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frodo ,eia eia alala'!, Tolkien ,il fascista...

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Aguirre
view post Posted on 13/5/2015, 15:22 by: Aguirre
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Gentiluomo di Fortuna

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Mah, io penso che semplicemnete se ne siano appropriati i circoli della destra giovanile degli anni '70 e da allora è rimasto come un simbolo (incomprensibile)
Ho letto tante volte il signore degli anellie e anche tutte le altre opere di Tolkien ( a parte i volume de "The complete history of Middle earth" di cui sono stati tradotti solo i primi tre volumi e gli altro sono in un inglese molto al di là della mia conoscenza), e continua o a rileggerle... dell''ideologia di destra francamente non ne trovo traccia...

Mettiamoci pure che Tolkien era un conservatore convinto, ma anche un antimilitarista e un difensore della natura ante litteram per rendere il tutto ancora più incomprensibile. Inoltre, non amando assolutamente le metafore, come ebbe a dire e ridire e sottolineare più volte, anche questa storia della metafora contro il totalitarismo comunista gli andava decisamente stretta, non fosse altro perché sminuiva di molto la portata della sua opera.

Ha sempre detto che l'ispirazione gli venne dai miti sassoni e nordici e che lui agognava di dare all'inghilterra un'opera che nobilitasse le origini ( un po' come la nostra Divina Commedia), e per fare questo, non solo ha inventato un'intera cosmogonia, addirittura diversi linguaggi con tanto di regole grammaticali e sintattiche - in fin dei conti lui era un docente di linguistica -

Se proprio vogliamo vedere, vista la profonda spiritualità cristiano cattolica che permea tutte le sue opere, posso immaginare che questa cosa abbia fatto breccia nel background culturale della destra degli anni '70, unitamente all'amore per la famiglia e al forte senso di apparteneza alla propria terra.

Peccato che gli erei di Tolkien non sono mai roboanti e protagonisti, ma più cerchino di evitare di combattere se possibile ( a tal proprosito, pure se magnifiche sono fuorvianti l'enorme quantità di scene belliche mostrate nei film tratta della sue opere, è invece vero il contrario dato che nelle pagine delle sue opere sono altri i momenti salienti - è non è cosa impossibile a comprendersi da una persona che aveva combattuto nelle trincee della grande guerra...

Se infine aggiungiamo che negli ultimi anni della sua esistenza ( come buona parte delle persone anziane) aveva aumentato la sua intransigenza verso i modernismi, "le diavolerie elettroniche" a favore di una placida esistenza borghese, abbiamo un aggancio al fatto di come fosse più simpatico ai rapprenssentanti giovanili dela destra che non della sinistra

Cosa per me comunque imcomprensibile, pur posizionandomi da sempre a sinistra, anche se per ragioni anagrafiche non ho vissuto quel periodo, ma quello degli anni di piombo..

Il rispetto verso tutte le creature, la grande pietas dei suoi personaggi e il sincero amore verso gli ideali di giustizia mi appaiono decisamente universali piuttosto che di parte, per non parlare della sua sublime poetica amorosa e spirituale che univa tutte le razze ( brutta parola, ma usata in relazione aal sue opere) anche a quelle in disaccordo perpetuo in incontri fraterni ed unioni all'apparenza impropronibili

Edited by Aguirre - 13/5/2015, 16:41
 
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