M'incuriosisce... il topic è dedicato alle foto delle copertine o si può discutere anche delle storie?
Lanciostory (e Skorpio) sono stati praticamente la mia prima scuola.
Le due riviste contenitore della Eura (ora Aurea) possiedono difetti atavici:
1) per anni non hanno riportato i nomi degli autori e in seguito hanno utilizzato soprannomi dietro cui si nascondevano autori noti per il desiderio di mostrare una maggior varietà di firme;
2) fumetti rimontati, introducendo pagine riassuntive o scomponendo le tavole per rimontarle e così adattarle al formato della rivista (si veda L'Eternauta);
3) traduzioni inventate di sana pianta (es.: Alvar Mayor);
4) aggiunte di balloon e soprattutto di didascalie, perché evidentemente per loro il fumetto era maggiormente fruibile con qualche spiegazione in più, che invece rendono le trame più pesanti da leggere (es.: Larry Mannino);
5) censura di episodi (Chiara di notte).
Con tutti questi difetti gravissimi, Stelio Rizzo, Sergio Loss, Enzo Marino, Filippo Ciolfi sono comunque le persone che dobbiamo ringraziare per aver portato in Italia e fatto conoscere al grande pubblico la scuola Argentina. Autori del calibro di Oesterheld, Trillo, Wood, Saccomanno, Barreiro, Slavich e Mazzitelli; disegnatori quali Garcia Seijas, Mandrafina, Salinas, Gomez, Zanotto, Garcia Duran, Vogt, Villagran, Alberto ed Enrique Breccia, Del Castillo, Repetto, Fernandez, Olivera, Meglia, Domingues, Risso, Santana... Una pioggia di nomi, un diluvio di pagine (quasi tutte) inedite che s'è abbattuto sulle nostre edicole 37 anni fa e che -per fortuna- non ha mai smesso.
Essendo riviste contenitore, ci sono stati alti e bassi, periodi di vacche magre e di vacche grasse, corrispondenti all'ispirazione dei principali collaboratori, ma ci è stato permesso di conoscere capolavori assoluti quali L'Eternauta, Loco Chavez, Robin delle stelle, Alvar Mayor, Uscita di sicurezza, Storie mute, Mort Cinder, Laggiù nell'ovest, Cybersix o Cayenna e grandi saghe d'avventura esemplari quali Nippur di Lagash, Dago, Savarese, e molto altro.
Avendo avuto il piacere di conoscere Carlos Trillo
, rimasi affascinato dalla sua piacevolezza e disponibilità e dalla continua capacità di costruire mondi che anche a sessant'anni suonati e abbondanti lo contraddistingueva.
Ho avuto la possibilità di tradurre Alvar Mayor (per la Andamar, edizione in 7 volumi, terminata) e così riscoperto i testi del grande autore di Buenos Aires.
Lode quindi a Lanciostory e ai mille sogni che ci ha regalato e anche se ci sono state delle imperfezioni, amen!