Vintage Comics

Intervista a Salvatore Taormina

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ilgattonip
view post Posted on 31/1/2011, 15:52 by: ilgattonip




Vi segnalo questa intervista dal quotidiano LA STAMPA:

«Il fumetto è anche cultura». Questo l’assunto di base che ha fulminato, quand’era bimbo, Salvatore Taormina. Forse l’avrà sentito dire dal padre e dallo zio, grandi consumatori di comics, che gli hanno attaccato il vizio. Fatto che sta da allora il 48enne bancario ha consacrato tutto il tempo libero ai giornalini illustrati, di cui è un importante collezionista. «Ne leggo dai 40 ai 50 alla settimana: in pratica dalle cinque, quando smetto di lavorare, sino a mezzanotte. E sabato e domenica, moglie permettendo, faccio il continuato».

Gli inizi, come per molti che sono stati bambini alla fine degli anni ‘60, è stato all’insegna di Zagor e Alan Ford. «Poi, all’improvviso, sono stato colto dal desiderio di tornare ragazzino, cercando di mettere le mani sui giornalini di allora. E intanto la mia indole di collezionista è evoluta verso una forma più matura». Che fondamentalmente vuol dire allargare i propri interessi proprio perché «il fumetto è cultura». «Non capisco chi, solo perché in gioventù amava Diabolik, non raccoglie altro. Io, appena ne ho avuto la possibilità, mi sono buttato su Flash Gordon e Mandrake per “leggere” in maniera diversa gli anni dell’anteguerra».

A 13 anni Salvatore è tra i promotori del Mandrake Club, un circolo culturale messo in piedi in casa di un coetaneo, con tanto di autorizzazione comunale, per la condivisione e lo scambio degli albi. «Con il tempo si è rafforzato un grande amore, in un’epoca in cui non esistevano i videogiochi. Anche se allora i fumetti, quasi tutti ad altissima tiratura, non valevano nulla. E intanto le mamme ne facevano piazza pulita senza avvisare i figli». E non sempre i pezzi rari vengono letti. «Se si acquista un giornalino di un certo valore, per non rovinarlo si compra contemporaneamente pure la sua ristampa».

Un anno fa Taormina ha fondato a Rivoli il Club Amici del Fumetto, dove si sperimentano nuove letture e la creazione di storie scritte da lui stesso e poi disegnate da giovani fumettisti torinesi. Per di più Salvatore cura le Guide Pratiche al collezionismo, libretti annuali che forniscono indicazioni precise sui numeri rari all’interno delle diverse serie e valutazioni approfondite sullo stato di conservazione dei vari volumi. «Se dovessi dare consigli ad un giovane che vuole avvicinarsi al collezionismo, gli direi di privilegiare le testate di editori minori, ben disegnate e a bassa tiratura, che ora si comperano a 5 euro e un domani, chissà, potrebbero valere ben di più».

Venendo ai pezzi rari, i più ricercati sono i primi 10-20 esemplari di ogni fumetto. «Il numero 1 di Diabolik del ‘62 in perfetto stato di conservazione arriva ai 10 mila euro, 5 mila se è soltanto buono. Topolino e Tex, invece, valgono più o meno la metà. Tra l’altro il primo numero di Tex, “La mano rossa”, non riporta stranamente alcuna data in copertina».

Taormina sostiene di essere «un buon collezionista», ma non dice quanti pezzi possiede e non parla del loro valore globale. «Però raccolgo di tutto e ogni tanto, quando mi stanco di un certo fumetto, lo scambio in blocco con un altro». Lando e Il tromba compresi, i sexy-giornalini che negli anni ‘60 e ‘70 si leggevano, con un po’ di vergogna, dal barbiere. «In Italia abbiamo illustratori di altissimo livello, ma pochi sceneggiatori di valore perché i giovani leggono poco e scrivono peggio». Ora i ragazzi si dedicano molto meno ai fumetti rispetto ai loro genitori. «Chi guardava alla televisione i Manga giapponesi, adesso al massimo colleziona storie all’insegna del sangue e del sesso». Il collezionismo, intanto, si sta spostando dal fumetto d’antiquariato alle tavole originali degli stessi. «Una direzione che aprirà le porte a un pubblico più colto, desideroso di mostrare la propria passione per una tavola autentica di Galep o di Civitelli, invece che per una striscia originale della prima serie».

maurizio ternavasio


La cosa che non capisco è come mai diabolik perfetto vale 10000 euro e topolino e tex 5000;
Non è maggiore la richiesta per questi ultimi due, o forse perchè è più difficile trovare un diabolik perfetto, data la minore tiratura?

Inoltre vi segnalo questo interessante articolo sulle Tavole dei fumetti con le quotazioni in costante aumento. E' in pdf non so come trasferirlo sul sito.
http://www3.lastampa.it/tuttosoldi/


Edited by ilgattonip - 31/1/2011, 16:14
 
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