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J. R. R. Tolkien: romanzi e libri dedicati al suo universo

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view post Posted on 27/4/2020, 13:51
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Spirito con la Scure

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The Hobbit Sketchbook

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Artista: Alan Lee
Pubblicato da Houghton Mifflin Harcourt
Previsto per ottobre 2020
Lingua: inglese
Prezzo: $ 30,00
ISBN-10: 0358380200
ISBN-13: 978-0358380207

Since The Hobbit was first published in 1937, generations of readers have fallen under its spell. That magic was reignited sixty years later when Alan Lee was commissioned to produce a special illustrated edition, and his delicate pencil drawings and beautiful watercolor paintings have become for many the definitive vision of J.R.R. Tolkien&;s Middle-earth.
In this sumptuous, large-format hardback, Alan Lee reveals in pictures and in words how he created these images, which would prove so powerful, matching perfectly with Tolkien&;s own vision, that they would eventually define the look of Peter Jackson&;s film adaptations and earn Alan a coveted Academy Award.
The Hobbit Sketchbook is filled with more than 100 of Lee&;s sketches and early conceptual pieces, which reveal how the project progressed from idea to finished art. It also contains a wealth of brand-new full-color paintings and sketches drawn specially for this book, which unlock the secrets of how Alan creates his own magic and provide a fascinating insight into the imagination of the man who breathed new life into Tolkien&;s vision.
 
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view post Posted on 24/5/2020, 15:59
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Incredibile ma vero, sto rileggendo il Singore degli Anelli (con la traduzione in cui Aragorn è un ramingo e non un carabiniere forestale :D)). Era dal 2003 che non affrontavo il capolavoro di Tolkien e sono alla fine della prima parte, quando SPOILER la compagnia dell'anello viene divisa e Frodo parte insieme a Sam.

Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Uno per l'Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra nera scende.
Un Anello per domarli, un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
Nella Terra di Mordor, dove l'Ombra cupa scende.

Ovvio che adesso associo ai personaggi i volti degli attori ^_^ inoltre, siccome sono fresco di lettura, posso dire con rinnovata convinzione che secondo me Peter Jackson ha fatto un buon adattamento del primo libro nonostante modifiche qui e là, il taglio di alcuni personaggi e il ruolo allargato di altri ( Arwen chi? Ma al cinema ci vuole la gnoc.. la storia d'amore, specie se hai a disposizione una Liv Tyler poco più che ventenne). Gli rimproverò di aver velocizzato troppo la partenza di Frodo dalla Contea, o più precisamente, la scoperta che l'anello magico è l'Unico Anello. Tutto il viaggio in generale è più rapido, ma che doveva fare, essere lungamente descrittivo come nel testo? Veniva fuori una roba che nemmeno Guidobaldo Maria Riccardelli reggeva.

Segnalo che prossimamente sarà pubblicato:

The Hobbit & The Lord of the Rings Boxed Set

The-Hobbit-The-Lord-of-the-Rings-Boxed-Set-1

Autore: J. R. R. Tolkien
Illustrazioni: Alan Lee
Pubblicato da HarperCollins
Lingua: inglese
Specifiche: 4 libri + cofanetto, 1601 pagine
ISBN-10: 0008376107
ISBN-13: 978-0008376109

CITAZIONE
Boxed gift set of Tolkien’s classic masterpieces, fully illustrated throughout in watercolour by the acclaimed and award-winning artist, Alan Lee, Conceptual Designer on Peter Jackson’s THE HOBBIT films.

Since they were first published, The Hobbit and The Lord of the Rings have been two books people have treasured. Steeped in unrivalled magic and otherworldliness, these works of sweeping fantasy have touched the hearts of young and old alike. Between them, nearly 150 million copies have been sold around the world. And no editions have proved more popular than the two that were illustrated by award-winning artist, Alan Lee – the Centenary edition of The Lord of the Rings and the 60th Anniversary edition of The Hobbit.

Now, the new hardback editions of these beautifully illustrated works have been collected together into one boxed set of four books. Readers will be able to follow the complete story of the Hobbits and their part in the quest for the Ring – beginning with Bilbo’s fateful visit from Gandalf and culminating in the dramatic climax between Frodo and Gollum atop Mount Doom – while also enjoying over seventy full-page colour paintings and numerous illustrations which accompany this epic tale.

Bompiani invece ha fatto uscire a maggio il secondo libro con traduzione di Ottavio Fatica (il primo è uscito a fine 2019):

Il-Signore-degli-Anelli-Bompiani-Ottavio-Fatica-2

Il-Signore-degli-Anelli-Bompiani-Ottavio-Fatica-1
 
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view post Posted on 24/5/2020, 19:45
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Re del Delitto

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Ho letto tutta la discussione, questo è il post delle meraviglie :clap: :clap: :clap:
 
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view post Posted on 10/7/2020, 21:18
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:) Ho finito di rileggere "Le due torri".

Premetto sempre che io adoro la trilogia di Peter Jackson e voglio proprio vedere se qualcuno un giorno riuscirà a superarlo o avrà anche solo il coraggio di trasporre di nuovo al cinema Il Signore degli Anelli. Tuttavia bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare e il libro, offrendo molto più spazio a diverse situazioni, le rende senza dubbio migliori.

E' più chiaro quanto accade a Gandalf dopo averlo dato per perso a Moria.
E' assai più godibile il rincontrarsi degli amici a Isengard e più apprezzabile in generale tutta la parte riservata agli Ent, compresa battaglia, sebbene nel film la loro avanzata verso la torre sia comunque uno dei momenti più epici.
Bello anche il confronto tra Gandalf e un ormai circondato Saruman, con il primo che si dimostra potente, sprezzante e sarcastico ben più di quanto non lo sia Ian McKellen nella scena della versione estesa. Ma solo perché il bravissimo attore britannico non ha avuto lo spazio necessario e nemmeno Christopher Lee purtroppo. Peccato, ma non sarebbe bastata un'esalogia per inserire ogni cosa.

Un punto a favore di Peter Jackson su Tolkien è però la battaglia al fosso di Helm, secondo me. Sebbene la consideri avvincente e spettacolare meno della metà di quella presso Minas Tirith, la versione cinematografica la reputo più coinvolgente rispetto a quella scritta.

Tornando ai personaggi, bisogna sottolineare alcune importanti differenze, come ad esempio Aragorn che ci tiene eccome al suo lignaggio, invece di essere uno che quasi bisogna forzare ad accettare l'eredità che ha alle spalle. E poi giustizia per Faramir, che mai una volta nel libro è tentato dall'anello, dimostrando grande nobiltà e facendo un figurone nei capitoli in cui compare. Giustizia anche per l'amicizia, anzi la bromance tra Frodo e Sam, che mai vacilla. Tolkien, quando viaggia "in compagnia" degli hobbit in spazi aperti, ricomincia a descrivere ogni cosa che vede, sia essa pianta, roccia o ruscello. Tuttavia quando si concentra sui due compagni allora si supera. Il loro affrontare insieme la tana di Shelob genera più tensione rispetto al film, così come fanno più presa il momento di calma in cui immaginano il futuro libro che potrebbe essere scritto e l'apparente morte di Frodo.

Infine due parole su dama Éowyn, che all'incirca è quanto essa stessa dica. ^_^ Mi pare infatti che pronunci una frase sola o quasi, poi non è che le dicano "In cucina, donna!" però la sbolognano via in fretta. :D Théoden, al momento di partire per il fosso di Helm, nemmeno la calcola. Se non glielo suggerivano gli altri di lasciarle il comando, lui da solo non ci avrebbe pensato.

"Sire, ci sarebbe Éowyn, che siccome non ha niente da fare..."
"Ah, già! E vabbè!" :D



Addio a Ian Holm. Non sembra ma sono trascorsi una ventina di anni da quella sua prima interpretazione di Bilbo. Negli ultimi mesi l'ho rivisto in Alien e in The Day After Tomorrow.

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Mi sono imbattutto per caso anche in una particina che recita nel film "I banditi del tempo" di Terry Gilliam dove interpreta un buffo Napoleone.


La Terra di Mezzo descritta da Mauro Boselli:

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view post Posted on 11/7/2020, 05:05

Giannizzero Nero

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I miei.

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E il Gollum

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view post Posted on 11/7/2020, 17:55
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:clap: La sere di libri The Hobbit Chronicles mi tenta.

Altre riflessioni. Peter Jackson di modifiche ne ha fatte più d'una accettando (a malincuore, credo, essendo lui un cultore dell'opera di Tolkien) di fare qualche torto ad alcuni personaggi. Penso ancora ad Aragorn che già si porta appresso Anduril e ne è geloso. Non gliela devono consegnare per convincerlo infine a tenerla, anzi al Palazzo d'Oro fa un sacco di storie quando deve momentaneamente lasciarla. Penso anche ad Ombromanto, il Super Saiyan dei cavalli, il cui valore (come cavallo) non è compreso al meglio attraverso la visione dei film. Cambiamenti ne ha subiti anche Gríma Vermilinguo, ma più a livello di trama che di carattere, in quanto in entrambe le versioni resta un viscidone. ^_^

Riguardo ad Éowynn, essendo una dei pochi personaggi femminili, è stata subito usata per aggiungere un'altra sottotrama romantica in favore del pubblico cinematografico. In fondo però è andata bene: se Il Signore degli Anelli fosse stato girato oggi e a Hollywood, la fanciulla sarebbe diventata più rude di Gimli in un ruolo che si sarebbe oltremodo espanso. Del resto l'anno scorso c'era chi pretendeva che Gandalf fosse interpretato da una donna nella futura serie tv.

Volendo invece citare a mo di esempio una delle scene dilatate nel libro e ristrette nel film, mi viene in mente quella della cottura dei conigli, con tutto il prima, il durante e il dopo. :D Sean Astin e Andy Serkis sono stati un Sam e un Gollum così riusciti che i loro sono tra i volti che proprio non riesco a non sovrapporre a quelli dei personaggi mentre ne leggo i dialoghi. Per dire: immaginando Gandalf non vedo solo Ian McKellen ma anche le interpretazioni di alcuni illustratori, e lo stesso vale per Frodo e altri protagonisti. Ma Sam e "povero Smeagol" no, ormai sono quelli.
 
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view post Posted on 18/10/2020, 17:29
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Il Ritorno del Re

SPOILER

"Cavalcate! Cavalcate!" Grande Theoden re! Muore quasi subito sotto quel cavallo, ma è il trascinatore dell'esercito. Un personaggio che trasmette eroismo e solennità come Aragorn, accresciuto dal senso di ineluttabilità del proprio destino ("Allora arrivederci gente, ma tanto lo so che schiatto!" ^_^)

Come la battaglia al Fosso di Helm, nel libro anche quelle dei Campi del Pelennor e del Morannon sono meno epiche rispetto al film, eppure hanno molto di più: tutto ciò che viene narrato immediatamente prima e dopo di esse. La marcia di avvicinamento dell'esercito e l'incontro con gli uomini selvaggi aiutano a preparare l'atmosfera così come la parte delle Case di Guarigione aiuta a dissolverne la tensione. Lì, tra l'altro, è presente il bel discorso di Gandalf sulla sofferenza patita da Eowyn.

E se parliamo di sofferenza, il testo restituisce assai meglio quella patita dagli Hobbit durante le estenuanti, ultime tappe del loro viaggio. La Passione di Frodo e Sam.
Poi "grandi onori" e un lungo commiato dal potere catartico superiore a quello dei finali a catena usati da Peter Jackson per far uscire appagati gli spettatori dalla sala (a parte qualcuno che gridava: "Oh! Ma ancora non è finito?").

La guerra nella Contea serve eccome. Ho letto del paragone con Ulisse contro i Proci, ma più che altro secondo me è stata utile per mostrare la crescita interiore dei quattro Hobbit, oltre che per chiarire l'insostenibile dubbio sul perché Saruman avesse l'erbapipa! :D Forse non si saprà mai che si sono detti Gandalf e Tom Bombadil ^_^ ma l'autore lascia poco o niente in sospeso grazie anche alle Appendici.
Da Numenor a Gondor, quante storie ci sarebbero da raccontare? Basterebbero già da sole le mirabolanti avventure di Gandalf e Aragorn, la strana coppia! E ancora: Aragorn e Arwen a Lotloriel hanno solo passeggiato? :P

Io comunque non vorrei che tutto venisse narrato e spiegato, nemmeno se si trovasse una schiera di scrittori all'altezza del compito. Penso che essendo una mitologia, quella che il professore voleva creare, è bene che molto rimanga all'immaginazione e gli infiniti spunti da sfruttare la alimentino senza bisogno di dare sostanza a vicende e personaggi che alla lunga finirebbero forse per somigliarsi.
Voglio però un film di 4 ore e mezza incentrato sui calendari e le loro differenze. Successo assicurato! :D

Nelle Appendici, disquisendo di linguaggi, ad un certo punto viene fatta questa riflessione: "Ancora oggi coloro che hanno la mentalità d'orchetti parlano in una maniera molto simile: tetre ripetizioni piene di odio e di disprezzo, talmente lontane dal buono e dal bello da aver perso ogni valore verbale salvo per coloro che considerano forte e deciso solo ciò che è squallido."
Dubito che a Tolkien sarebbero piacuti urlatori e aggressori verbali che oggi infestano politica e tv.

Il Signore degli Anelli è una di quelle opere che appena finite di leggere viene voglia di ricominciare da capo nonostante la lunghezza. Io tra qualche giorno mi riguarderò la trilogia cinematografica in versione estesa, mi leggerò i libri dedicati al making of e poi per la prima volta affronterò il Silmarillion. LotR invece...di nuovo l'anno prossimo (forse ^^).
 
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view post Posted on 1/11/2020, 20:05
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Spirito con la Scure

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Lo Hobbit - Schizzi e bozzetti

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Artista: Alan Lee
Pubblicato da Bompiani
Data di pubblicazione: ottobre 2020
Lingua: italiano
Specifiche: cartonato con sovraccoperta, 192 pagine
Prezzo: € 29,00
ISBN-1: 978-8830103948

Dal momento della sua pubblicazione nel 1937, Lo Hobbit ha sedotto intere generazioni di lettori. Una magia riaccesa sessant'anni più tardi, quando Alan Lee ha affrontato il compito di realizzarne un'edizione speciale illustrata. I suoi delicati disegni a matita, i suoi splendidi acquerelli hanno offerto agli occhi di un vasto pubblico la visione definitiva della Terra di Mezzo di R.R. Tolkien. Alan Lee ci rivela ora tramite immagini e parole come ha creato queste illustrazioni dall'impatto così potente, capaci di sposarsi alla perfezione con le idee di Tolkien e destinate a plasmare le atmosfere degli adattamenti cinematografici di Peter Jackson, tanto da far guadagnare all'illustratore inglese l'agognato premio Oscar. Questo libro è un album con centinaia di schizzi e bozzetti preparatori che ricostruiscono l'evoluzione del progetto dalle prime idee al risultato finale. Racchiude inoltre un tesoro di nuovissime illustrazioni a colori e disegni realizzati per l'occasione. Le pagine del volume svelano i segreti della creatività di Alan Lee e tracciano un percorso emozionante nell'immaginazione dell'uomo che ha infuso nuova linfa nel mondo di Tolkien.



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view post Posted on 23/11/2020, 18:59
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L'atlante della Terra di mezzo di Tolkien

Una guida per orientarsi in ogni angolo dell'universo fantastico di Tolkien, dalla Terra di mezzo alle Terre immortali dell'Ovest

Pubblicato da Bompiani
Previsto per fine gennaio 2021
Lingua: italiano
Prezzo: € 16,00
ISBN-10: 8845299325
ISBN-13: 978-8845299322

CITAZIONE
Il volume è una guida per orientarsi nel mondo incantato creato in "Il Simarillion", "Lo hobbit", "Il signore degli Anelli". Centinaia di diagrammi e cartine a due colori prendono in esame i viaggi dei protagonisti giorno per giorno, le battaglie, i castelli, le foreste, le regioni estreme, la morfologia dei luoghi, i climi, la vegetazione, gli insediamenti.

Finalmente una nuova edizione in italiano!
 
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view post Posted on 23/11/2020, 20:29
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Uomo Senza Paura

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Questo si compra !
 
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view post Posted on 24/11/2020, 12:57
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Re del Delitto

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Sono un appassionato del Signore degli anelli e tutto quello che può girare intorno a questa stupenda saga. Dovrò iniziare a guardarmi intorno ed iniziare a prendere qualche libro.
 
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view post Posted on 27/12/2020, 18:27
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Spirito con la Scure

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Mi sto riguardando la trilogia cinematografica in versione estesa leggendo questa volta anche gli Art of pubblicati dalla Bompiani in Italia.
Nel 2021 saranno 20 anni dall'uscita al cinema del primo film e non li dimostra affatto (il secondo e il terzo anche meno).



Il Signore degli Anelli: L'arte della Compagnia dell'Anello

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A cura di Gary Russell
Pubblicato da Bompiani
Anno di pubblicazione: 2002
Lingua: italiano
Specifiche: cartonato con sovraccoperta, 192 pagine
Prezzo: € 32,00
ISBN-10: 8845252337
ISBN-13: 978-8845252334

Attingendo a piene mani dal cantiere artistico di cinque anni, questo volume illustra lo sviluppo creativo de "La Compagnia dell'Anello". Un libro ufficiale che raccoglie 500 immagini esclusive, dai primi schizzi a matita e dai bozzetti stilizzati ai disegni a colori che hanno ispirato il film. Gli esterni, i costumi, le armature e i mostri sono corredati di dettagli, che comprendono anche quei progetti, appunti narrativi e immagini che non sono stati inclusi nel film definitivo.



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Il libro contiene tanti bozzetti preliminari con il commento dei disegnatori (tra cui Alan Lee e John Howe ) che spiegano come si è arrivati alla concezione definitiva degli esterni, dei mostri, dei personaggi, dei costumi e di tutto quello che si vede nel film.

CITAZIONE
Secondo Richard Taylor della Weta i "veri" Re (in contrasto con le loro forme di Cavalieri Neri) erano "un problema di design molto interessante. Come si possono reinventare gli zombi? Ebbene, non sono zombi, ma piuttosto una emanazione spirituale anche se sono il risultato di trucchi scenici e di quanto si incolla sulla faccia di un attore per simulare decadimento, invecchiamento e declino dello spirito. Volevamo dare una nuova svolta al look del mondo spirituale, e così Peter Jackson ci ha suggerito di immaginare gente che avesse succhiato limoni per mille anni, ed è stato proprio quello che abbiamo deciso di fare".

:D
 
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view post Posted on 29/12/2020, 02:29

Giannizzero Nero

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Il terzo volume della serie "The Hobbit Chronicles".

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Spirito con la Scure

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Anche la trilogia de Lo Hobbit va vista in versione estesa per apprezzare meglio il lavoro di Peter Jackson. Il regista ha fatto i salti mortali (con tanto di ulcera) per trasformare un racconto per ragazzi in un'opera più simile al Signore degli Anelli. C'è riuscito nella lunghezza, meno nell'epicità ma quella era un'impresa impossibile. Martin "John Watson" Freeman un ottimo Bilbo "giovane"!

Ho rivisto anche Le Due Torri. Fresco della rilettura dei libri nei mesi scorsi, temevo che i film avrebbero potuto emozionarmi di meno, invece nulla è cambiato. :clap:



Il Signore degli Anelli: L'Arte de Le Due Torri

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A cura di Gary Russell
Postfazione di Andy Serkis
Pubblicato da Bompiani
Anno di pubblicazione: 2002
Lingua: italiano
Specifiche: cartonato con sovraccoperta, 192 pagine
ISBN-10: 8845254380
ISBN-13: 978-8845254383

Il volume approfondisce i personaggi, i costumi, le armi e i luoghi del fantastico mondo della Terra di Mezzo che Frodo e i suoi compagni attraversano nel secondo episodio del Signore degli Anelli: dai fuochi fauti delle paludi di Dagorland agli Ent della foresta di Fangorn, dai Rohirrim del Regno di Rohan all'apocalittica battaglia del fosso di Helm, una galleria di disegni, schizzi e fotografie per capire i segreti del film di Peter Jackson.



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Peter Jackson e le espressioni di Gollum:

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:D

Qualche commento preso qui e là dal libro:

A proposito di Grima Vermilinguo (Ngila Dickson)

CITAZIONE
"Volevo che Grima risultasse una creatura gobba, letale, vestita in modo lussuoso, ma che non si lava mai. La sua camicia di lino era unta, sporca e schifosa: sono felice di dire che era un esempio quasi perfetto di costume più unico che raro! Le maniche della sottoveste finiscono a punta sul dorso delle mani, contribuendo a farlo sembrare più malvagio, e la sopravveste, di velluto nero e oro, si espande a coda di pesce sul pavimento dietro di lui. Grazie a un colletto alto di velluto arricciato, sembra che il suo collo sia affossato tra le spalle, dando l'impressione che Gríma abbia anche una gibbosità sulla schiena."

Gli arazzi del Palazzo d'Oro di Meduseld (Jeremy Bennet)

CITAZIONE
"I primi due in alto sono disegni miei, ricavati da più approfondite letture sulla cultura di Rohan. Il primo rappresenta una famosa caccia al cinghiale in cui il re Folta fu squartato dal gigantesco cinghiale che stava terrorizzando la popolazione. È stato molto bello andare a rileggere quello che Tolkien aveva raccontato su questo episodio, e cercare di ricostruirlo. Nel secondo sí vede Helm Mandimartello, da cui ' Fosso di Helm ha preso nome. Un personaggio interessante... davvero formidabile. E stato trovato morto assiderato, ma ancora ritto in piedi sul Muro Fossato."

L'esercito degli Elfi (Warren May)

CITAZIONE
"Questi elmi erano stati creati per una sequenza che non campare più nel film, con Arwen che si presenta con l'esercito elfico al fosso di Helm: questi bozzetti erano stati disegnati per lei."

Chissà se c'è un libro che raccoglie le varie stesure delle sceneggiature dei film. Meno male che alla fine Arwen non è stata mandata al fosso, sarebbe stato quasi peggio di vedere Nicolas Cage nei panni di Aragorn. Che rischi! Che rischi! :D

A proposito di Gollum

CITAZIONE
"...L'altra cosa interessante è che si tratta forse del personaggio più tragico di tutto il libro. Tolkien non racconta mai nei suoi libri quello che pensano i suoi personaggi, secondo lo stile delle vecchie saghe, ma il lettore riesce a entrare nel cervello di Gollum, perché è schizofrenico e parla con se stesso. E l'unico personaggio in cui si riesce a vedere come si sviluppi ii processo riflessivo, e penso che questo serva ad attirargli simpatia."

Dalla postfazione di Andy Serkis:

CITAZIONE
"...Quando Peter ha deciso di usare una realizzazione cinematografica su scala più grande, la cerchia dei miei compagni di lavoro è aumentata fino a diventare uno studio pieno di artisti e tecnici della digitalizzazione, veramente formidabili (Moggey, Frank, Ivan, Remington... che roccia seil). Per poter trasferire Gollum su questo nuovo livello, sono stati costruiti paesaggi e ambienti di dimensioni uguali ai set originali sui quali io avevo recitato con Elijah e Sean un anno prima. Poi è toccato a me ripetere le scene integralmente, da solo, indossando una specie di calzamaglia fornita di sensori che riflettessero la luce. Ogni mio movimento era filmato da una ventina di cineprese, collegate a computer che poi passavano le informazioni al "pupazzo" Gollum in CG sullo schermo. In tempo reale. Ero diventato una specie di attore/burattinaio."
 
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view post Posted on 31/12/2020, 20:28
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E il re tornò! (ancora una volta ^_^)



Il Signore degli Anelli: L'Arte de Il Ritorno del Re

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A cura di Gary Russell
Postfazione di Peter Jackson
Pubblicato da Bompiani
Anno di pubblicazione: 2004
Lingua: italiano
Specifiche: cartonato con sovraccoperta, 224 pagine
ISBN-10: 8845201082
ISBN-13: 978-8845201080

CITAZIONE
Il volume spiega la progettazione e la realizzazione grafica dei personaggi, dei costumi, delle armi e dei luoghi dell'ultimo episodio del Signore degli Anelli. "L'arte de Il ritorno del Re" illustra lo sviluppo creativo del film dai bozzetti fino agli effetti speciali e presenta molte immagini perlopiù inedite. Gary Russell ha lavorato soprattutto nei media, come direttore di riviste, romanziere, giornalista e direttore di commedie radiofoniche. Le sue opere includono saggi su Fraiser, I Simpson e Doctor Who. È inoltre l'autore dei due volumi precedenti: "L'arte della Compagnia dell'Anello" e "L'arte de Le due Torri".



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La postfazione del terzo libro, scritta da Peter Jackson nel 2003, è un elogio a tutti gli artisti che hanno lavorato ai film.

CITAZIONE
Qualcuno una volta disse che un'immagine vale più di mille parole. Questo progetto, e le opere d'arte create per farlo funzionale, hanno tenuto fede a questo modo di dire.Vedete, le opere di progettazione artistica hanno numerosi scopi. Sono uno strumento di comunicazione: tutti quelli che lavorano al film, in qualsiasi settore — non solo i creativi, ma anche gli addetti all'individuazione delle location, i responsabili della fotografia, o chi si occupa della sincronia dei colori sul negativo finito — tutti costoro possono dare un'occhiata a un'opera di progettazione artistica e automaticamente risparmiare un'enorme quantità di tempo e di energia che avrebbero dovuto spendere a discutere di cose che non serve più discutere. Perché l'illustrazione sta proprio sotto i tuoi occhi e per di più, è una fonte d'ispirazione.

Al di là del suo uso pratico quotidiano, l'arte contenuta in questo libro e nei due precedenti ha ispirato coloro che hanno lavorato a questo progetto, incluso me stesso, che vi sorprenda o no. Il mio metodo di lavoro consiste nello spingere gli altri a contribuire, grosso modo nella direzione da me indicata, ma spesso essi ritornano con delle proposte che stupiscono me per primo, che sono molto migliori di qualsiasi cosa io avessi in mente. Questo è davvero entusiasmante, perché Il Signore degli Anelli è stata proprio una sgobbata. Per tre o quattro anni abbiamo avuto i libri, poi le sceneggiature abbastanza presto nel corso dell'opera, e da un certo punto di vista, una volta girato il film — e di sicuro durante i tre anni della post-produzione — si potrebbe pensare che non ci fosse più niente in grado di sorprenderci. Il film è stato girato, gli attori hanno fatto il loro lavo-ro, e il film è racchiuso nel materiale che hai in mano. Non è vero niente.

La progettazione artistica ti carica sempre di ulteriore ispirazione ed entusiasmo, perché per tutto il tempo fino alla post-produzione vediamo riprese di attori che abbiamo filmato con dietro solo il blue-screen, sapendo però che prima o poi capiremo che cosa ci sarà al suo posto: in un dato momento c'era, per esempio, lan McKellen in mezzo alla campagna, e noi lo filmavamo con dietro il blue-screen senza preoccuparci che la campagna non ci fosse. Sapevamo che mentre noi stavamo riprendendo, i settori artistici stava-no creando i paesaggi, o la Weta i mostri, e così via. Perciò, nei nostri film la post-produzione, lungi dall'essere un procedimento essenzialmente meccanico per completare il film e mettere insieme i vari pezzi, ha continuato essere un momento creativo e illuminante, e non smetterò mai di ringraziar per l'eccitazione che mi prende ogni volta che vedo una nuova opera artistica durante la fase della post-produzione del film.

Perché? Perché è adesso che dobbiamo creare lo spettacolo, e lo spettacolo di solito non coinvolge gli attori, lo spettacolo è la cinepresa che guarda battaglia dei Campi del Pelennor, o una visione d'insieme dei Sentieri de Morti, o persino il Monte Fato. Sono queste riprese in campo lungo che noi creiamo dal niente in post-produzione, e ancora una volta è la progettazione artistica che ci fornisce l'ispirazione per farlo. Mi piace stare lì, seduto mentre i ragazzi mi fanno passare sotto gli occhi le loro opere perché io le veda per la prima volta, è entusiasmante perché è fresco, è originale, sono idee, immagini e pensieri che non ho mai conosciuto prima Sono sei anni che lavoro a questi film e questo riesce ancora a procurarmi quel brivido quotidiano che mi aiuta ad andare avanti. [...]

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54 replies since 10/10/2016, 17:50   2366 views
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