| Il titolo gioca con la mitica Signorina Grandi Firme.
Le Grandi Firme era una rivista di varia letteratura, con un occhio particolare per il piccante ed il malizioso. D'altronde era diretta dal grande PITIGRILLI ( per chi non lo sapesse, era una persona di grande spirito ed intelligenza, per dire un nome attuale noto tipo Roberto GERVASO).
La sua fortuna ( e fama ) fu con la nuova impostazione, a partire dal 22.4.1937: una splendida Pin Up in copertina, disegnata da quel grande che risponde a BOCCASILE. Un prezzo basso, 50 centesimi, e queste bellissime ragazze, in carne il giusto per l'epoca, di vitalità esplosiva, gambe chilometriche, seni da pungersi gli occhi, e culi da sogno. Un sogno, appunto, che durò pochissimo. Il 6 ottobre 1938 la rivista venne obbligata a cambiare. Certamente non la decisione più nefasta di nonno Benito. Troppo esterofile quelle ragazze, troppo inappropriato quel clima intrigantemente gioioso per un paese fascista che si stava avviando verso le decisioni irrevocabili. Tant'è: i sogni di milioni di maschietti vennero privati di tanta materia prima. Un famoso disco del Trio Lescano ( Signorina Grandi Firme, Danzi), un concorso di bellezza ( Signorina Grandi Firme, 1938, vinto da quella che era definita come " le più belle gambe d'Italia, Barbara Nardi, al secolo Adelaide Barbara AMBROSIONI).
La Signorina Grandi Firme del volume è comunque di quell'altro sommo illustratore che risponde al nome di MOLINO. Giusto per i fumettari, ricordo che collaborò anche quell'altro grandissimo illustratore di donne ( e non solo) che fu ALBERTARELLI (ALBERT).
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