| CITAZIONE (Corrado Randone @ 18/7/2017, 14:11) CITAZIONE (billyhusky @ 18/7/2017, 13:19) Ovviamente sono in attesa, come tutti immagino, delle foto di Le Roi. Voglio farmi nuovi nemici e nuove contestazioni. Questo è un personaggio leader del fumetto italiano, carismatico nell'accezione piena del termine. Non dovrebbe mancare in nessuna collezione di fumetti italiani. Invece,proprio perchè il collezionismo di fumetti è cosa diversa da un collezionismo storicizzato, ma un modo per trastullarsi con la propria infanzia, nel bene e nel male, per la maggior parte dei collezionisti, ecco che quasi per miracolo tutto questo ben dio oggi non trova gli estimatori che si meriterebbe. Ed è per questo che il collezionismo di fumetti non avrà un futuro. Ci saranno si nuove generazioni di collezionisti, attente a quello che è stato il fumetto dei loro anni ed alle mode, ma del tutto incuranti di quello che è stato il fumetto dei loro genitori e dei loro anni. Si salveranno forse i fumetti dei primordi, specie se veramente belli e qualche personaggio fresco ancora di edicola/fumetteria In mezzo, praterie di nulla......... Caro Billy,siamo in perfetta sintonia! Se parliamo di mercato,esiste solo quello dei lettori di oggi,mentre gli appassionati del primo dopoguerra dovranno andarsi a cercare i loro pezzi mancanti presso qualche mercante d'altri tempi,senza avere alcuna presunzione di poter rivendere facilmente,in seguito,quanto acquistato.Vero è che ci fu un boom agli albori delle vendite on line,soprattutto con l'ormai defunto IBazar,che veramente mi consentì di acquistare o completare moltissime collezioni.Chi ha vissuto quel tempo saprà quanta abbondanza di fumetti passarono in quelle vendite:dall'Avventuroso a Paperino,Giungla,Vittoriosi e Corriere dei piccoli,e ancora Gim Tori,Fulmine,Piccoli sceriffi,Sciuscià di ogni genere e formato. Ma era un mercato per " i ragazzi del 39" che oggi,se vanno sul noto sito di vendite,trovano quasi esclusivamente i prodotti Bonelli ( in particolare il Tex sopravvissuto a tutti i suoi contemporanei!),e poi la massa dei " neri" e dei " porno" che costituiscono il nucleo portante dei fumetti odierni. Il resto è silenzio! Randone salve, secondo me sul noto sito c'è parecchio più disney che neri o porno, non c'è silenzio come lo chiamate CITAZIONE (lenuvoleparlanti @ 18/7/2017, 14:37) CITAZIONE (Corrado Randone @ 18/7/2017, 14:11) Caro Billy,siamo in perfetta sintonia! Se parliamo di mercato,esiste solo quello dei lettori di oggi,mentre gli appassionati del primo dopoguerra dovranno andarsi a cercare i loro pezzi mancanti presso qualche mercante d'altri tempi,senza avere alcuna presunzione di poter rivendere facilmente,in seguito,quanto acquistato.Vero è che ci fu un boom agli albori delle vendite on line,soprattutto con l'ormai defunto IBazar,che veramente mi consentì di acquistare o completare moltissime collezioni.Chi ha vissuto quel tempo saprà quanta abbondanza di fumetti passarono in quelle vendite:dall'Avventuroso a Paperino,Giungla,Vittoriosi e Corriere dei piccoli,e ancora Gim Tori,Fulmine,Piccoli sceriffi,Sciuscià di ogni genere e formato. Ma era un mercato per " i ragazzi del 39" che oggi,se vanno sul noto sito di vendite,trovano quasi esclusivamente i prodotti Bonelli ( in particolare il Tex sopravvissuto a tutti i suoi contemporanei!),e poi la massa dei " neri" e dei " porno" che costituiscono il nucleo portante dei fumetti odierni. Il resto è silenzio! Purtroppo il fumetto non è più di moda come una volta e di collezionisti nuovi (giovani) a parte le mosche bianche come l'amico Mimmen ve ne sono ben pochi , i nuovi appassionati di fumetti seguono i fumetti che escono oggi e al massimo tornano ai miti della loro adolescenza,; cioè non prima degli anni 80 Difficile trovare nuovi collezionisti di "Anteguerra" o di fumetti usciti immediatamente dopo la fine della 2°, sotto gli anni 60 il mercato del fumetto non ha ricambio generazionale (tra i collezionisti) o molto poco...imho Io ti quoto! Secondo me non nascono nuovi collezzionisti su questi periodi lontani perchè questo tempo per i giovani è il tempo dell'apparenza, della tecnonogia che rincoglionisce le menti e di ignoranza e menefreghismo. Quando vedo orde di persone in fila alla gelateria per comprarsi un gelato da 3-4 euro senza battere cioglio e quando vedo buoni libri sulle bancarelle che gli fanno le pulci per gli stessi 3-4 euro penso che la società di adesso la cultura la ha sotto le scarpe, è guasi nausenante
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