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jnfernal
view post Posted on 11/12/2020, 17:11 by: jnfernal




CITAZIONE (John_John @ 9/12/2020, 19:21) 
Jnfernal hai la mia ammirazione ! Non sono mai riuscito ad affrontare un viaggio senza aver quantomeno prenotato un albergo alla destinazione e cercato di pianificare un percorso: mi sposto solo in macchina e per le nazioni europee, preferibilmente in quelle di cui conosco la lingua e cercando il massimo comfort ... Non sarò mai un viaggiatore :cry: :cry: Continuerò a conoscere l'avventura tramite libri e fumetti...

Guarda, mai dire mai. Anche io mi contentavo di passare il tempo tra Prato e Firenze, la solita vacanzina coi compagni di scuola a Londra o Parigi o Amsterdam a far casino e sempre tutto ben programmato o comunque cercando sempre il miglior comfort e la miglior sistemazione, per quei pochi giorni che dovevamo passarci, ma mai e poi mai avrei pensato di fare altro: un pò come la storia di Giorgio Bettinelli, il vespista giramondo, che se non gli regalavano la famosa Vespa in Indonesia avrebbe passato forse il resto dei suoi giorni li. Non ne sentivo nè l'attrattiva nè la necessità.

Poi... un giorno che sentivo nostalgia del mo fratello sperduto da qualche parte in Thailandia, decisi di andare a trovarlo e allo stesso tempo di approfittarne per passare dalla Cina centrale e povera dove avevo conosciuto una dolce tipa online. "Ci son tanti cinesi a Prato, boh andiamo a vedere come vivono a casa loro", pensai.
Era l'inverno del 2004, l'anno dello tsunami: arrivato a Shangai già mi sembrava un mondo totalmente nuovo, diverso, sconosciuto, non sapevo una parola di cinese ed ero in una megalopoli di 30 milioni di abitanti, e sapevo solo il nome di questo paesino a circa 600 km nell'interno. Nient'altro.
Presi un taxi, arrivai alla stazione centrale e scoprii che il treno per quella destinazione partiva la notte tardi: decisi di passare tutta la sera nella piazza della stazione. Era meravigliosa: luci, colori, odori, sapori mai provati prima; tantissima gente ricca, povera, bella, brutta, giovani, vecchi.... incontri casuali con stranieri che mi han scambiato un pèò di soldi a nero, con vecchini e gente curiosa, esplorazione di palazzine buie con misteriosi negozi ai piani alti che un pò impaurivano e molto attraevano: mi sembrava tutto un sogno....

E da li poi cominciò questo infinito viaggio nell'interno, una notte infinita su un treno vecchio, sporco, in mezzo a ente povera e malvestita, tra sacchi e balle di mercanzie varie, piattole, freddo, caffè e sigarette e tentativi di scrittura per passare quelle ore interminabili, gente curiosa perchè non avevano mai visto uno straniero, le prime parole in cinese... mi chiedevo cosa stessi facendo, perchè o come fosse andata a finire... entravo sempre più in un mondo sconosciuto e misterioso, ancor più sconosciuto e misterioso della grande megalopoli ricca, moderna, quasi rassicurante di Shangai con i suoi stranieri o qualcuno che parlava inglese...

Li cominciò la mia scoperta del viaggio... tra stazioni poverissime e sudicie illuminate solo da una lampadina pensolante dal tetto, carrettini sporchissimi che vendevano di tutto nella notte più profonda, freddo, umido, fango, povertà.... li capii ce vlevo andare avanti per scoprire cos'altro ancora potesse aspettarmi, che altri mondi sconosciuti si potessero dischiudere, tra un misto di orrore, paura, tristezza ma anche di curiosità, di fascino, di magia, di attrattiva e curiosità infinita. Eppure fino a due giorni prima ero comodamente seduto in camera mia come sempre

Passai due mesi in Cina, andando a trovare altre persone e finalmente poi prendere l'aereo per arrivare a Bangkok per incontrare mio fratello con cui ci litigai subito dopo 10 minuti... e per poi passare un mese nel suo villaggio di immigrati cambogiani alla estrema periferia di Bangkok tra amici morti in incidenti, americani intenti solo a curare e pulire la loro vecchia harley davidson, croati fannulloni che campavano facendo i papponi, gruppi terroristici buddisti che andavano a stragificare nei paesini accanto.... e capii che tutto questo mi attirava, mi incuriosiva, mi faceva vedere delle cose che non avevo mai visto o sperimentato prima di allora....

Qualche anno dopo, non ricordo dove, forse in Malesia o forse in Italia qualcuno mi raccontò oltre ad alcune cose personali che si son rivelate tutte decisamente vere, che un giorno avrei cominciato a viaggiare e non avrei smesso più... e così infatti stava già accadendo. E sempre più quando tornavo in Italia pensavo ad ottobre, quando sarei potuto ripartire per altri luoghi o per tornare nei soliti posti... eppure ho cominciato quasi a trent'anni, e solo perchè avevo la scusa di voler andare a trovare mio fratello

Quindi.... mai dire mai... a volte è proprio la voglia di sfidare le difficoltà, le avversità, le scomodità che ti fanno pensare: "ormai sono in ballo, andiamo avanti, suceda quel che succeda, non ha senso arrendersi o tornare indietro"... era diventata una sfida personale tra me e il mondo tutto attorno perchè non potevano esserci altre soluzioni od alternative. Ed è li che uno pensa: "non avrei mai potuto pensarlo, fino a pochi giorni fa" perchè finchè uno non si trova in mezzo a situazioni anche impreviste o diverse dal solito, non potrà mai sapere se son veramente brutte o pericolose come si dipingono o come ci si immaginano. A volte, è solo una questione di circostanze o eventi anche casuali che ti portano a scoprire lati del mondo e di te stesso che difficilmente si potrebbero scoprire altrimenti.

Per questo ho segnalato libri come "Uomini, bestie e dei" o il libro di Bettinelli: perfetti esempi di come da un giorno all'altro la bita possa cambiare inaspettatamente a causa di eventi esterni e di come, una volta attivata una serie di condizioni, l'essere umano è - fortunatamente - ancora adattabile alle più diverse situazioni

Beh, torniamo/tornate a parlare di libri di viaggio che sennò si va fuori topic
 
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197 replies since 29/10/2016, 11:06   4387 views
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