Vintage Comics

E' veramente in crisi il mercato del fumetto?

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ilgattonip
view post Posted on 5/10/2010, 14:21




CITAZIONE (MRAZ FUMETTI @ 3/10/2010, 20:35)
CITAZIONE (billyhusky @ 3/10/2010, 20:07)
ti ritrovo qui, e concordo in pieno.Della mia vendita estiva, non rimpiango il cattivo riscontro economico, rispetto ai prezzi attuali, ma la perdita di quei fumetti specifici, un taglio con tanti anni di vita passata: Ad onor del vero, rispetto ai prezzi d'acquisto dell'epoca ho avuto un buon ritorno economico.Quello che non capisco è come un nuovo collezionista possa volere cominciare anche una sola raccolta impegnativa ai prezzi attuali. Non ho problemi economici, ma non per questo butto soldi dalla finestra, e sono (e sempre rimarrò un COLLEZIONISTA) e non un Commerciante.Piacere del raccogliere, obiettivi da programmare a da raggiungere,arricchimento culturale, conoscenza ed amicizia, colaborazione e sana competizione con gli altri collezionisti, questo è quello che ci muove.Il profitto dalle collezioni lo si lasci a quelle necessarie e comode "malattie" che sono i commercianti. Comprate solo quello che vi piace e che potete permettervi. Solo in questo modo si può avere in ogni caso un ritorno positivo: il nostro piacere personale.I soldi lasciamoli fare ai commercianti!

DISCORSO DA NO COMMENT.

Si forse Antonio è andato un pò oltre... secondo me chi decide di commerciare in fumetti, è giusto che abbia il giusto ritorno economico, dato che investe soldi e tempo.
Il problema sono le mele merce, vedi chi ha presso tutti i fumetti di Antonio dicendgli che non valevano nulla, e che il mercato era in crisi...
l'annoso problema conflittuale commeciante-collezionista esisterà sempre... alla fiera di roma commentando con un rivenditore le speculazioni sul tesoro disney uno la saga di reginella, lui insisteva nel dire che non era una speculazione perchè si tratta di un bene voluttuario, lo sarebbe stata se si fosse trattato di pane o acqua, beni di prima necessità... ovviamente non sono d' accordo... l' ho pure invitato ad iscriversi sul forum, dato che seguiva quello di collezionismo...
 
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view post Posted on 5/10/2010, 15:02
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Re del Delitto

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E' il famoso gatto che si morde la coda.
Se un commerciante che vive delle sue vendite non vende più, il problema più grosso ce l'ha lui e non il collezionista che nella peggiore delle ipotesi fa spallucce e va al cinema.
Mi spiego?
Il mercato al rialzo è stato innescato dal commerciante perchè fin'ora ha avuto il suo gran bel ritorno.
Quale altro settore commerciale ti permette di comperarere a 10 e rivendere a 100? Adesso i tempi sono cambiati e ci si deve adeguare tutti, senza la pretesa di pareggiare i conti vendendo due pezzi buoni al mese o facendo cinque fiere all'anno.
Il fumetto deve girare se si vuole mantenere sia la base che il ricambio dei collezionisti.
Per far questo non si chiede di vendere gli 1-29 a 1 euro, ma di vendere i fumetti comuni a 1 euro anzichè 5 o 10 o 25 euro, mettendo da parte i cataloghi dei soliti noti. Questo è l'unico modo per invogliare a fare nuove collezioni. Lo stesso concetto va applicato quando si acquista il materiale che è sempre snobbato, ridicolizzato, se non addirittura rifiutato se non è da edicola: basta acquistarlo al giusto prezzo per rivenderlo ad un prezzo altrettanto adeguato.
Quante volte ho visto rifiutare i Tex censurati perche "poi non si vendono"? Certo, a 500 euro non si vendono ma a 150 sparirebbero in un battibaleno.
Comunque, ribadisco, il problema non è mio e se un giorno mi metterò a commerciare in fumetti, sicuramente adotterò questa filosofia.

Per quanto riguarda il nostro nuovo amico, è stato "raggirato" non perchè ignorante in materia (sta dimostrando di saperne come e più di noi) ma solo perchè è rimasto fermo un giro ai box e quando è ripartito il mondo era cambiato nel modo descritto e che tutti contestiamo.
 
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casiraghi
view post Posted on 5/10/2010, 15:21




Ho "stoppato" il Collezionismo da ormai più di 1 anno proprio per questo motivo, ma non ho smesso di spendere gli stessi soldi in fumetti. Ho semplicemente spostato il mio target sul moderno, acquistando grandi quantitativi di produzione attuale, spaziando dalla Panini alla Planeta, dalle case editrici più disparate fino alle nuove nate come Bao Publishing. Il gusto di leggere un fumetto è rimasto immutato ed ho scoperto mondi fin'ora a me sconosciuti che hanno aumentato ancora di più la passione. Sono disposto a fare sacrifici per un fumetto ma NON a farmi prendere in giro. Non vedo l'ora di riprendere le collezioni che ho messo in frigorifero .. ma se le condizioni sono queste passo la mano e continuo ad investire le mie risorse in questa direzione. Mi sono ripromesso di fare un salto a Bologna per vedere se qualcosa si muove .. ma leggendo questa discussione ho i miei dubbi. Per quello che è la mia esperienza quindi non è in crisi il mercato del fumetto (spendo gli stessi soldi che spendevo prima) ... ma un settore in particolare del mercato del fumetto, quello del "Vintage" .
 
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view post Posted on 5/10/2010, 15:58
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Principe nel suo Giardino

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personalmente trovo che cmq anche i commercianti stanno affrontando la crisi di vendite in maniera differente. a parte quelli che vanno avanti impermeabili, negli altri si stanno sviluppando 2 politiche antitetiche...queli che rialzano i prezzi per compensare le minori vendite e quelli disposti a scontare la merce per fare cassa.
 
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view post Posted on 5/10/2010, 17:21
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Re del Delitto

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Appunto, c'è chi va al cinema e chi si butta sul fumetto moderno.
Io...batto i cassonetti.
 
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casiraghi
view post Posted on 5/10/2010, 18:09




CITAZIONE (procione_del_maine @ 5/10/2010, 18:21)
Appunto, c'è chi va al cinema e chi si butta sul fumetto moderno.
Io...batto i cassonetti.

già .. ma nel mio caso il "mercato del Fumetto" non va in crisi ... mentre nell'altro ci guadagna il mercato del Cinema ..
nel tuo caso invece ci rimette l'HERA ...
 
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view post Posted on 6/10/2010, 13:45
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Sceriffo di Valmitraglia

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CITAZIONE (MRAZ FUMETTI @ 3/10/2010, 20:35)
CITAZIONE (billyhusky @ 3/10/2010, 20:07)
ti ritrovo qui, e concordo in pieno.Della mia vendita estiva, non rimpiango il cattivo riscontro economico, rispetto ai prezzi attuali, ma la perdita di quei fumetti specifici, un taglio con tanti anni di vita passata: Ad onor del vero, rispetto ai prezzi d'acquisto dell'epoca ho avuto un buon ritorno economico.Quello che non capisco è come un nuovo collezionista possa volere cominciare anche una sola raccolta impegnativa ai prezzi attuali. Non ho problemi economici, ma non per questo butto soldi dalla finestra, e sono (e sempre rimarrò un COLLEZIONISTA) e non un Commerciante.Piacere del raccogliere, obiettivi da programmare a da raggiungere,arricchimento culturale, conoscenza ed amicizia, colaborazione e sana competizione con gli altri collezionisti, questo è quello che ci muove.Il profitto dalle collezioni lo si lasci a quelle necessarie e comode "malattie" che sono i commercianti. Comprate solo quello che vi piace e che potete permettervi. Solo in questo modo si può avere in ogni caso un ritorno positivo: il nostro piacere personale.I soldi lasciamoli fare ai commercianti!

DISCORSO DA NO COMMENT.

Scusate, mi sono espresso male o sono stato frainteso. Non sto demonizzando i commercianti, che giustamente cercano profitto dal loro lavoro, e che sono comunque utilissimi. Intendevo dire solo che secondo me non conviene collezionare o meno un fumetto facendosi condizionare dalla possibilità di un futuro guadagno, cosa sempre aleatoria. A tutte le mie collezioni, ho sempre dato un valore economico pari a zero, in tutti i miei bilanci di stato patrimoniale al 31 dicembre di ogni anno. Il prezzo di quello che acquisto è importante solo al al momento della spesa, poi per me conta solo il piacere che mi deriva dall'oggetto. Se qualcuno si è risentito, chiedo sinceramente scusa, ma non era assolutamente nelle mie intenzioni.
 
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view post Posted on 7/10/2010, 12:39
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Sceriffo di Valmitraglia

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CITAZIONE (casiraghi @ 5/10/2010, 16:21)
Ho "stoppato" il Collezionismo da ormai più di 1 anno proprio per questo motivo, ma non ho smesso di spendere gli stessi soldi in fumetti. Ho semplicemente spostato il mio target sul moderno, acquistando grandi quantitativi di produzione attuale, spaziando dalla Panini alla Planeta, dalle case editrici più disparate fino alle nuove nate come Bao Publishing. Il gusto di leggere un fumetto è rimasto immutato ed ho scoperto mondi fin'ora a me sconosciuti che hanno aumentato ancora di più la passione. Sono disposto a fare sacrifici per un fumetto ma NON a farmi prendere in giro. Non vedo l'ora di riprendere le collezioni che ho messo in frigorifero .. ma se le condizioni sono queste passo la mano e continuo ad investire le mie risorse in questa direzione. Mi sono ripromesso di fare un salto a Bologna per vedere se qualcosa si muove .. ma leggendo questa discussione ho i miei dubbi. Per quello che è la mia esperienza quindi non è in crisi il mercato del fumetto (spendo gli stessi soldi che spendevo prima) ... ma un settore in particolare del mercato del fumetto, quello del "Vintage" .

io questo l'ho fatto dal 93 in poi, in quanto non mi era possibile altro, per motivi lavorativi e logistici, che acquistare per corrispondenza, e per questa via, se non conosci il venditore, rischi troppo di prendere fregature. Ti assicuro che anche collezionare le nuove uscite è piacevolissimo, almeno lo è stato per me. Quello del vintage è un collezionismo particolare, che richiede disponibilità economica, competenza,capacità di attendere anche anni senza nessuna certezza di completare le serie, o comunque di realizzare il nostro piano di collezione. Secondo me è poi molto aleatorio dal punto dell'investimento, se solo economico. Quale certezza che tra quindici anni l'oggetto dei nostri desideri possa ancora incontrare estimatori decisi a valutarcelo in modo adeguato? qualche anno fa su un numero di "Collezionare",quello che conteneva la crono di Magnus,( del 1990 mi sembra ), nella rubrica di consigli l'articolista alla domanda "cosa collezionare come investimento" rispondeva :sicuramente Topolino libretto, per le motivazioni note a tutti per cui un fumetto domani potrà essere ancora ricercato. Vent'anni dopo, possiamo confermare la giustezza della previsione. Aggiungiamo pure, per gli stessi motivi, Tex e Diabolik. Ma quanto può essere "sicuro" oggi un investimento su altri titoli? Non parliamo solo per noi, che forse siamo smaliziati, senza problemi economici e così via. Nel forum ho visto con immensa simpatia la presenza di almeno due giovanissimi, 12 e 16 anni.Beati loro! Teniamo conto nei nostri giudizi, consigli, entusiasmi, anche la presenza di chi probabilmente non ha risorse economiche pari all'entusiamo. Non penso che sia troppo saggio decantare solo la bellezza dei pezzi arcirari. Ken Parker, Julia, Storia del West, tant0 fumetto franco-belga sia acquistabile con poche risorse e sia comunque un prodotto sempre valido. Chi di noi non si rilegge di tanto in tanto un Ken od un bel Tex od un'altro personaggio a noi caro? Vorrei, se possibile, uno spazio magari specifico, dedicato a collezionisti più giovani.

CITAZIONE (procione_del_maine @ 5/10/2010, 16:02)
E' il famoso gatto che si morde la coda.
Se un commerciante che vive delle sue vendite non vende più, il problema più grosso ce l'ha lui e non il collezionista che nella peggiore delle ipotesi fa spallucce e va al cinema.
Mi spiego?
Il mercato al rialzo è stato innescato dal commerciante perchè fin'ora ha avuto il suo gran bel ritorno.
Quale altro settore commerciale ti permette di comperarere a 10 e rivendere a 100? Adesso i tempi sono cambiati e ci si deve adeguare tutti, senza la pretesa di pareggiare i conti vendendo due pezzi buoni al mese o facendo cinque fiere all'anno.
Il fumetto deve girare se si vuole mantenere sia la base che il ricambio dei collezionisti.
Per far questo non si chiede di vendere gli 1-29 a 1 euro, ma di vendere i fumetti comuni a 1 euro anzichè 5 o 10 o 25 euro, mettendo da parte i cataloghi dei soliti noti. Questo è l'unico modo per invogliare a fare nuove collezioni. Lo stesso concetto va applicato quando si acquista il materiale che è sempre snobbato, ridicolizzato, se non addirittura rifiutato se non è da edicola: basta acquistarlo al giusto prezzo per rivenderlo ad un prezzo altrettanto adeguato.
Quante volte ho visto rifiutare i Tex censurati perche "poi non si vendono"? Certo, a 500 euro non si vendono ma a 150 sparirebbero in un battibaleno.
Comunque, ribadisco, il problema non è mio e se un giorno mi metterò a commerciare in fumetti, sicuramente adotterò questa filosofia.

Per quanto riguarda il nostro nuovo amico, è stato "raggirato" non perchè ignorante in materia (sta dimostrando di saperne come e più di noi) ma solo perchè è rimasto fermo un giro ai box e quando è ripartito il mondo era cambiato nel modo descritto e che tutti contestiamo.

Io non ho nulla contro i commercianti in genere, nè contro quello in specifico: Io mi sono comportato come sono abituato, con estrema correttezza. D'altra parte, anche per me è una cosa chiusa. Pertanto, "de hoc, satis". Ne abbiamo già parlato troppo. Invece noto che anche tu hai una mezza ideuzza, forse, in un futuro lontano, di aprire un negozietto. Se ti serve un garzone od un socio, fammi un fischio (tra un anno potrei pensionarmi anticipatamente, anche se forse, come il tuo potrebbere essere solo un sogno).CIao
 
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view post Posted on 13/10/2010, 17:38
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Sceriffo di Valmitraglia

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CITAZIONE (casiraghi @ 5/10/2010, 16:21)
Ho "stoppato" il Collezionismo da ormai più di 1 anno proprio per questo motivo, ma non ho smesso di spendere gli stessi soldi in fumetti. Ho semplicemente spostato il mio target sul moderno, acquistando grandi quantitativi di produzione attuale, spaziando dalla Panini alla Planeta, dalle case editrici più disparate fino alle nuove nate come Bao Publishing. Il gusto di leggere un fumetto è rimasto immutato ed ho scoperto mondi fin'ora a me sconosciuti che hanno aumentato ancora di più la passione. Sono disposto a fare sacrifici per un fumetto ma NON a farmi prendere in giro. Non vedo l'ora di riprendere le collezioni che ho messo in frigorifero .. ma se le condizioni sono queste passo la mano e continuo ad investire le mie risorse in questa direzione. Mi sono ripromesso di fare un salto a Bologna per vedere se qualcosa si muove .. ma leggendo questa discussione ho i miei dubbi. Per quello che è la mia esperienza quindi non è in crisi il mercato del fumetto (spendo gli stessi soldi che spendevo prima) ... ma un settore in particolare del mercato del fumetto, quello del "Vintage" .

Per quel che vale, Venerdì sera sono stato contattato dalla Bolaffi di Torino, la più importante azienda italiana per la filatelia , che non disdegna anche altri tipi di collezioni, per propormi acquisti numismatici e filatelici. In vent'anni è la prima volta che succede! Ad un mio conoscente (paziente-amico), al quale fornisco monete argentee di repubblica fdc, ha accettato una riduzione del prezzo di una offerta che gli aveva fatto un mese prima: Questi sono chiarissimi segni di un mercato, sempre del settore collezionistico, in chiara difficoltà.
 
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view post Posted on 5/11/2010, 20:39
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Sceriffo di Valmitraglia

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un'altro commerciante di monete, mi ha chiamato due volte a distanza di quindici giorni, per una mia lista di ricercato: Sa, prima di darle ad altri.... Potenza della crisi!
 
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eliah bailey
view post Posted on 5/11/2010, 23:02




CITAZIONE (procione_del_maine @ 5/10/2010, 15:02) 
E' il famoso gatto che si morde la coda.
Se un commerciante che vive delle sue vendite non vende più, il problema più grosso ce l'ha lui e non il collezionista che nella peggiore delle ipotesi fa spallucce e va al cinema.
Mi spiego?
Il mercato al rialzo è stato innescato dal commerciante perchè fin'ora ha avuto il suo gran bel ritorno.
Quale altro settore commerciale ti permette di comperarere a 10 e rivendere a 100? Adesso i tempi sono cambiati e ci si deve adeguare tutti, senza la pretesa di pareggiare i conti vendendo due pezzi buoni al mese o facendo cinque fiere all'anno.
Il fumetto deve girare se si vuole mantenere sia la base che il ricambio dei collezionisti.
Per far questo non si chiede di vendere gli 1-29 a 1 euro, ma di vendere i fumetti comuni a 1 euro anzichè 5 o 10 o 25 euro, mettendo da parte i cataloghi dei soliti noti. Questo è l'unico modo per invogliare a fare nuove collezioni. Lo stesso concetto va applicato quando si acquista il materiale che è sempre snobbato, ridicolizzato, se non addirittura rifiutato se non è da edicola: basta acquistarlo al giusto prezzo per rivenderlo ad un prezzo altrettanto adeguato.
Quante volte ho visto rifiutare i Tex censurati perche "poi non si vendono"? Certo, a 500 euro non si vendono ma a 150 sparirebbero in un battibaleno.
Comunque, ribadisco, il problema non è mio e se un giorno mi metterò a commerciare in fumetti, sicuramente adotterò questa filosofia.

Per quanto riguarda il nostro nuovo amico, è stato "raggirato" non perchè ignorante in materia (sta dimostrando di saperne come e più di noi) ma solo perchè è rimasto fermo un giro ai box e quando è ripartito il mondo era cambiato nel modo descritto e che tutti contestiamo.

Concordo pienamente al 200%.

Prendiamo ad esempio il n°1 di Tex NC NBA: su Baci e Spari la quotazione è di max 3400 Euro da Edicola. Identica quotazione su CF.

Contattato un venditore al telefono che mi offre l'albo in questione da "EDICOLA" a 6500/7000 Euro !!!!! Oppure uno "OTTIMO" a 5000 Euro !!!!

Per me se li può anche tenere.... E' chiaro che se qualcuno, optando per dilazioni del pagamento nel tempo, accetta tale prezzo, ce l'abbiamo tutti nel .....

Basterebbe che tutti o la maggior parte dei collezionisti (almeno quelli di questo ed altri Forum che discutono di queste problematiche) si rifiutassero di comprare a questi prezzi e le cose cambierebbero!!

Prima o poi i venditori dovranno calare, altrimenti se li terranno sulle croste...

Io andrò a Reggio per cercare albi di Tex NC, ma NON a prezzi ULTRA-ESAGERATI.

Piuttosto lascio la collezione così com'è ed attendo tempi migliori.... per noi.
 
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view post Posted on 5/11/2010, 23:14
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Sceriffo di Valmitraglia

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CITAZIONE (eliah bailey @ 5/11/2010, 23:02) 
CITAZIONE (procione_del_maine @ 5/10/2010, 15:02) 
E' il famoso gatto che si morde la coda.
Se un commerciante che vive delle sue vendite non vende più, il problema più grosso ce l'ha lui e non il collezionista che nella peggiore delle ipotesi fa spallucce e va al cinema.
Mi spiego?
Il mercato al rialzo è stato innescato dal commerciante perchè fin'ora ha avuto il suo gran bel ritorno.
Quale altro settore commerciale ti permette di comperarere a 10 e rivendere a 100? Adesso i tempi sono cambiati e ci si deve adeguare tutti, senza la pretesa di pareggiare i conti vendendo due pezzi buoni al mese o facendo cinque fiere all'anno.
Il fumetto deve girare se si vuole mantenere sia la base che il ricambio dei collezionisti.
Per far questo non si chiede di vendere gli 1-29 a 1 euro, ma di vendere i fumetti comuni a 1 euro anzichè 5 o 10 o 25 euro, mettendo da parte i cataloghi dei soliti noti. Questo è l'unico modo per invogliare a fare nuove collezioni. Lo stesso concetto va applicato quando si acquista il materiale che è sempre snobbato, ridicolizzato, se non addirittura rifiutato se non è da edicola: basta acquistarlo al giusto prezzo per rivenderlo ad un prezzo altrettanto adeguato.
Quante volte ho visto rifiutare i Tex censurati perche "poi non si vendono"? Certo, a 500 euro non si vendono ma a 150 sparirebbero in un battibaleno.
Comunque, ribadisco, il problema non è mio e se un giorno mi metterò a commerciare in fumetti, sicuramente adotterò questa filosofia.

Per quanto riguarda il nostro nuovo amico, è stato "raggirato" non perchè ignorante in materia (sta dimostrando di saperne come e più di noi) ma solo perchè è rimasto fermo un giro ai box e quando è ripartito il mondo era cambiato nel modo descritto e che tutti contestiamo.

Concordo pienamente al 200%.

Prendiamo ad esempio il n°1 di Tex NC NBA: su Baci e Spari la quotazione è di max 3400 Euro da Edicola. Identica quotazione su CF.

Contattato un venditore al telefono che mi offre l'albo in questione da "EDICOLA" a 6500/7000 Euro !!!!! Oppure uno "OTTIMO" a 5000 Euro !!!!

Per me se li può anche tenere.... E' chiaro che se qualcuno, optando per dilazioni del pagamento nel tempo, accetta tale prezzo, ce l'abbiamo tutti nel .....

Basterebbe che tutti o la maggior parte dei collezionisti (almeno quelli di questo ed altri Forum che discutono di queste problematiche) si rifiutassero di comprare a questi prezzi e le cose cambierebbero!!

Prima o poi i venditori dovranno calare, altrimenti se li terranno sulle croste...

Io andrò a Reggio per cercare albi di Tex NC, ma NON a prezzi ULTRA-ESAGERATI.

Piuttosto lascio la collezione così com'è ed attendo tempi migliori.... per noi.

Io pure la penso così. Sono fuori dal giro da troppi anni, ma non intendo certo pagare più di quello che vale secondo me: rarità effettiva, qualità, ecc. Un poco alla finestra non fa male, tanto per alcuni anni purtroppo saremo in crisi! D'altra parte, Voi tutti mi confermate che nel settore del collezionismo di fumetti c'è stata una grande speculazione. Dopo la speculazione, viene sempre un ridimensionamento dei prezzi. Se poi noi collezionisti stessimo un poco più attenti a non farci prendere dall'entusiasmo, dal "lo voglio subito, quel che costa non importa", .......
 
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view post Posted on 10/11/2010, 13:58
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Inviato di Mjorek

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Si discuteva in un altro topic dei grandi collezionisti. Riporto qui il mio ultimo intervento perché più pertinente a questo topic.

L'idea che i grandi collezionisti vendano le loro gigantesche collezioni è un fatto normale, ma mi mette un po' di tristezza perché penso che verrà un tempo in cui di questo nostro collezionismo classico rimarranno macerie. Gli anni 40/50 furano quelli dei pionieri, che nemmeno sapevano di essere parte di un fenomeno che stava nascendo; gli anni 60/80 hanno rappresentato l'epoca mitica, quella dell'entusiasmo vero, del mercato vivo; poi è venuto il nostro tempo, quello delle "poche collezioni specifiche", dei collezionisti che si iper-specializzano in 3 o 4 collane, con ricerca di alto livello qualitativo nella conservazione; che cosa ci aspetta fra 20 anni? Enormi moli di materiale che non interesserà più le nuove generazioni, un po' come l'anteguerra non-disneyano oggi?

Spesso leggo critiche nei confronti di taluni commercianti che "pomperebbero" i prezzi sul mercato. Tali critiche sono giustificate, ma va anche riconosciuto che spesso è proprio il permanere di un mercato che riconosce un alto valore commerciale ai fumetti a mantenere l'interesse verso il collezionismo.
Anche il lavoro che sta facendo Pignatone, proponendo il materiale in lussuosi cataloghi d'asta, è comunque a modo suo un tentativo di attirare nuovo interesse verso un collezionismo che sta vedendo restringersi il numero di appassionati.

Proviamo ad immaginare uno scenario di futuro crollo dei prezzi, ad esempio su un caposaldo come TEX. Sappiamo bene che, a parte pochi albi, di Tex ci sono centinaia e centinaia di fascicoli in giro, nelle mani di centinaia di collezionisti. Gli attuali valori commerciali di Tex sono soprattutto dovuti all'altissima domanda da parte dei collezionisti e non certo ad una rarità assoluta dei pezzi. Se i prezzi cominciassero a scendere, ma non si trovassero nuove leve di collezionisti, probabilmente alcuni collezionisti, i meno appassionati, potrebbero pensare di cedere il loro materiale mentre ha ancora un certo valore economico, temendo un tracollo. Ma questo porterebbe ulteriore offerta in eccesso, contribuendo a far scendere ulteriormente i prezzi. La delusione che si ingenererebbe su molte persone che hanno speso magari migliaia di euro per i loro albi potrebbe portare una certa ulteriore disaffezione (si veda ad esempio cosa è successo alle carte telefoniche quando la domanda e i prezzi hanno cominciato a crollare...).

C'è un problema di promozione culturale e di conoscenza che va affrontato.
E poi ci va una piccola rivoluzione "commerciale".Io penso che per salvare il collezionismo di fumetti dal declino bisognerebbe attuare una politica all'americana: il materiale comune e ordinario deve scendere di prezzo, non può stare a ruota dei prezzi raggiunti dal materiale al TOP per rarità o conservazione. Questo consentirebbe a molti nuovi collezionisti di entrare su certe collane, iniziando con una prima accumulazione fatta a prezzi umani. In un secondo tempo questi collezionisti potrebbero spingersi alla ricerca dei pezzi più rari o meglio conservati, ma almeno hanno potuto partire! Oggi quanti sono quelli che non iniziano nemmeno certe collezioni perché sanno già in partenza di non potersele "permettere"?

Non si può secondo me avere una proporzione di prezzi fra Eccellente-ottimo-buono che è del tipo 100-80-50. Se il pezzo al top vale 100 o più, il pezzo ottimo vale 40/50 e il buono vale 20/25. Questo, sia chiaro, per tutto quel materiale di facile reperimento. I pezzi rarissimi continuerebbero ad avere un trattamento a parte.
 
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Bisogna forse impostare un modo del tutto nuovo di collezionare fumetti.Liberarci dal desiderio della collezione completa, della cronologia integrale, del tutte le edizioni, con tutti i gadget, ecc. Semplicemente, la collezione di quei singoli oggetti che sono veramente rari e di qualità intrinseca. Logicamente, con un occhio allo stato di conservazione. Come avviene d'altra parte in tutti i settori del collezionismo. La domanda causa solo un aumento del prezzo al momento dell'acquisto, ed è la parte volatile del valore dell'oggetto acquistato. Tutto il materiale dalla fine degli anni sessanta in poi, è stato immagazzinato da un numero di collezionisti che non potrà certo essere eguagliato in futuro. Pertanto, è destinato ad avere un tracollo economico. Si salveranno solo quelli che sono pezzi importanti, che potranno essere raccolti come qualsiasi oggetto antico, testimone del suo tempo. Personalmente, ritengo assurdi la maggior parte dei prezzi del materiale "recente", dal 65 circa in poi. Impostare oggi una raccolta di quel materiale volendo completare le serie, a quei prezzi, mi sembra onestamente una cosa del tutto irrazionale. Fate mente locale al costo finale della collezione, e pensate a cosa si può acquistare con la stessa cifra. Con il rischio concreto che i nostri nipoti si trovino in mano un pugno di mosche, e parlino nei salotti con gli amici della bizzarria dei loro nonni.
 
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Tali critiche sono giustificate, ma va anche riconosciuto che spesso è proprio il permanere di un mercato che riconosce un alto valore commerciale ai fumetti a mantenere l'interesse verso il collezionismo.
Anche il lavoro che sta facendo Pignatone, proponendo il materiale in lussuosi cataloghi d'asta, è comunque a modo suo un tentativo di attirare nuovo interesse verso un collezionismo che sta vedendo restringersi il numero di appassionati.
...
C'è un problema di promozione culturale e di conoscenza che va affrontato.
E poi ci va una piccola rivoluzione "commerciale".Io penso che per salvare il collezionismo di fumetti dal declino bisognerebbe attuare una politica all'americana: il materiale comune e ordinario deve scendere di prezzo, non può stare a ruota dei prezzi raggiunti dal materiale al TOP per rarità o conservazione. Questo consentirebbe a molti nuovi collezionisti di entrare su certe collane, iniziando con una prima accumulazione fatta a prezzi umani. In un secondo tempo questi collezionisti potrebbero spingersi alla ricerca dei pezzi più rari o meglio conservati, ma almeno hanno potuto partire! Oggi quanti sono quelli che non iniziano nemmeno certe collezioni perché sanno già in partenza di non potersele "permettere"?

Non si può secondo me avere una proporzione di prezzi fra Eccellente-ottimo-buono che è del tipo 100-80-50. Se il pezzo al top vale 100 o più, il pezzo ottimo vale 40/50 e il buono vale 20/25. Questo, sia chiaro, per tutto quel materiale di facile reperimento. I pezzi rarissimi continuerebbero ad avere un trattamento a parte.

@wolp: assolutamente d'accordo con te sul discorso dei prezzi. conosco diversi appassionati di magnus che non si mettono a collezionare i suoi neri per i costi proibitivi.
sono un po' meno d'accordo col discorso pignatone. i lussuosi cataloghi d'asta rendono vivo l'interesse come fenomeno mediatico e come hobby di nicchia, snaturando la natura popolare del fumetto, e puntano esclusivamente all'aspetto esteriore del contenitore riducendolo a un soprammobile anonimo la cui forma non è per nulla collegata all'aspetto artistico, culturale e comunicativo del media.

CITAZIONE
Bisogna forse impostare un modo del tutto nuovo di collezionare fumetti.Liberarci dal desiderio della collezione completa, della cronologia integrale, del tutte le edizioni, con tutti i gadget, ecc. Semplicemente, la collezione di quei singoli oggetti che sono veramente rari e di qualità intrinseca. Logicamente, con un occhio allo stato di conservazione. Come avviene d'altra parte in tutti i settori del collezionismo. La domanda causa solo un aumento del prezzo al momento dell'acquisto, ed è la parte volatile del valore dell'oggetto acquistato. Tutto il materiale dalla fine degli anni sessanta in poi, è stato immagazzinato da un numero di collezionisti che non potrà certo essere eguagliato in futuro. Pertanto, è destinato ad avere un tracollo economico. Si salveranno solo quelli che sono pezzi importanti, che potranno essere raccolti come qualsiasi oggetto antico, testimone del suo tempo. Personalmente, ritengo assurdi la maggior parte dei prezzi del materiale "recente", dal 65 circa in poi. Impostare oggi una raccolta di quel materiale volendo completare le serie, a quei prezzi, mi sembra onestamente una cosa del tutto irrazionale. Fate mente locale al costo finale della collezione, e pensate a cosa si può acquistare con la stessa cifra. Con il rischio concreto che i nostri nipoti si trovino in mano un pugno di mosche, e parlino nei salotti con gli amici della bizzarria dei loro nonni.

@billy: scusa ma sembri un ragioniere.
ma chissenefrega di quotazioni future, crolli, mercati...l'importante è collezionare quello che ci piace leggere e rileggere, guardare ed osservare...
nipoti non ne ho, spero di averne in futuro.
intanto le figlie più che bizzarria del padre parlano di passione per la lettura, e vederle che mi fregano batman e vampirella dal comodino o che si conservano i bone e i topolino non ha prezzo.
sicuro se ameranno leggere anche da grandi avranno una bella collezione di nona arte: magnus, pazienza, toppi, liberatore, battaglia, moebius, miller , gaiman, moore, morrison, munoz, bilal, hermann, pratt, bonvi, milazzo, corben, kirby, windsor-smith...
i fumetti li abbiam comprati per divertirci, se poi avranno un valore sarà tutto grasso che cola, cosa c'entrano i pugni mosche? ti rendono il doppio del biglietto quando esci dal cinema, dal teatro, dal museo o dallo stadio? sky ti accredita una percentuale sul conto corrente? la microsoft e la sony ti mandano un vaglia quando finisci un videogame? facebook ti paga la connessione a cottimo? (ad libitum) ...i fumetti son cultura che trasmetti. i beni materiali glieli lascerai in altre forme.

 
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