CITAZIONE
Tali critiche sono giustificate, ma va anche riconosciuto che spesso è proprio il permanere di un mercato che riconosce un alto valore commerciale ai fumetti a mantenere l'interesse verso il collezionismo.
Anche il lavoro che sta facendo Pignatone, proponendo il materiale in lussuosi cataloghi d'asta, è comunque a modo suo un tentativo di attirare nuovo interesse verso un collezionismo che sta vedendo restringersi il numero di appassionati.
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C'è un problema di promozione culturale e di conoscenza che va affrontato.
E poi ci va una piccola rivoluzione "commerciale".Io penso che per salvare il collezionismo di fumetti dal declino bisognerebbe attuare una politica all'americana: il materiale comune e ordinario deve scendere di prezzo, non può stare a ruota dei prezzi raggiunti dal materiale al TOP per rarità o conservazione. Questo consentirebbe a molti nuovi collezionisti di entrare su certe collane, iniziando con una prima accumulazione fatta a prezzi umani. In un secondo tempo questi collezionisti potrebbero spingersi alla ricerca dei pezzi più rari o meglio conservati, ma almeno hanno potuto partire! Oggi quanti sono quelli che non iniziano nemmeno certe collezioni perché sanno già in partenza di non potersele "permettere"?
Non si può secondo me avere una proporzione di prezzi fra Eccellente-ottimo-buono che è del tipo 100-80-50. Se il pezzo al top vale 100 o più, il pezzo ottimo vale 40/50 e il buono vale 20/25. Questo, sia chiaro, per tutto quel materiale di facile reperimento. I pezzi rarissimi continuerebbero ad avere un trattamento a parte.
@wolp: assolutamente d'accordo con te sul discorso dei prezzi. conosco diversi appassionati di magnus che non si mettono a collezionare i suoi neri per i costi proibitivi.
sono un po' meno d'accordo col discorso pignatone. i lussuosi cataloghi d'asta rendono vivo l'interesse come fenomeno mediatico e come hobby di nicchia, snaturando la natura popolare del fumetto, e puntano esclusivamente all'aspetto esteriore del contenitore riducendolo a un soprammobile anonimo la cui forma non è per nulla collegata all'aspetto artistico, culturale e comunicativo del media.
CITAZIONE
Bisogna forse impostare un modo del tutto nuovo di collezionare fumetti.Liberarci dal desiderio della collezione completa, della cronologia integrale, del tutte le edizioni, con tutti i gadget, ecc. Semplicemente, la collezione di quei singoli oggetti che sono veramente rari e di qualità intrinseca. Logicamente, con un occhio allo stato di conservazione. Come avviene d'altra parte in tutti i settori del collezionismo. La domanda causa solo un aumento del prezzo al momento dell'acquisto, ed è la parte volatile del valore dell'oggetto acquistato. Tutto il materiale dalla fine degli anni sessanta in poi, è stato immagazzinato da un numero di collezionisti che non potrà certo essere eguagliato in futuro. Pertanto, è destinato ad avere un tracollo economico. Si salveranno solo quelli che sono pezzi importanti, che potranno essere raccolti come qualsiasi oggetto antico, testimone del suo tempo. Personalmente, ritengo assurdi la maggior parte dei prezzi del materiale "recente", dal 65 circa in poi. Impostare oggi una raccolta di quel materiale volendo completare le serie, a quei prezzi, mi sembra onestamente una cosa del tutto irrazionale. Fate mente locale al costo finale della collezione, e pensate a cosa si può acquistare con la stessa cifra. Con il rischio concreto che i nostri nipoti si trovino in mano un pugno di mosche, e parlino nei salotti con gli amici della bizzarria dei loro nonni.
@billy: scusa ma sembri un ragioniere.
ma chissenefrega di quotazioni future, crolli, mercati...l'importante è collezionare quello che ci piace leggere e rileggere, guardare ed osservare...
nipoti non ne ho, spero di averne in futuro.
intanto le figlie più che bizzarria del padre parlano di passione per la lettura, e vederle che mi fregano batman e vampirella dal comodino o che si conservano i bone e i topolino non ha prezzo.
sicuro se ameranno leggere anche da grandi avranno una bella collezione di nona arte: magnus, pazienza, toppi, liberatore, battaglia, moebius, miller , gaiman, moore, morrison, munoz, bilal, hermann, pratt, bonvi, milazzo, corben, kirby, windsor-smith...
i fumetti li abbiam comprati per divertirci, se poi avranno un valore sarà tutto grasso che cola, cosa c'entrano i pugni mosche? ti rendono il doppio del biglietto quando esci dal cinema, dal teatro, dal museo o dallo stadio? sky ti accredita una percentuale sul conto corrente? la microsoft e la sony ti mandano un vaglia quando finisci un videogame? facebook ti paga la connessione a cottimo? (ad libitum) ...i fumetti son cultura che trasmetti. i beni materiali glieli lascerai in altre forme.