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Uomo Ragno Corno Il Settimanale, il "libretto" dell'Editoriale Corno

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view post Posted on 17/11/2017, 23:25
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Re del Delitto

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Sul finire degli anni 70 inizia a declinare il successo dei supereroi Marvel in Italia. Nuovi intrattenimenti, TV in primis, distolgono il pubblico dai comics in quadricromia e l’Editoriale Corno, che già aveva chiuso storiche serie non supereroistiche come Kriminal e Satanik, vede contrarre pericolosamente le vendite delle collane americane. Questa situazione costringe il Direttore Responsabile, Luciano Secchi, a mettere in atto una serie di strategie volte a invertire il declino. La più clamorosa tra queste scelte editoriali è la chiusura dei tre longevi quattordicinali L’Uomo Ragno, i Fantastici Quattro, Thor e i Vendicatori, facendone confluire i personaggi in una nuova rivista settimanale, il settimanale de l’Uomo Ragno e dei super-eroi Marvel.
Di fatto si tratta del proseguimento della prima collana dell’Uomo Ragno (viene mantenuta anche l’autorizzazione del Tribunale di Milano n. 124 del 21 marzo 1970), ma con un formato decisamente insolito: 22 X 13,5 cm. A posteriori è possibile dire che la riduzione delle dimensioni fu una scelta non utile ad arrestare l’emorragia di lettori (dopo 43 numeri Secchi deciderà di tornare ai canonici 26 X 17 cm con la seconda serie de L’Uomo Ragno), eppure il formato libretto in quegli anni sembrava una soluzione accettabile per contenere i costi delle materie prime (era stato adottato anche dalla rivista Linus) e in tempo di “inflazione galoppante” il settimanale veniva venduto a 500 lire, come gli ultimi numeri degli albi regolari che lo avevano preceduto.

La foliazione rimane quella tradizionale per gli albi inediti; in 48 pagine vengono proposte due albi americani completi (in questo periodo le storie sono concentrate in solo 17 tavole) e la metà di un terzo albo. Anche la carta della copertina e quella delle pagine interne rimangono le medesime dei quattordicinali, mentre va rimarcato che alcuni numeri del settimanale saranno rilegati con una sola graffetta centrale (particolarità che -stante le dimensioni ridotte- conferisce comunque una discreta stabilità all’albo).

Così, datato 17 Marzo 1981, esce il primo numero del nuovo corso. La grafica della nuova rivista impiega una variante del logo “L’UOMO RAGNO” creato da Luigi Corteggi più di un decennio prima, mentre l’angoliera ripropone la testa di Spider-Man utilizzata dal numero 18 al 127 della prima serie. Purtroppo la mancanza del genio grafico di Corteggi (passato nel 1975 in casa Bonelli) si nota nell’assemblaggio piuttosto confusionario degli elementi. La copertina è sostanzialmente tripartita: in alto l’angoliera e il nome della collana che campeggia su un fondo monocolore nettamente separato dal disegno. A destra, al di sotto dell’angoliera e per tutta l’altezza dell’albo una banda viene impiegata a scopi pubblicitari dal primo al tredicesimo numero e in seguito riporterà un semplice elenco di supereroi, sempre su fondo monocromatico. Inoltre sopra il logo L’UOMO RAGNO è comparsa la scritta “il settimanale de” in corsivo, mentre al di sotto si legge “E DEI SUPER-EROI MARVEL” in un orribile font maiuscolo italic sans-serif. Un quarto font (che ricorda volutamente le insegne al neon) occupa la banda verticale dei primi 13 numeri con la scritta “GRANDE CONCORSO”. Da segnalare un’ulteriore partitura presente dal numero 1 al 33: un “bollone” con la scritta “I SUPER EROI DELLA TV” (in cui la T è sovrapposta alla V come nella sigla che apriva i programmi RAI di quegli anni) occupa parte dello spazio dedicato al disegno e funge da richiamo per il pubblico distratto da quella forma di intrattenimento. In alcuni numeri, infine, sarà presente una sottile banda orizzontale bianca sul lato inferiore della copertina.
Questo proliferare di font e di gabbie rende le copertine del SUR piuttosto confusionarie e impone una riduzione del disegno ancor più spinta di quanto imposto dalle già piccole dimensioni dell’albo.
A peggiorare la presentazione in edicola un’inspiegabile caduta nell’efficacia dei disegni di copertina, la cui colpa non si può certo far ricadere sul licenziatario italiano: su questo SUR troverà spazio una nutrita rappresentazione delle peggiori copertine dei primi 4 decenni di vita di Spider-Man. Fortunatamente esistono alcune eccellenti eccezioni a questa regola.

All’interno la grafica non si discosta da quella degli albi che hanno preceduto il SUR: la prima pagina presenta la tavola di apertura dell’albo americano, alla quale sono aggiunti, in alto, il sommario dell’albo italiano e, in basso, i riferimenti editoriali con l’indicazione degli originali statunitensi (talvolta sbagliati). Mancheranno sempre nel SUR le pagine dedicate alle missive dei lettori, mentre nel primo numero è presente un “Messaggio alla Nazione” in cui Luciano Secchi presenta la nuova collana e un nuovo concorso a premi. In seconda, terza, quarta di copertina e all’interno, tra un fumetto e l’altro, sono inserite pagine pubblicitarie delle altre pubblicazioni Corno superstiti (L’Uomo Ragno Gigante, i Fantastici Quattro Gigante, L’Incredibile Hulk, il Giornalino de L’Uomo Ragno e vari volumi) o pubblicità esterne di merendine, gelati o prodotti di cancelleria. I redazionali sono limitati alla presentazione del nuovo “Grande Concorso”, al resoconto dei premiati del precedente “Concorso Super-Eroi-Alan Ford” (lo strillo aveva invaso la copertina dei quattordicinali pubblicati tra il novembre 1980 e il gennaio 1981) e alla campagna abbonamenti per il Club dei Super Eroi.

Le copertine dei comprimari, come in precedenza, sono generalmente inserite all’interno, ma talvolta costituiscono l’immagine di copertina del SUR. Per le storie pubblicate su due numeri, solitamente, le cover americane vengono utilizzate come splash page nella seconda parte.

Invariata rispetto ai precedenti prodotti la colorazione “made in Corno” che, pur basata su quella originale, presenta un retino più fitto e quelle particolarità cromatiche che hanno contraddistinto l’era Marvel-Corno: gli occhi gialli nelle maschere di Spider-Man e di Daredevil (rispettivamente bianchi e rossi nelle edizioni americane) e la doppia D gialla sul petto del diavolo rosso. Pur presentando, come in passato, occasionali errori di stampa (fuoriregistro, tonalità ipo o ipersature), i colori del SUR non mostrano quella caduta di cura editoriale che caratterizzerà la seconda serie de L’Uomo Ragno, nella quale, in alcuni numeri Wolverine verrà confuso con la Bestia e colorato di blù!

L'aspetto generale del SUR, dunque, non si discosta di molto da quello degli albi precedenti (con l’eccezione della grafica di copertina, come abbiamo detto), ma possiamo trovare i segni di una minor cura editoriale nelle didascalie coi riferimenti di continuty: anziché sostituire il riferimento americano con quello italico, il curatore inserisce generici “un po’ di tempo fa” o “ve lo ricordate?”, senza prendersi la briga di verificare.

Per quanto riguarda la qualità delle storie presentate bisogna considerare che in passato il giudizio sui comics di fine anni 70 è stato viziato dall’ammirazione con cui si guardavano sia gli innovativi fumetti degli anni 60, sia quelli rivoluzionari degli anni 80. In realtà nel SUR si trovano prodotti intriganti e ben realizzati, anche se nessun ciclo è rimasto impresso indelebilmente nella mente dei lettori dell’epoca.

Le collane americane (tutte del '78-'79) serializzate nel SUR sono state:
- Marvel Team-Up Annual 2 in SUR 1 (l'appassionato bacio tra Peter e una ancora ignota ragazza vorrebbe essere di buon auspicio per il settimanale)
- Peter Parker The Spectacular Spider-Man 25-31 in SUR 2-8 (la saga di Carrion scritta da un Bill Mantlo in gran forma, disegnata da Jim Mooney e da un Frank Miller agli esordi)
- The Incredible Hulk 233-244 in SUR 2-13 (lo smeraldino in giro per l'America con gli ultimi figli dei fiori ad opera di Roger Stern e Sal Buscema)
- Spider-Woman 13-16 in SUR 2-9 (pregevole serial di Mark Gruenwald e Carmine Infantino, passato alla Marvel dopo decenni in D.C. Comics)
- The Amazing Spider-Man 189-190 in SUR 9-10 (Marv Wolfman e John Byrne puntano i riflettori su J.J.J. e suo figlio, l'Uomo Lupo)
- Marvel Two-In-One 53-58 in SUR 10-22 (la Cosa e il Progetto P.E.G.A.S.U.S. di Gruenwald, Macchio, Byrne e Perez)
- Marvel Team-Up 78-81 in SUR 11-14 (serial che in questa fase è ancora di buona qualità per merito di Claremont, frequentemente ai testi)
- The Invincible Iron-Man 123-127 in SUR 14-19 (eccellente saga con Tony Stark alcolizzato orchestrata da Micheline, Romita jr. e Layton)
- The Amazing Spider-Man 191-192 in SUR 15-16 (ancora Wolfman e J.J.J. ma questa volta c'è Pollard ai disegni)
- The Amazing Spider-Man Annual 13 in SUR 17 (Wolfman e Byrne raccontano il ritorno di Doc. Octopus)
- Peter Parker The Spectacular Spider-Man Annual 1 in SUR 18 (ancora Octopus ma raccontato da Mantlo e Buckler)
- The Amazing Spider-Man 193-200 in SUR 19-26 (in un crescendo di colpi di scena, ritorno di vecchi avversari, terribili misteri su zia May, Wolfman porta il ragnetto a incontrare il ladro che uccise zio Ben nel duecentesimo numero della collana americana)
- The Fantastic Four 207-215 in SUR 21-25 e 27-30 (Wolfman lavora egregiamente anche sulla collana del quartetto, coadiuvato da Sal Buscema e John Byrne)
- Captain America 228-236 in SUR 23-40 (buone storie di Roger McKenzie e Sal Buscema che ospitano un inedito team-up tra Cap e Devil)
- Peter Parker The Spectacular Spider-Man 32-37 in SUR 27-32 (Bill Mantlo si destreggia tra avversari classici e nuove creazioni, Jim Mooney lo asseconda)
- The Fantastic Four Annual 14 in SUR 31-32 (Wolfman e Perez garanzia di ottima storia e ottimi disegni)
- The Incredible Hulk Annual 7 in SUR 32-33 (Stern e Byrne sfruttano l'annual del golia verde per raccontare una bella storia di Angelo e Uomo Ghiaccio)
- Marvel Team-Up 82-92 in SUR 33-43 (la formula del secondo mensile ragnesco inizia a mostrare la corda, ma i singoli episodi rimangono gradevoli quando scritti da Chris Claremont o Steve Grant; in SUR 38 MTU 87 presenta Pantera Nera ed è disegnato da Gene Colan)
- The Mighty Thor 280-284 in SUR 34-38 (Roy Thomas e, udite, udite, Wayne “Superman” Boring in SUR 34; Mark Gruenwald, Ralph Macchio e Keith Pollard nei due successivi; quindi nuovamente Roy Thomas ma con John Buscema in SUR 38)
- The Defenders 61-65 in SUR 39-43 (divertentissimi episodi sceneggiati da David Antony Kraft)
- The Avengers 178-179 in SUR 41-43 (troppo poco per il gruppo più celebre della Marvel).
Completamente assenti nel SUR i serial di Daredevil e di X-Men.

La serie viene sospesa col numero 43 e sostituita da un nuovo settimanale di dimensioni “regolari” ma con foliazione ridotta a 32 pagine e prezzo maggiorato a 600 lire. Gli invenduti del SUR ritornarono in edicola nelle tradizionali raccolte di tre albi (non necessariamente in ordine d’uscita).

Fra le serie dedicate al ragnetto il SUR è sicuramente quella più facilmente completabile in considerazione che:
1) è una collana tutto sommato breve,
2) non ha mai presentato allegati quali adesivi o poster,
3) la tiratura era ancora discretamente alta,
4) fu pubblicata in un periodo non troppo remoto,
5) i true belivers erano già abbastanza grandicelli da aver cura dei loro albi.
La somma di questi fattori fa sì che sia relativamente facile trovare albi in buone condizioni a prezzi non troppo elevati (attorno ai 7 euro, numero uno a parte) e la serie completa attorno ai 350 euro (più facilmente al di sotto che al di sopra).

Edited by il sassaroli - 18/11/2017, 16:16

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Copertina Corno e riedizione Marvel Italia. Notare la differenza cromatica degli occhi.

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view post Posted on 17/11/2017, 23:28
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Edizione Corno e Marvel Italia a confronto.

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Un Hulk normocromico e uno ipercromico in due albi Corno

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Qui invece un Hulk ipocromico e col magenta fuori registro.

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Copertine del SUR senza l'UR

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Prima pagina di un albo Corno. Notare il sommario in alto e i credits in basso.

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Pubblicità di altre pubblicazioni dell'Editoriale Corno

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Pubblicità merendine

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Pubblicità con la mitica Daniela Goggi che turbò molti nostri sonni adolescenziali :drool:

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Ancora confronti tra l'edizione Corno e la ristampa Marvel Italia

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La copertina della Raccolta n. 5

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Il retro della Raccolta n. 6. Siamo nel 1984.
Notare che Laura Raspino ha sostituito Luciano Secchi come Direttore Responsabile.

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view post Posted on 17/11/2017, 23:48
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Per finire una bella copertina del SUR. Molto classica ma efficace.

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Fabrizio Di Dio2
view post Posted on 22/11/2017, 09:31




Complimenti Sassaroli per l'esaustiva recensione

al di la delle scelte creative l'impressione che ho avuto sul declino della Corno mi pare sia stata ANCHE quella di aver abbassato drasticamente la tiratura.
Se e' vero che le intenzioni di questo settimanale dovevano essere di unificare la clientela di piu' serie come mai la tiratura non e' stata maggiorata?
Per quanto mi riguarda infatti io ai tempi non avevo intenzione di mollare ma fu il l'insufficiente approvvigionamento dell'edicolante a demotivarmi. Alcuni numeri di questa serie ai tempi li saltai perche' non arrivarono oppure ne arrivarono poche copie riservate ad altri clienti piu' raccomandati di me (uno lo conoscevo personalmente ed era un mio compagno di scuola sino alle medie gia' collezionista alla giovane eta' mentre io ero solo un lettore che conservava gli acquisti).
Quando poi prese il via la seconda serie UR fu le cose andarono ancora peggio. La reperibilita' di copie fu ancora piu' rada e le ultime (dal 30 in poi) non arrivarono proprio ed abbandonai I supereroi Corno non per mia scelta ma per sitazione imposta:
Le ultime uscite Corno dal mio giornalaio non arrivarono piu'
Non ebbi cioe' neanche modo di rendermi conto di quanto esse terminarono davvero in quanto gli ultimi numeri non li trovai piu' in edicola.
Della seconda serie di CAP trovai solo pochi numeri, di Thor un paio di isolate uscite in una edicola balneare mentre quella di F4 mai vista. Hulk Magazine ovviamente per me si estinse gia' quando aveva ancora il format gigante mentre gli ultimi di formato ridotto idem come la II serie di F4
Le avessi trovate le seconde serie le avrei comprate tutte in quanto ricordo bene che quelle poche copie che trovai mi esaltarono in quanto proponevano la prosecuzione delle ristampe dei primi numeri classici che avevo iniziato a seguire dai Giganti.
Che li divorai con attenzine quei pochi che trovai ne e' prova la mia memoria di aver attenzionato il mistero per cui nel numero 4 (il primo che trovai) di Thor II serie le storie pubblicate fossero troppo avanti rispetto l'ipotesi che il n.1 potesse essere iniziato con le origini ed infatti, solo in eta' adulta quando ebbi possibilita' di entrare in possesso della serie completa realizzai che nella non disponibilita' dei colori di tutte le pagine dei primi numeri la seconda serie di Thor inizio' dalle storie gia' disponibili completamente colorate perche' quelli non erano certo tempi per potersi permettere I costi di ricoloratura eseguiti per i giganti

Edited by Fabrizio Di Dio2 - 22/11/2017, 09:51
 
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