|
|
| Il fake se n'è andato. Con la sconclusionata (giudizio mio) trilogia "l'inizio di un nuovo inizio" (la fine dell'ambientazione precedente, in realtà) hanno fatto piazza pulita di tutti gli elementi introdotti durante la curatela di Roberto Recchioni. Negli ultimi due numeri dunque il DD e il suo universo sono quelli classici, seppur contemporanei (in questo la serie principale si differenzia dal bimestrale OldBoy che è cristallizzato a metà anni 80). Anche le storie hanno un'impostazione meno "dylancentrica": non è DD il protagonista, ma l'orrore nel quale Dylan rimane invischiato. Cosa questa a mio parere molto positiva. I primi due numeri del nuovo corso ("La città senza nome" di Contu-Santucci e "L'invasione silenziosa" di Baraldi-Furnò) mi hanno convinto per le atmosfere, la caratterizzazione dei personaggi e i disegni (Furnò realizza l'albo in un'accattivante mezzatinta). Giudizio globalmente positivo anche sulle trame, ma entrambe le storie hanno una conclusione che non mi ha convinto completamente. Un deus ex machina per la storia della Contu e una razionalizzazione tecnologico-sociale per quella della Baraldi. Qualcuno le ha lette e vuole dire la sua? Attached Image: GridArt_20230404_140834967
|
| |