Alan Ford 542, Vampiri alla riscossa

Sfogliandolo, questo n.542 sembra avere più contenuti di quanto poi non abbia leggendolo, comunque ... nella storia precedente una squadra d'assalto era partita per una spedizione nel castello di Wurdalak, allo scopo di salvare Alonisius Alonisiis, ed a tavola 30, il primo quarto della storia, la pratica è già archiviata .
Rimane però un vampiro-sbranghen superstite, e di quello ci si serve nel successivo terzo della storia, ma non prima di una apparizione speciale. E' un nuovo nemico? E' un ospite proveniente dalla Marvel? No, è Mister Macadamia, amico di Max Bunker e della figlia Valentina, impegnato, anche in questa finzione fumettistica, a promuovere i gioielli di quest'ultima, e che qui visita a domicilio il barone Wurdalak finendo col regalargli un pò di sangue. "Ma è un complimento o una presa in giro?" chiese una volta la Cariatide a Bob Rock . Um ... questo deve essere un complimento ... .
Nel quarto di storia successivo arrivano due distinti signori, che sembrano appena usciti da un ristorante di lusso ma in realtà sono due licantropi, anzi due lupi mannari perchè sotto la luna piena diventano quadrupedi. E non mangiano al ristorante ma nel bosco, e mangiano pipistrelli-vampiro. Questa è nuova , i vampiri mangiati dal licantropi e manco sono in grado di difendersi . Comunque sia, numerosi vampiri-sbranghen appena creati vengono eliminati in questo modo mentre cercano di assaltare Wurdalak, mentre il T.N.T. formato deluxe continua a godersi la vacanza fornita dall'agenzia di viaggi Tenente Roland.
Rimane l'ultimo quarto di storia, e lì i vari protagonisti levano le tende, con Alan che cade da un aereo finendo in un lago, come ai vecchi tempi ... e come ai vecchi tempi Bob è stato vampirizzato e non c'è abbastanza antidoto, lo hanno messo in gabbia in attesa di tornare in patria, ma se dovesse avere necessità impellenti?
In definitiva, la storia regge perchè scritta da un professionista di esperienza consumata, ma non siamo ai massimi livelli della serie .

Grazie
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Nessuno, anche se ricordo con piacere il n.504 "Luna di miele agra", quello dove il generale War sconfinava per errore, e qualcosina d'altro, comunque, come diceva BobWalter, siamo a livelli accettabili, meglio questo di "Un destino bislacco" .