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| Parlando di Asterix il gallico: ho approfittato della mega offertona da edicola di Panini e ho comprato i primi due volumi in brossura a 4,50, divertendomi a confrontare le edizioni ricolorate con i miei cartonati Mondadori. Il mio "Gallico" è un'edizione del 1978, uscita insieme alla prima edizione italiana del "Giro di Gallia": ha una tavola (la 31^ di pag. 35) sfocata, e ho sempre pensato che dipendesse da un problema di stampa dell'edizione. Come gli esperti sapranno, non è così: la tavola originale di Uderzo andò perduta molto presto e quella dei cartonati è una fotografia da stampa. Dopo la pubblicazione della versione de-luxe (e quindi in tutte le edizioni da quando Asterix è passato a Panini), la tavola è stata sostituita da una quasi identica (ma con alcune evidenti differenze, come le forme delle nuvole o di qualche ruga d'espressione dei personaggi) a quanto pare disegnata da Marcel Uderzo, fratello di Albert, anche lui scomparso recentemente.
Vi chiedo: esistono edizioni in volume con la tavola originale di Albert non rifotografata? (Parlo di edizioni francesi, visto che in Italia è arrivato 8 anni dopo, ma chissà...) A quando risale la tavola di Marcel? Quando è stata pubblicata la prima volta? Tenete presente che i due fratelli litigarono ai tempi de "i Belgi" e da allora Marcel non ha più lavorato su Asterix.
A margine di questo è dimostrato che fino alla fine dei '70, Marcel fece un continuo lavoro su Asterix di cui però si conosce poco l'estensione: c'è chi dice che curava i colori, chi che "coordinasse" le chine. Sicuramente i suoi disegni autografi del Gallo che si trovano in rete sono indistinguibili da quelli del fratello, ma leggermente più dinamici. Su "i Belgi" disegnò sicuramente il finto Bruegel, ma i disegni di quel tormentato (e meraviglioso) albo sono molto diversi e più innovativi sia rispetto alla "Obelix S.p.A." sia al "Grande fossato". Guardate la tavola "ricalcata" del gallico e gli ultimi Asterix del periodo Goscinny. Ho la sensazione che Asterix avesse almeno tre autori di rilievo, ma la verità forse non la sapremo mai...
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