Fletcher Hanks è stato un fumettista statunitense, attivo per un breve periodo (1939-1941), in cui ha prodotto 51 storie per diversi editori, sotto diversi pseudonimi.
E' conosciuto per il suo stile crudo, energico e involontariamente grottesco.
Ha creato diversi personaggi come "Stardust the Super Wizard", "Space Smith", "Fantomah" e "Big Red McLane".
Nonostante il suo lavoro sia rimasto a lungo dimenticato, nel 1983 un episodio di Stardust compare nel numero 5 della rivista Raw, e negli anni successivi Fletcher Hanks diventa un autore di culto nell'ambito del fumetto americano contemporaneo.
Nel 2007 l'editore Fantagraphics dedica a Fletcher Hanks una raccolta: "I Shall Destroy All The Civilized Planets!", seguita nel 2009 da "You Shall Die By Your Own Evil Creation!". Nel 2016 i due volumi vengono riuniti in questa edizione integrale, con qualche materiale eggiuntivo:
Turn Loose Our Death Rays And Kill Them All!: The Complete Works Of Fletcher Hanks 
Le raccolte sono curate da Paul Karasik, che scrive una bellissima introduzione frutto della sua lunga ricerca sull'autore (la cui vita fino ad allora era rimasta un mistero). Le informazioni biografiche raccolte da Karasik forniscono un contesto che rende l'opera ancora più potente.
Fletcher Hanks era un uomo di corporatura imponente, era affascinante e aveva successo con le donne. Era anche un uomo violento e alcolizzato che picchiava la moglie e i figli.
Leggendo le queste storie le interpretazioni psicologiche si sprecano!
Da giovane Fletcher Hanks frequentò il "corso di fumetto per corrispondenza W.L. Evans", lo stesso che frequentarono E.C.Segar e Chester Gould, e nel volume sono riprodotte varie illustrazioni frutto dei suoi esercizi (con i commenti del'insegnante scritti sopra):
L'impegno e la costanza che metteva nel disegno sono interessanti, perchè al tempo era praticamente un teppista. E' lecito pensare che quando più tardi diventerà fumettista, per lui sarà un modo come un'altro per pagarsi da bere, ma questi e altri dettagli biografici fanno pensare che forse in fondo avesse un interesse sincero a fare fumetti.
I cattivi hanno quasi tutti questa faccia da scemi:
L'introduzione fornisce informazioni essenziali sulla produzione seriale negli anni del boom dei comic books. Il primo numero di Supermen era uscito da poco e gli editori ancora non sapevano di preciso cosa funzionasse e cosa no, si cercava solo di pubblicare il più possibile.
Will Eisner dice di ricordarsi che Fletcher Hanks scriveva, disegnava, inchiostrava e letterava da solo, un'anomalia per l'epoca. Praticamente non aveva filtri e questo è ciò che rende le sue storie speciali.
Le storie sembrano scritte da un bambino che gioca con il suo pupazzo preferito, di solito la maggior parte delle pagine viene dedicata alla punizione (THE PENALTY) del cattivo (che spesso è atroce).
A fine volume una emozionante postfazione a fumetti di 16 pagine, sull'incontro tra Paul Karasik e il figlio di Fletcher Hanks.
bellissimo thread 