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| Condivido la valutazione. Ed anche la sezione delle tavole domenicali da parte di Traini non mi è mai piaciuta. Così come, confesso, d'altra parte non amo neppure il formato della Gertie, non poco scomodo. Certo, un editore disposto a fare una bella edizione, più che di fare pecunia, dovrebbe essere conscio di fare un....bagno di sangue. Ed è un peccato. In fondo i grandissimi non sono poi tanti: per me oltre al grandissimo Caniff, l'altro gigantissimo Eisner, Raymond, Mc Cay, Foster. Poi, tre italiani per me altrettanto fascinosi: Battaglia, Dami e Jacovitti.
Ovvio che sono tantissimi altri i grandi artisti. Però a mio parere questi meriterebbero edizioni accurate delle loro opere, in modo ciclico.
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