|
|
| Non sono due, ma tre: Floc'h è una "new entry", mentre Fromental e Bocquet hanno sceneggiato già Otto ore a Berlino.
Floc'h è stato, a partire dagli anni settanta, uno dei primi e più importanti esponenti della "nuova linea chiara", assieme a Swarte, a Benoît, a Chaland, a Clerc, a Torres e a molti altri. Con la differenza che tanti di questi si rifacevano a Hergé, mentre Floc'h ha sempre rivendicato la sua passione per Jacobs.
Fa quindi sorridere che l'editore stia vendendo questo albo come un "fuori-serie", al pari di quello di Schuiten (per il quale, invece, la definizione era decisamente più accettabile): se le sue ricerche attuali lo hanno spinto a una sintesi un po' glaciale, Floc'h ha comunque aperto una strada che i moderni continuatori di Jacobs hanno preso, e probabilmente ha insegnato una cosa o due a molti di loro.
Giusto quindi che abbia avuto la possibilità di rendergli omaggio.
|
| |