Il periodo d'oro di Tex

Dato che è un termine che ogni tanto sento, mi chiedevo se è possibile definire con una certa precisione qual è stato il cosidetto "periodo d'oro di Tex"? E' questione di opinioni, cioè il periodo in cui sono state pubbicate le storie più "belle" (quindi è pur sempre un discorso in ultima analisi soggettivo, anche se in molti sicuramente concorderebbero....) oppure la critica si è formata un'idea ben precisa al riguardo, secondo altri criteri? E se si, quali?

Thx!

Beh, io sposterei un po' la fascia , a mio parere il meglio si trova grossomodo nella numerazione 40/170.

io vado per autori!
tutte le storie di Nicolò, galep e letteri.

Cioè... Ticci e Fusco non li consideri?

Per me, la fascia che va dal 91 al 157 (da "Vendetta indiana" a "Lotta sul mare"), anche se per antonomasia si parla quasi sempre di fascia 100/150 (o di secondo centinaio, in forma più estesa).
Ovvio che ci sono super storie anche prima e dopo, ma ad esempio la fascia 60/90 e' già meno pregiata per testi e disegni (molto rivedibili alcune storie, tipo "La mano di ferro" o "Mexico"), e dal 160 al 250 faccio fatica a trovare veri capolavori (ci sono piccoli "cult" come "Il fiore della morte", "El Muerto" e "Il clan dei cubani", ma è già un Tex 2.0 a mio giudizio, con la china discendente bonelliana che si mescola ai primi, incerti vagiti nolittiani).

Non pretendo assolutamente di scegliere con criteri di obiettività, ma per me i Tex irrinunciabili sono più o meno i primi 50, anche se ho sempre letto con grande piacere ed interesse tutti i successivi, compresi quelli attuali (grande Boselli!).