare la barca, si firma sotto pseudonimo, e la serie finisce con l'essere un pò "tirata via", specie all'ultimo, ma tutto sommato l'idea cloni malvagi/sogni per far vedere come sarebbe evoluta la serie non è malaccio. Finisce Englehart ed arriva la purtroppo non lunga gestione di Walt Simonson :clap: , poi tocca a Tom Defalco, che, con una gestione interminabile e scadentuccia :sick: (dove tanto per gradire viene demolita Sharon Ventura/Miss Marvel :angry: ), finisce con il fare rimpiangere Englehart, che con meno interferenze nel suo lavoro (o quantomeno una maggior guida nel filone spaziale/infernale e minore sui personaggi della serie) penso avrebbe fatto qualcosa di meglio :?: .
Non su "Big Town", storia indigeribile e bruttamente disegnata <_< .
Interessante disamina comunque :) .

Ti dirò... la gestione De Falco / Ryan non mi è dispiaciuta... certo aveva parecchi difetti : De Falco cercava colpi a sorpresa a ripetizione o quasi, la caratterizzazione dei protagonisti ne risultava stravolta... ancora ricordo con orrore la Donna invisibile versione Image con costumino attillato... però aveva anche buone idee seppur non sempre sviluppate al meglio. I disegni di Ryan/Bulanadi mi piacevano anche se li ho sempre trovati poco adatti ad una serie come Fantastici Quattro in quanto poco spettacolari... però erano molto curati e classici... cosa che all'epoca in cui imperversano cloni di Liefeld e soci, era quasi una boccata di ossigeno... ogni tanto mi viene la curiosità di rileggerla :P
 
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view post Posted on 4/12/2017, 18:31
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Re del Delitto

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G.Moeri, io non sono così critico sulla gestione De Falco - Ryan: ci sono cose molto ben congeniate e altre che lo sono decisamente meno. A volte si ha l'impressione che il progetto iniziale sia stato modificato in corso d'opera, ma nel complesso io quel ciclo non solo lo salvo, ma addirittura lo considero molto interessante!
 
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view post Posted on 4/12/2017, 20:28
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Aquila della Notte

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Bel topic veramente, complimenti. :clap: :clap:
Non sapevo di tutte queste vicissitudini del gruppo, di tutti questi cambiamenti nella formazione del quartetto. Io sono un nostalgico, sono rimasto legato ai F.4. della prima serie Corno, quelli che leggevo da bambino ( il primo numero che comprai fu il n.65, "Annientare i Fantastici Quattro". ;) )
 
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