CITAZIONE (procione_del_maine @ 21/10/2012, 20:06)
Benvenuto Carlo Maria!
Non possco che condividere la tua digressione iniziale salvo per far presente che l'Eura non solo ha promosso tanti virtuosi autori argentini al pubblico italiano ma ha lanciato tantissimi autori italiani e ha rilanciato un altrettanto stuolo di talenti francofoni.
Alla famosa cena del 2001 c'era anche una mia carissima amica alla quale avevo chiesto di portarmi una dedica di Robin Wood...Adesso mi hai finalmente confermato che la storia dell'ubriacatura non era una scusa per giustificare di essere ritornata a mani vuote!
Forza, siamo avidi di anneddoti!
Se era una tua cara amica, si trattava o di una persona dello staff Eura o di una persona che lavorava in quel ristorante oppure di un membro del forum della Eura, perché il raduno era specificamente nostro e allestirono l'intera sala per noi, con una mostra anche di tavole di Dago e una gigantografia del personaggio.
In quest'ultimo caso, voglio ASSOLUTAMENTE sapere chi sia, perché sarei lieto magari di farti recapitare un saluto da parte mia.
C'era un tenore, invitato dall'Eura e che cercò d'intrattenere il gruppo (eravamo in 74, se non erro, poi tutti spesati Eura)... avreste dovuto vedere come se la tiravaaaa!!!
Naturalmente, se qualcuno di voi E' quel tenore, negherò fino alla morte d'aver scritto io medesimo tale affermazione.
C'erano diversi autori Eura e su questi mi vengono in mente DUE aneddoti. Prima del raduno, ero stato assai crudele nello stroncare, sul forum, un fumetto o due di un certo autore (meglio non dire il nome, va), affermando che la pagina era troppo piena e non riuscivo a seguirne la lettura. Alla cena, tra gli autori invitati, c'era anche lui con sua moglie e venni a sapere, dai miei amici che erano seduti al tavolo con loro, che entrambi erano feriti dal giudizio tranciante che avevo fatto e chiesero, senza ottener risposta, se fosse presente questo Carlo Maria. A fine cena, gli autori si misero a disposizione per degli schizzi e mi presentai anche da lui. Giunto lì davanti, mi chiese: "A chi lo dedico?" e io, prontamente: "A mio padre, Bruno". "E tu come ti chiami?" e io: "Gianni"
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Visto che la ruota gira, passarono gli anni, arrivò su Lanciostory (se non erro) una sua nuova opera e io la stroncai, praticamente usando le stesse parole. Non molto più tardi, l'Aurea inaugurò la sua nuova sede ed invitò i membri rimasti del vecchio storico gruppo. Ci presentammo in una quindicina. Arrivo lì e chi ti trovo? La moglie di quell'autore, che mi guarda e fa: "E così tu sei Carlo Maria, eh? Non sembri così cattivo. Mio marito ha sofferto molto per le tue parole! E' una persona sensibile, dovresti cercare di non esser così duro, puoi ferire, sai?" Si ha un bel dire della libertà di parola e di giudizio... sul momento ero viola e mi sarei sepolto!