CITAZIONE (Joaquin Murieta @ 23/10/2016, 13:05)
Raga', qui state parlando di "cultura", divulgazione, evoluzione del fumetto...Ma il "vero "collezionismo e' altro: e' un fatto "privato" che non condivide nulla, nel senso che Esibisce si' per vanita' ma il pezzo te lo fa vedere da dietro una teca od in foto, non te lo fa neanche consultare.... datemi retta: Il Vero Collezionista non ti presta la sua collezione neanche di Lanciostory per portartela a casa e fartela leggere al fine di diffondere la cultura del fumetto, perche' ne e' geloso, ne ha un rapporto feticistico e teme inoltre che si rovinerebbe ...
C'e' una bella differenza tra Collezionista e Studioso o Divulgatore del Fumetto ...
Scusa, con tutto il rispetto, ma che cavolo stai dicendo? È evidente che uno non si sveglia dicendo: «Ah, oggi ho proprio voglia di atteggiarmi a studioso e divulgatore del fumetto». Allo stesso modo in cui uno non si iscrive all'"albo dei collezionisti".
Le due prospettive si intrecciano come tutto il resto, e spesso gettano le radici proprio all’inizio della nostra passione. Per me il riconoscere al fumetto una dignità da tempo negata ed affermarla di fronte ad adulti ma anche coetanei che lo schifavano ha fatto parte del mio stesso coinvolgimento e passione nel raccoglierli, i fumetti.
Quando ero alle superiori, poi, per me è stato fondamentale "ribaltare le argomentazioni", e mostrare gli aspetti culturali del fumetto proprio per affermarne la legittimità come passione e come cosa seria, di fronte al disinteresse e alla derisione anche di tanti compagni di scuola (i ragazzi, si sa, vogliono atteggiarsi ad adulti, ma in genere lo fanno imitando proprio quanto di deteriore c'è nella loro concezione di "essere adulti").
Tu l'avrai sempre vissuto come un fatto privato, ma questa, permettimi di dirlo, è un’idea piuttosto astratta che ti sei fatto. Altrimenti non saresti qui a parlarne.
CITAZIONE (Marc O'bliterateur @ 22/10/2016, 21:18)
Da ragazzino acquistavo i fumetti che mi piacevano, e se riuscivo a procurarmi quelli più vecchi ( talvolta costosetti ) a prezzi umani ero più che contento.
Oggi non sono cambiato : acquisto i fumetti che mi piacciono e cerco sempre di trovarli a prezzi umani, e se ci riesco sono più che contento.
Molti hanno prezzi umani perchè effettivamente di scarso valore monetario, ma non per me ( da un punto di vista qualitativo, nostalgico o altro che sia ), per cui... non è che lo scarso valore me li faccia sembrare meno affascinanti e appetibili, e non è che quelli più costosi mi sembrino PIU' affascinanti per quello.
Precisamente. Era quel che si diceva riguardo al fatto dell'essere costoso, che di per sé non costituisce una qualità.
Anche la mia esperienza è del tutto analoga alla tua, con la differenza che mi ha sempre affascinato l'aspetto della rarità, specie quando l'oggetto in questione è culturalmente rilevante.
"Cultura" non è mica una parolaccia da accademici: come "culto" e "coltivazione" di cui condivide la radice etimologica, non è altro che una coltivazione comune di argomenti, interessi, passioni. Ma come ogni coltivazione richiede dedizione e impegno, che poi sono alla base anche del collezionismo quando non si spinge ad estremizzazioni non salutari.