Josč Muņoz & Carlos Sampayo

Ho seguito con interesse e attenzione questa bella discussione che pone in evidenza come meritano i due autori e il particolare personaggio. Per completezza, vorrei aggiungere a quanto postato, il volumetto della Milano Libri nella breve collana I Gialli A Fumetti, n.4 dell'aprile 1976, contenente l'episodio "Conversando con Joe". In tale volumetto, che ha le caratteristiche di quelli della collana Olimpo dei Fumetti della Sugar, ho trovato bella, semplice ed esauriente la seguente presentazione in quarta di copertina, quasi certamente ad opera del direttore responsabile della collana Oreste del Buono: "Munoz e Sampayo sono argentini vagabondi. L'idea di Alack Sinner č nata in un aeroporto, in transito. Poi il poliziotto democratico, il primo poliziotto democratico dei fumetti, ha fatto la sua apparizione su "Alterlinus". Era il gennaio 1975. Da allora, visto l'immediato successo, non ha smesso di apparire, disperato ed efficiente, onesto e ferito a morte nella fiducia nel genere umano. Alack Sinner č un poliziotto privato che continua con maggiore amarezza e maggiori nevrosi le avventure donchisciottesche di Philip Marlowe, l'indimenticabile eroe letterario di Raymond Chandler. Prima, perō, era un poliziotto ufficiale. Perché č cambiato a un tratto? Munoz e Sampayo, il braccio e la mente, hanno creato apposta per i nostri gialli a fumetti il passato prossimo di Alack Sinner. E' un inedito prezioso per capire meglio un eroe che č giā uscito dai fumetti per diventare una presenza umana."