Blake e Mortimer Alessandro Editore

Anche quelli di Alessandro sono tutti uguali certo li avresti pagati di più di 70

Il raggio U, anche se mostra personaggi che somaticamente ricordano Blake e Mortimer, non appartiene al ciclo delle avventure del professore/scienziato/archeologo/detective dai capelli rossi. E' piuttosto una sorta di Gordon autarchico belga: nel Belgio occupato dai nazisti, quando venne interrotta la pubblicazione delle avventure dell'eroe raymondiano , Jacobs si occupò di continuare in modo autonomo le storie di Gordon e da quella esperienza nacque appunto la storia del Raggio U, pubblicata a puntate sul giornale Bravo a decorrere dal 1942. ( Tra l'altro, se non vado errato, Jacobs - che amo anch'io per averne lette le storie sui Classici dell'Audacia prima e sui Gandus/Comic Art poi-ebbe nel dopo guerra accuse di collaborazionismo con gli occupanti.) La storia comunque presenta già sia nella visualizzazione dei personaggi principali che nella descrizione degli ambienti gli elementi che sarebbero stati sviluppati in seguito. Personalmente ritengo che il ciclo canonico delle avventure di Blake e Mortimer termini con il primo volume ( la morte di Jacobs lasciò incompiuta la storia) de "le 3 formule del Dr. Sato". Ricordo però di essermi trovato a Parigi quando, dopo anni di " assenza" le librerie pubblicizzavano il ritorno di B.& M. con la conclusione " Mortimer contre Mortimer " fatta da Bob de Moor e...è il volume che attualmente sovrasta gli altri nella libreria, pubblicato da" Les edition Blake et Mortimer- Bruxelles " un ulteriore souvenir di quel primo viaggio a Parigi. Era il 1990 e da allora molti altri "apocrifi" si sono aggiunti agli originali di Jacobs e malgrado si siano susseguiti nella sceneggiatura autori notevoli ( Tra i tanti Van Hamme che io ritengo sia tra i migliori soggettisti e sceneggiatori della Bande Dessinee franco/belga) non mi è mai parso che la critica settoriale si sia lasciata andare all'entusiasmo per questi sequel. Per quello che ho potuto giudicare nella maggior parte dei casi si tratta di lavori decorosi ( senza infamia ne lode) che non aggiungono particolare lustro agli episodi originali . So che ora andrò OT ma una piccola riflessione su pubblicazioni postume che finiranno con il colpire l'attenzione e le tasche di molti di noi : Corto Maltese che il buon Pratt ci comunicò già dalla sua prima apparizione nelle pagine iniziali della Ballata del Mare Salato essere disperso nella guerra civile ispanica, verrà riesumato dai " cugini " d'oltralpe per nuove avventure ( operazione analoga a quella fatta con gli Scorpioni del Deserto). Viene da chiedersi se non si tratti di una spregiudicata manovra speculativa le cui vittime , gli assuefatti al fumetto, immoleranno volentieri l'animo e il portafoglio ma...siamo certi che queste nuove letture finiranno poi per giovare a noi lettori ed al prestigio del fumetto? E' necessario? Un autore bravo non dovrebbe cercare di essere l'autore del proprio successo invece di sfruttare lavoro e prestigio d'altri?

Ps) Ho modificato sostituendo a Vance, che è il disegnatore di XIII ma non ha disegnato Mortimer, Van Hamme che è l'autore di 3 delle storie apocrife. La senilità fa brutti scherzi, scusatemi...

Edited by John_John - 10/2/2015, 01:40

Preso anche questo
Certo che B&M è sempre bello


Adesso mi tocca rileggere L'Espadon

Per rispondere a John: le nuove avventure di Blake & Mortimer mi hanno convinto, quando sono iniziate ad uscire, solo parzialmente. Dei tre o quattro che ho letto trovo che solo uno o due (non ricordo quali) "centrassero" la sostanza dei personaggi. Quando è uscito il primo in due parti (non ricordo il titolo, ma c'era una ex-fidanzata di Mortimer cattiva) ho detto: «no, qui non ci siamo», ho dato un’occhiata a "La maledizione dei trenta denari" ma tutto sommato alla domanda mi sentirei di rispondere: forse non è stata un’operazione del tutto appropriata, o ben condotta. Almeno nel suo sviluppo successivo.

@John: Credo che la sceneggiatura della seconda parte del "Prof. Sato" fosse comunque grossomodo completa. Il disegno di DeMoor è così così, a tratti, ma a me la storia convince, nella sua interezza.

Diversa è l'operazione successiva di cui abbiamo parlato.

Non vedo l' ora che esca!

Non mi piace per niente il disegno, e le numerose protagoniste femminili nelle nuove storie sono diventate anacronistiche. Si suppone che le nuove storie siano ambientate grossomodo nel periodo "centrale" o più maturo della serie, e Jacobs faceva scarso uso di personaggi femminili.

Juillard erede naturale di Jacobs e B&M


Anche Alessandro editore lo ha già messo nelle prossime uscite
altro albo che non mi farò scappare

Amo moltissimo Jacobs, ovviamente mi riferivo alle nuove storie. Non mi piace affatto la mancanza di cura e l'arbitrarietà di caratterizzazione delle ultime storie, che non ho preso. La versione "Gazzetta" non l'ho avuta per le mani, ma ho preso Luc Orient, considerato che non li avevo, e la trovo una edizione economica ben realizzata, anche se non indirizzata al "collezionista" (l'omissione di tutte le copertine alterne, avendo accorpato due numeri, è spiacevole).


Io lo trovo pessimo. Non ha minimamente la cura di Jacobs per il dettaglio. Non mi erano dispiaciuti altri che si erano alternati all'inizio, ma Juillard, almeno nelle ultime storie, è stata proprio una delle ragione che mi ha fatto definitivamente disamorare a questa "operazione anacronistica" che considero le (ultime) nuove storie di Blake e Mortimer.